Scandalo in mischia, corruzione nel rugby australiano
RugbyLa polizia ha già pubblicato delle immagini, ottenute da una telecamera di sicurezza, che mostrano quattro persone confessare un'ingente scommessa per un risultato pilotato. In manette un giocatore, un ex-atleta e un agente. ALBUM E SPECIALE SEI NAZIONI
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Duro colpo per il rugby australiano. La polizia del luogo ha pubblicato delle immagini, ottenute da una telecamera di sicurezza, che mostrano quattro persone confessare un tentativo di corruzione all'interno della Lega australiana di rugby. Lo scandalo è già costato l'arresto di un giocatore, di un ex-giocatore e di un famoso agente.
Gli uomini affermano di aver scommesso 50 mila dollari che il primo punto della partita Canterbury Bulldogs-North Queensland Cowboys, disputata lo scorso agosto, sarebbe stato realizzato su calcio piazzato. In quell'occasione, il giocatore dei Bulldogs Ryan Tandy, sul quale ricadono diverse accuse, a due minuti dal fischio d'inizio ha regalato inspiegabilmente un fallo agli avversari.
L'ex-rugbista John Elias e l'agente Sam Ayoub sono invece accusati di frode a danno delle agenzie di scommesse. I tre sono al momento in libertà provvisoria e li attendono dieci anni di carcere.
"Sono accuse gravi, che colpiscono il cuore del gioco ed erodono la fiducia del pubblico", ha dichiarato Arthur Katsogiannin, soprintendente della polizia. Il direttore esecutivo della Lega Nazionale di Rugby, David Gallop, ha annunciato che nessuno dei giocatori colpevoli tornerà a gareggiare a livelli professionistici. Parole dure anche dal ministro australiano dello sport, Mark Arbib: "E' una minaccia seria. Abbiamo tolleranza zero. Coloro che sono implicati dovranno sentire il peso della legge".
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L'ex-rugbista John Elias e l'agente Sam Ayoub sono invece accusati di frode a danno delle agenzie di scommesse. I tre sono al momento in libertà provvisoria e li attendono dieci anni di carcere.
"Sono accuse gravi, che colpiscono il cuore del gioco ed erodono la fiducia del pubblico", ha dichiarato Arthur Katsogiannin, soprintendente della polizia. Il direttore esecutivo della Lega Nazionale di Rugby, David Gallop, ha annunciato che nessuno dei giocatori colpevoli tornerà a gareggiare a livelli professionistici. Parole dure anche dal ministro australiano dello sport, Mark Arbib: "E' una minaccia seria. Abbiamo tolleranza zero. Coloro che sono implicati dovranno sentire il peso della legge".
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