All Blacks: poco gioco tante polemiche
RugbyLo staff neozelandese definisce "umiliante" e "scorretta" la partita disputata dall'Italia. Intanto il capo degli arbitri vola a Londra e si scusa con i "tutti neri" per gli errori arbitrali. La Federugby non ci sta e risponde con un comunicato
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Non è poi cosi diverso dal calcio questo rugby…o forse si. E' infatti per una volta il dopopartita protagonista della settimana di preparazione al prossimo test match contro il Sudafrica. Dopo il canonico e celebrato terzo tempo per una volta le polemiche a fiumi si sono abbattute sulla partita di sabato scorso a San Siro, la supersfida che ha visto gli All Blacks battere l’Italia sta continuando ben oltre il fischio finale ma, a differenza del calcio, qui non sono i tifosi a scatenare i giornali ma gli arbitri, e nella fattispecie uno dei pezzi più grossi dell'intero panorama mondiale. A dire il vero l'arbitraggio non era certo piaciuto all'Italia e nemmeno a Mallet che non ha protestato troppo ma che è senza dubbio rimasto amareggiato per il finale della gara e i numerosi fischi a senso unico dell'arbitro. Il problema è che i fischi non sono piaciuti nemmeno al capo degli arbitri dell’International Rugby Board Paddy O'Brien che a quanto pare è addirittura andato a Londra a parlare direttamente con l’allenatore degli All Blacks Graham Henry. Il contenuto del discorso non è ancora chiaro ma sembra che il “boss” degli arbitri si sia scusato con gli All blacks per l’arbitraggio “sotto gli standard” di Stuart Dickinson, il fischietto australiano della partita di San Siro. Secondo O’Brien la mischia Italiana avrebbe ripetutamente infranto le regole negli ultimi minuti di gioco, ovvero proprio nel momento in cui tutto lo stadio e non solo incitava gli azzurri nell’estremo sforzo di segnare una meta di mischia ai famosi tutti neri. O'Brien e lo staff neozelandese hanno definito "umiliante", "frustrante", "noiosa" e "illegale" la partita giocata contro sli scorretti italiani che invece si sono visti negare proprio dall'arbitro australiano una meta tecnica apparsa ai più sacrosanta. In Italia l'incredulità per le prime dichiarazioni ha lasciato il posto alla rabbia:la federazione si è già mossa con un comunicato che “esprime il proprio stupore e il proprio dissenso nei confronti delle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa specializzata e attribuite al sig. Paddy O'Brien, nella sua veste di responsabile arbitrale dell’International Rugby Board, in relazione al Cariparma Test Match Italia v Nuova Zelanda disputato sabato 14.11 allo Stadio Meazza di Milano”. Polemica gratuita? Certo che no. La nuova Zelanda giocherà il prossimo weekend contro l’Inghilterra, e la mischia inglese non ha nulla da invidiare a quella italiana. Per i guerrieri si prospetta un altro sabato di passione e sono in molti a pensare che tutte queste parole siano un tentativo di ammorbidire il prossimo "refree" che a Twickenhan dovrà dirigere la gara. E'proprio vero che gli All Blacks stanno perdendo colpi, per informazioni basta chiedere alla mischia azzurra.
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Non è poi cosi diverso dal calcio questo rugby…o forse si. E' infatti per una volta il dopopartita protagonista della settimana di preparazione al prossimo test match contro il Sudafrica. Dopo il canonico e celebrato terzo tempo per una volta le polemiche a fiumi si sono abbattute sulla partita di sabato scorso a San Siro, la supersfida che ha visto gli All Blacks battere l’Italia sta continuando ben oltre il fischio finale ma, a differenza del calcio, qui non sono i tifosi a scatenare i giornali ma gli arbitri, e nella fattispecie uno dei pezzi più grossi dell'intero panorama mondiale. A dire il vero l'arbitraggio non era certo piaciuto all'Italia e nemmeno a Mallet che non ha protestato troppo ma che è senza dubbio rimasto amareggiato per il finale della gara e i numerosi fischi a senso unico dell'arbitro. Il problema è che i fischi non sono piaciuti nemmeno al capo degli arbitri dell’International Rugby Board Paddy O'Brien che a quanto pare è addirittura andato a Londra a parlare direttamente con l’allenatore degli All Blacks Graham Henry. Il contenuto del discorso non è ancora chiaro ma sembra che il “boss” degli arbitri si sia scusato con gli All blacks per l’arbitraggio “sotto gli standard” di Stuart Dickinson, il fischietto australiano della partita di San Siro. Secondo O’Brien la mischia Italiana avrebbe ripetutamente infranto le regole negli ultimi minuti di gioco, ovvero proprio nel momento in cui tutto lo stadio e non solo incitava gli azzurri nell’estremo sforzo di segnare una meta di mischia ai famosi tutti neri. O'Brien e lo staff neozelandese hanno definito "umiliante", "frustrante", "noiosa" e "illegale" la partita giocata contro sli scorretti italiani che invece si sono visti negare proprio dall'arbitro australiano una meta tecnica apparsa ai più sacrosanta. In Italia l'incredulità per le prime dichiarazioni ha lasciato il posto alla rabbia:la federazione si è già mossa con un comunicato che “esprime il proprio stupore e il proprio dissenso nei confronti delle dichiarazioni apparse oggi sulla stampa specializzata e attribuite al sig. Paddy O'Brien, nella sua veste di responsabile arbitrale dell’International Rugby Board, in relazione al Cariparma Test Match Italia v Nuova Zelanda disputato sabato 14.11 allo Stadio Meazza di Milano”. Polemica gratuita? Certo che no. La nuova Zelanda giocherà il prossimo weekend contro l’Inghilterra, e la mischia inglese non ha nulla da invidiare a quella italiana. Per i guerrieri si prospetta un altro sabato di passione e sono in molti a pensare che tutte queste parole siano un tentativo di ammorbidire il prossimo "refree" che a Twickenhan dovrà dirigere la gara. E'proprio vero che gli All Blacks stanno perdendo colpi, per informazioni basta chiedere alla mischia azzurra.