Sei Nazioni, Irlanda a caccia dell'impresa con la Francia

Rugby
Heaslip è uno dei protagonisti di questo Sei Nazioni per l'Irlanda (Getty)
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Dopo il rinvio dello scorso undici febbraio, le formazioni di Kidney e Saint-André si ritrovano allo Stade de France. Gli irlandesi non vincono a Parigi dal 2000. I padroni di casa cercano il pass per sfidare Inghilterra e Galles

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di Antonio Raimondi

La partita -
Dopo il rinvio dello scorso undici febbraio, Francia e Irlanda finalmente si ritrovano allo Stade de France. Il premio in palio è grosso, sopratutto per la Francia, che con una vittoria si guadagnerebbe il diritto di sfidare Inghilterra e Galles per raggiungere il Grande Slam. L'Irlanda ha invece il desiderio di realizzare l'impresa storica di tornare a vincere a Parigi, cosa che non le capita dal 2000. Quella vittoria è passata alla storia per le tre mete segnate da Brian O'Driscoll ed è anche l'unica a Parigi dal 1972. L'Irlanda deve far a meno per tutto il torneo di Brian O'Driscoll e dovrà fare a meno anche di quei tifosi presenti l'undici febbraio, ma che hanno rinunciato a ripetere la trasferta.

I protagonisti – L'Irlanda ha preparato la partita, battendo pesantemente l'Italia, con un secondo tempo quasi perfetto, che ha esposto le debolezze italiane. I cavalloni irlandesi O'Brien, Ferris e Heaslip sono stati importanti, ma l'uomo del match è stato Sexton. Il mediano d'apertura irlandese gioca con l'ombra di O'Gara in panchina, ma ha dimostrato grande qualità nel muovere la linea arretrata. Contro l'Italia è stato anche preciso nel gioco al piede e sarà interessante il confronto diretto con Trinh-Duc.

Per la Francia l'uomo più determinante potrebbe essere ancora una volta Dusatoir. Il capitano francese, miglior giocatore del mondo nel 2011, è stato determinante contro la Scozia, nel raddrizzare la pessima attitudine mostrata dai suoi compagni nel primo quarto della partita. Dusatoir ha fatto una quantità di lavoro impressionante, come ad esempio i diciannove placcaggi, ma non solo, ha effettuato placcaggi e turn over in momenti fondamentali della partita. Dovrà guidare in particolare i compagni di reparto Bonnaire e Harinordoquy in un eccezionale confronto con le terze linee irlandesi.

La chiave tattica – Il direttore tecnico francese Saint'André non ha fatto grandi rivoluzioni, tanto che nella partita di domenica schiera un quindici di partenza che somma 660 caps. L'inserimento di Bonnaire aumenta le opzioni in rimessa laterale della Francia e questo potrebbe evidenziare i problemi avuti dall'Irlanda contro l'Italia. La Francia potrebbe alimentare con una buona conquista la propria voglia di giocare, affermata con la scelta di Trinh-Duc all'apertura, nonostante la presenza in panchina di Beauxis che garantirebbe un più preciso gioco al piede. La chiave del match è, come spesso accade, nella solidità difensiva. L'Irlanda è risultata vulnerabile ai potenti corridori del Galles. Gli attaccanti francesi hanno però caratteristiche differenti, con corse meno dirette ma altrettanto efficaci, soprattutto se il pallone esce rapidamente dai raggruppamenti spontanei. La variabile più difficile da controllare è quella del direttore di gara, l'inglese Pearson, che non è particolarmente attento nel controllare il gioco a terra. Questo potrebbe essere un atout che finisce in mano agli irlandesi, maestri del gioco sporco.

Il pronostico – La Francia ha il vantaggio di giocare in casa. Era favorita a febbraio, continua ad avere lo stesso ruolo. La mischia francese, complessivamente, potrebbe fare la differenza, monopolizzando le fasi di conquista statiche, magari guadagnando anche dei calci di punizioni. La forza offensiva dell'Irlanda avrebbe bisogno di qualche pallone di recupero, ma non ha un giocatore specialista nel rubare palloni nel break-down. Difficile superare l'organizzazione difensiva francese, senza quel tipo di palloni. La Francia vince con almeno otto punti di vantaggio.

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