La partita tra le nazionali irlandese e quella azzurra, valida per la quarta giornata del Sei Nazioni 2020, non si giocherà come previsto il prossimo 7 marzo: lo ha deciso la federazione irlandese dopo la raccomandazione inviata dal ministro della salute del irlandese su indicazione del Team di emergenza della sanità pubblica. L'Italrugby ha preso atto e ora si metterà in contatto con gli irlandesi per trovare una possibile data per il recupero
L'emergenza coronavirus che sta colpendo l'Europa e l'Italia ferma anche il Sei Nazioni di rugby. Non si giocherà, infatti, l'incontro del Sei Nazioni tra Irlanda e Italia, in programma sabato 7 marzo a Dublino e valido per la quarta giornata del torneo. Lo ha reso noto la federazione rugby irlandese, annunciando di aver accolto la raccomandazione del ministro della salute irlandese su indicazione del Team di emergenza della sanità pubblica irlandese. "Cominceremo immediatamente a lavorare con i nostri partner del Sei Nazioni per esaminare la possibilità di riprogrammare le partite, contando di avere novità già nei prossimi giorni", si sottolinea nella nota diffusa dalla federazione irlandese. Il provvedimento di sospensione riguarda anche le partite tra le nazionali femminili e Under 20, che fanno parte del programma di incontri del fine settimana 6-8 marzo. E' stata la stessa federazione irlandese a sollecitare un incontro con il ministro della salute irlandese per avere chiarimenti sul da farsi. Sulla data del recupero ancora poche certezze, ma la federazione italiana rugby, dopo aver preso atto della decisione, ha fatto sapere, che si metterà "al lavoro con gli amici irlandesi per vedere quando la partita potrà essere recuperata". Al momento nella classifica del Sei Nazioni l'Irlanda occupa il secondo posto al pari dell'Inghilterra a -4 dalla Francia e dunque è teoricamente ancora in corsa per la vittoria finale. Ultimissima, invece, l'Italia, con 3 sconfitte su 3 e un differenziale punti di -72.
Coronavirus, salta anche Inghilterra-Italia?
L'emergenza coronavirus potrebbe mettere in discussione, dopo Irlanda-Italia di rugby, anche la partita del Sei Nazioni tra gli azzurri e l'Inghilterra, che si dovrebbe giocare a Roma il 14 marzo alle 17.45. Dopo il suggerimento rivolto ieri dal dicastero della Sanità irlandese alla federazione di cancellare il match del 7 e la decisione della federazione irlandese di non far svolgere quell'incontro - rinviato a data da destinarsi - oggi il ministro britannico della Salute, Matt Hancock, non ha escluso di poter dare la stessa indicazione sulla partita successiva. Sollecitato da parlamentari d'opposizione durante un dibattito a Westminster, Hancock si è impegnato a consultare il ministro dello Sport, Oliver Dowden, esperti e vertici della Federazione rugby per valutare al momento opportuno eventuali provvedimenti su Italia-Inghilterra. "Il nostro obiettivo è minimizzare ogni disagio sociale e rispettare i tifosi di rugby, ma al contempo garantire la salute pubblica: è un equilibrio difficile, ne discuteremo", ha affermato, aggiungendo di volersi coordinare anche con il collega irlandese. Al momento, in ogni caso, la partita resta confermata.