Rugby, niente social network per gli All Blacks ai Mondiali

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Ai Mondiali di rugby vietati i social network per gli All Blacks (Foto Getty)
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Ai giocatori della nazionale della Nuova Zelanda è stato proibito di utilizzare Twitter o Facebook per la durata della Coppa del Mondo. Lo staff dirigenziale ha deciso il divieto assoluto. Intanto, per le strade della città si improvvisa la danza Haka...

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La concentrazione degli All Blacks impegnati nei Mondiali di casa deve essere assoluta, per portare a termine la missione di vincere la Coppa del mondo di rugby. Nulla deve poter distogliere l'attenzione da questo obiettivo, così ad ognuno dei giocatori della nazionale della Nuova Zelanda è stato proibito di utilizzare i 'social network' per tutta la durata della Coppa del Mondo (9 settembre-23 ottobre). Mettersi a 'twittare' o al computer per consultare le pagine di Facebook potrebbe essere altamente rischioso per la concentrazione di Carter e compagni, così è stato deciso, dallo staff dirigenziale e dal ct Graham Henry, il divieto assoluto. Lo ha confermato l'ala dei 'Tutti Neri' Cory Jane, uno che ha 20mila persone che lo seguono sulla sua pagina di Twitter ma che ora verranno private dei pensieri e delle sensazioni del giocatore per questo Mondiale che si avvicina e tiene sulla corda un'intera nazione che non ammette di poter perdere.

"Vorrei poter andare sulla mia pagina di Twitter - ha detto oggi Jane - ma mo sono autorizzato a farlo: le regole per noi All Blacks sono queste e bisogna rispettarle". "La cosa peggiore è quando qualcuno ti scrive - ha detto ancora -, magari per chiederti com'è stata la cerimonia maori d'accoglienza e tu non puoi rispondergli. Ci rimani male, ma non possiamo 'sgarrare', non ci è permesso".
A Jane è stato fatto notare che sulla rete, magari usando degli pseudonimi, ci sono dei modi per aggirare un simile divieto, ma lui ha risposto così: "non voglio essere cacciato dal ritiro, quindi mi atterrò alle regole".

Ma il non poter utilizzare i 'social netwok' non rischia di accrescere la già notevolissima pressione che c'è sugli All Blacks? A questa domanda ha risposto il centro Conrad Smith. "La pressione c'è, ed è inutile nasconderlo - ha detto - ma io vi faccio notare un'altra cosa, ovvero che la Nuova Zelanda non ha vinto molti di questi tornei (il Mondiale n.d.r.), anzi solo uno, quindi siamo assolutamente determinati ad invertire questa tendenza. Questa è la realtà che dobbiamo guardare in faccia e con cui dobbiamo fare i conti: la Coppa deve essere nostra. Siamo diversi dalle squadre che ci hanno preceduto, quindi non dobbiamo fare come loro in passato".  Insomma, gli All Blacks del 2011 sono davvero condannati a vincere.

Haka e 'Siva Tau': le danze tipiche invadono la Nuova Zelanda. Migliaia di sostenitori della nazionale di rugby di Tonga, che venerdì giocherà la partita inaugurale dei Mondiali 2011 all'Eden Park contro la Nuova Zelanda, hanno bloccato le vie di Auckland con scene d'incredibile entusiasmo per l'arrivo in città della loro squadra. La circolazione è rimasta paralizzata durante il tragitto dall'aeroporto all'albergo del bus con i giocatori, che i tifosi hanno seguito nonostante fosse scortato dalla polizia. Poi la gente è rimasta in strada ad eseguire canti e balli inneggianti a Tonga. Qualcuno ha accennato anche qualche passo della 'siva tau', la danza guerriera che i rugbisti tongani eseguono prima di ogni loro partita. "Arrivando qui da Tonga e vedendo questi tifosi - ha commentato il capitano Finau Maka, celebre per la sua capigliatura 'afro' - mi sono sentito fiero di essere tongano. Mi è sembrato di essere atterrato a casa mia. Gli All Blacks? Fisicamente siamo più forti di loro".

E non solo: a Auckland, al Sylvia Park, un gruppo di giovani ha dato vita ad un brillante Flash Mob, improvvisando la danza Haka, tipica degli All Blacks....sotto gli occhi incuriositi e divertiti dei passanti....




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