Benni show: "Vi svelo la mia passione per gli All Blacks"
RugbyL'INTERVISTA. Il grande autore di Bar Sport ci parla della sua folgorazione per il rugby, che traspare anche dalle pagine del suo ultimo Di tutte le ricchezze, già alla prima ristampa. Il Lupo: "Quando l'Italia batterà i kiwi sarò morto da un secolo..."
di Alfredo Corallo
A pensarci bene il rugby non è poi così distante dalla pallastrada, che contempla il placcaggio, ma anche - e non solo - il colpo dell'aragosta, la cravatta, il sandwich, l'entrata a zappa, lo strazzabregh, il toccaballe, il morsgotto, il calcinculo. E chi è il profeta della moderna Pls se non Stefano Benni, scelto dal "Grande Bastardo" in persona per trascriverne le regole nella Compagnia dei Celestini? Non è un caso, insomma, se l'amatissimo scrittore bolognese di Bar Sport e Achille piè veloce si sia convertito alla palla ovale (giurano sul Sangiovese di averlo visto passeggiare in via Zamboni con la maglia griffata "I belong to All Blacks") sacrificando la sua proverbiale adorazione per i colori rossoblù del Bulaggna. La prova è nel suo ultimo Di tutte le ricchezze (Feltrinelli) in cui il protagonista, un maturo professore che ha scelto di ritirarsi a vivere sull'Appennino, tra una conversazione con Vudstoke (un Keith Richards messo peggio, e ce ne vuole), il cane Ombra ("un incrocio tra un Terranova e un treno merci") e altri animali filosofi, compresa una vecchia volpe con la gastrite che rimpiange i tempi andati ("ah, le galline...") segue con entusiasmo le imprese dei neozelandesi nei Mondiali vinti in casa.
Ci dica, dunque, il Lupo va ancora matto per il Bologna o si è totalmente dato al rugby?
"Il calcio è la mia passione giovanile e l'ho anche giocato, ma più passa il tempo e più mi piace il rugby (e meno il calcio.)"
Deluso dai rossoblù di Pioli?
"Il Bologna ha una dirigenza che pensa più a fare affari che alla squadra, gente senza un briciolo di passione calcistica. Mi dispiace, ma merita la B, perché ha una società di serie C2".
Proprio a Bologna si sarebbe dovuto disputare il test match Italia-Australia del prossimo 24 novembre, che invece ospiterà il Franchi di Firenze. In estate il presidente Guaraldi declinò l'invito - disse - per non rovinare il manto erboso del Dall'Ara (evidentemente non ha mai giocato a pallastrada.) Se l'agronomo, invece, fosse stato Benni?
"Sarei stato felice di vedere del buon rugby, e come me tanta gente che va allo stadio. Invece i tifosi hanno visto del brutto calcio. Guaraldi sì che danneggia il prato".
Come nasce la passione per l'ovale?
"Avevo degli amici che ci giocavano. Poi sono stato quattro mesi in Australia e mi sono innamorato della sportività e della correttezza dei giocatori e del pubblico, un altro mondo".
Nel suo ultimo romanzo più volte il protagonista, Martin, ci aggiorna sui risultati dei "Tutti Neri", fino alla vittoria finale contro la Francia. E il Prof ricorre spesso al pensiero della danza maori desiderando la bella Michelle...
"La haka è grandiosa, ma preferisco ballare il valzer".
Sarà all'Olimpico sabato pomeriggio?
"Certo, con tre mie amiche. Ho già visto gli All Blacks due volte, ma è sempre un'emozione".
Crede che l'Italia riuscirà mai a battere i neozelandesi? Le tifose, in genere, promettono uno strip ma... Stefano Benni cosa sarebbe disposto a fare, vediamo... E mandare giù la decana delle paste-soprammobile da bar, una Luisona del 1959?
"L'Italia batterà la Nuova Zelanda il giorno che il Bologna vincerà il campionato con dieci punti sulla seconda... E non potrò fare uno strip, perché sarò morto da un secolo!".
A pensarci bene il rugby non è poi così distante dalla pallastrada, che contempla il placcaggio, ma anche - e non solo - il colpo dell'aragosta, la cravatta, il sandwich, l'entrata a zappa, lo strazzabregh, il toccaballe, il morsgotto, il calcinculo. E chi è il profeta della moderna Pls se non Stefano Benni, scelto dal "Grande Bastardo" in persona per trascriverne le regole nella Compagnia dei Celestini? Non è un caso, insomma, se l'amatissimo scrittore bolognese di Bar Sport e Achille piè veloce si sia convertito alla palla ovale (giurano sul Sangiovese di averlo visto passeggiare in via Zamboni con la maglia griffata "I belong to All Blacks") sacrificando la sua proverbiale adorazione per i colori rossoblù del Bulaggna. La prova è nel suo ultimo Di tutte le ricchezze (Feltrinelli) in cui il protagonista, un maturo professore che ha scelto di ritirarsi a vivere sull'Appennino, tra una conversazione con Vudstoke (un Keith Richards messo peggio, e ce ne vuole), il cane Ombra ("un incrocio tra un Terranova e un treno merci") e altri animali filosofi, compresa una vecchia volpe con la gastrite che rimpiange i tempi andati ("ah, le galline...") segue con entusiasmo le imprese dei neozelandesi nei Mondiali vinti in casa.
Ci dica, dunque, il Lupo va ancora matto per il Bologna o si è totalmente dato al rugby?
"Il calcio è la mia passione giovanile e l'ho anche giocato, ma più passa il tempo e più mi piace il rugby (e meno il calcio.)"
Deluso dai rossoblù di Pioli?
"Il Bologna ha una dirigenza che pensa più a fare affari che alla squadra, gente senza un briciolo di passione calcistica. Mi dispiace, ma merita la B, perché ha una società di serie C2".
Proprio a Bologna si sarebbe dovuto disputare il test match Italia-Australia del prossimo 24 novembre, che invece ospiterà il Franchi di Firenze. In estate il presidente Guaraldi declinò l'invito - disse - per non rovinare il manto erboso del Dall'Ara (evidentemente non ha mai giocato a pallastrada.) Se l'agronomo, invece, fosse stato Benni?
"Sarei stato felice di vedere del buon rugby, e come me tanta gente che va allo stadio. Invece i tifosi hanno visto del brutto calcio. Guaraldi sì che danneggia il prato".
Come nasce la passione per l'ovale?
"Avevo degli amici che ci giocavano. Poi sono stato quattro mesi in Australia e mi sono innamorato della sportività e della correttezza dei giocatori e del pubblico, un altro mondo".
Nel suo ultimo romanzo più volte il protagonista, Martin, ci aggiorna sui risultati dei "Tutti Neri", fino alla vittoria finale contro la Francia. E il Prof ricorre spesso al pensiero della danza maori desiderando la bella Michelle...
"La haka è grandiosa, ma preferisco ballare il valzer".
Sarà all'Olimpico sabato pomeriggio?
"Certo, con tre mie amiche. Ho già visto gli All Blacks due volte, ma è sempre un'emozione".
Crede che l'Italia riuscirà mai a battere i neozelandesi? Le tifose, in genere, promettono uno strip ma... Stefano Benni cosa sarebbe disposto a fare, vediamo... E mandare giù la decana delle paste-soprammobile da bar, una Luisona del 1959?
"L'Italia batterà la Nuova Zelanda il giorno che il Bologna vincerà il campionato con dieci punti sulla seconda... E non potrò fare uno strip, perché sarò morto da un secolo!".