Italrugby, pensiero stupendo: "Battere l'Irlanda, si può"

Rugby
L'Italia del rugby pronta alla sfida contro l'Iralnda per il passaggio ai quarti di finale dei Mondiali (Foto Getty)
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Parlano capitan Parisse e Mauro Bergamasco alla vigilia della sfida dell'Otago Stadium di Dunedin. In palio la prima, storica qualificazione ai quarti di finale dei Mondiali, traguardo solo sfiorato dagli azzurri nelle sei precedenti edizioni

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Conto alla rovescia per la storia. Vigilia di grande attesa e un po' di nervosismo (lite in allenamento tra Castrogiovanni e Bocchino che poi si sono riappacificati) in casa Italia. All'Otago Stadium di Dunedin, gli azzurri sfidano l'Irlanda (domenica 2 ottobre 20.30 ora locale, 9.30 in Italia) nell'ultimo match della Pool C. In palio la prima, storica qualificazione ai quarti di finale dei Mondiali di rugby, un traguardo solo sfiorato dalla Nazionale nelle sei precedenti edizioni della rassegna iridata.

"E' un ottavo di finale, una partita in cui sia noi che loro ci giochiamo tutto - ammette il capitano Sergio Parisse - abbiamo aspettato a lungo questa partita, non vediamo l'ora che sia domani per scendere in campo. Saremo altamente motivati, è una partita secca, vivere o morire". Per gli azzurri "sarà una giornata particolarmente lunga e intensa - ha aggiunto Parisse - ma lo staff tecnico e lo staff medico hanno preparato il programma nei dettagli per metterci nelle condizioni di presentarci nelle condizioni ideali. Poi ovviamente ognuno di noi ha le sue abitudini: chi ascolta musica, chi guarda un film, ogni modo è valido per farsi trovare pronti dal punto di vista mentale".

"Questi quattro anni che sono trascorsi dalla sconfitta di Saint Etienne contro la Scozia hanno dato vita a un gruppo differente: siamo diversi noi, è diverso il rugby", spiega Mauro Bergamasco che, all'88° cap della carriera, sarà l'azzurro nel XV titolare con il maggior numero di apparizioni internazionali. "Sicuramente - continua il maggiore dei due
fratelli - negli ultimi due anni questa Italia è cresciuta moltissimo, qui in Nuova Zelanda dovevamo concentrarci su una gara alla volta e non solo su quella di domani e ci siamo riusciti. Battere l'Irlanda domani non è un sogno, è una possibilità. Io sono orgoglioso di far parte di questa squadra, lo sono sempre stato e sono entusiasta di poter essere
titolare domani contro l'Irlanda. Volevo rientrare nel gruppo e ci sono riuscito, volevo giocare più possibile titolare e ci
sono riuscito e sono tanto più contento di questo perché la concorrenza interna, in questa squadra, è forte". "Sara' una
partita molto fisica - aggiunge Parisse - l'Irlanda ha fatto vedere sia qui al Mondiale sia nel 6 Nazioni di poter essere
estremamente pericolosa con la palla in mano e la scelta di O'Gara come apertura titolare e' sicuramente dettata dalla
voglia di metterci sotto pressione con il gioco al piede'".

"L'Irlanda - chiude Mauro Bergamasco - arriverà con tanta fiducia dopo aver battuto gli australiani ma anche noi abbiamo preso confidenza dalle vittorie su Russia e Stati Uniti e, in ogni caso, non pensiamo al fatto di essere favoriti o sfavoriti ma solo a come battere gli irlandesi".

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