Rugby, Nuova Zelanda: al via la Mitre 10 Cup su Sky Sport: quello che c'è da sapere

Rugby
Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi

La Nuova Zelanda seleziona i giocatori per la nazionale soltanto tra chi è sotto contratto nel Paese. Una regola ferrea che non vale per Sudafrica e Australia. Sabato 12 settembre su Sky Sport Collection dalle 9.05 c'è Counties Manukau-Tasman per la Mitre 10 Cup: in campo l'ex capitano All Blacks Kieran Read

Kiwi, agnello, Sauvignon bianco e…giocatori di rugby. La Nuova Zelanda non può, alla voce esportazione, non comprendere gli atleti professionisti, più di 600, che sono in giro per il mondo a guadagnarsi da vivere con la palla ovale. Chi lascia la terra della lunga nuvola bianca, Aotearoa in maori, guadagna molto di più, almeno tre volte, in Francia, Inghilterra e Giappone, rispetto a quanto si metterebbe in tasca nei tornei domestici. Ci sono ex All Blacks, ormai fuori dal giro, ma anche giocatori che pensano più al conto in banca che alla maglia nera con la felce, gente che potrebbe tutt’ora essere titolare, come Charles Piutau o Steven Luatua. La federazione neozelandese se te ne vai rinuncia a te, senza eccezioni, o sei in Nuova Zelanda e giochi per squadre del tuo paese o addio All Blacks. I più integralisti in assoluto.

Le regole nelle altre Nazioni

L’Inghilterra ammette chiamate, extra Premiership, per cause eccezionali, mai viste, il Sudafrica è diventato campione del mondo pescando 9 giocatori “esteri” e l’Australia si è inventata per la Rugby World  Cup 2015 una norma ad hoc pur di avere Giteau del Tolone, presto chiamata “Giteau Law”, che consente la selezione nei Wallabies di soggetti con più di 60 caps, presenze in test internazionali, anche se sotto contratto con squadre non australiane. Adesso in Australia vanno oltre, aprendo ulteriormente la possibilità per il nuovo allenatore Dave Rennie, neozelandese, di convocare due giocatori impegnati fuori dal paese a prescindere dai caps, cioè dal loro curriculum internazionale. Insomma due…jolly. Potrebbero essere il “risolutore” Will Skelton, ammasso di muscoli e chili, attualmente a La Rochelle, o il centro Samu Kerevi, ora in Giappone. Aldilà dei nomi si cerca il meglio, si vuole evitare che per ragioni di principio, ma soprattutto contrattuali e assicurative, si perda il talento costruito in casa. Solo gli All Blacks tengono duro, come sempre. All’estero hanno almeno una, ma forse due squadre che potrebbero essere tra le prime 5 del mondo. Prendete i nomi, costruitele e non avrete dubbi. Intanto qualcuno a marcia indietro, causa Covid, e torna dall’estero, occasionale “re-import”, con Kieran Read, senza rugby col suo club in Giappone, in campo sabato mattina, anche su Sky Sport Collection, con Counties Manukau nella Mitre Ten Cup, il campionato delle province neozelandesi. Read, 127 caps, 52 da capitano, con gli All Blacks è in buona compagnia: Julian Savea, Liam Messam…e tanti altri. Prodotti che tornano a casa e con la data di scadenza ancora lontana.