Dodicenne muore in campo a Macerata: "Inutili i soccorsi"

Rugby
L'under 16 della Banca della Provincia di Macerata in raccoglimento prima del match contro il Fabriano (foto da rugbymacerata.it)
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Elia Longarini ha accusato dei dolori all'addome e ha chiesto la sostituzione, prima di accasciarsi al suolo. I medici hanno tentato di rianimare il ragazzino con il defibrillatore, ma il giovane è deceduto sotto gli occhi della madre e del fratello

Un ragazzo di dodici anni è morto per un malore durante una partita di rugby a Macerata. Elia Longarini, questo il suo nome, giocava con la Amatori Rugby Macerata in una partita contro il Fabriano, sul campo di Villa Potenza. Era appena stato sostituito perché non si sentiva bene. Ha preso posto in panchina e poco dopo si è accasciato a terra senza vita.

"Vicini alla famiglia" - “Sono sconvolto, in questo momento non posso parlare: posso solo dire che siamo vicini alla famiglia di questo ragazzo, ci stringiamo a fianco dei genitori e del fratello”. Sono le uniche dichiarazioni che Matteo Medori, il presidente della Amatori Rugby Macerata, è riuscito a rilasciare ai giornalisti dopo la morte in campo di Elia.

La ricostruzione - Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo ha accusato dei dolori all'addome e si è allontanato dal perimetro di gioco, chiedendo una sostituzione. A bordo campo era presente un medico, che gli ha praticato un massaggio cardiaco. Al campo di Villa Potenza è arrivata subito l'ambulanza, con un’equipe che ha proseguito le manovre di rianimazione, purtroppo rivelatesi inutili. Era stata allertata anche l'eliambulanza, il cui intervento è stato poi annullato. Mentre i medici tentavano di rianimare il ragazzino con il defibrillatore, Elia è spirato sotto gli occhi della madre e del fratello tredicenne, che era in campo insieme a lui per la partita. Per ricostruire le cause del decesso il magistrato disporrà l'autopsia.

Defibrillatore in campo
- "Elia Longarini era regolarmente iscritto alla Amatori Rugby under 14 con un certificato medico di idoneità agonistica. A bordo campo oggi c’erano due medici che gli hanno prestato le prime cure: il defibrillatore era in campo, e regolarmente funzionante. Purtroppo è successo l’imponderabile". Matteo Mogetta, responsabile della comunicazione della Amatori Rugby Macerata, sottolinea che la società “presta da sempre la massima attenzione alla sicurezza dei suoi atleti, sia in termini di adeguatezza delle strutture, a cominciare dalla sala medica, sia di rispetto dei regolamenti”. Ma tutto questo non è bastato a salvare la vita a Elia.