Rugby Championship, rivincita Australia: All Blacks sconfitti 24-22
Rugby ©GettyNella seconda giornata del Championship, a Brisbane, prima vittoria per i Wallabies con le mete di Wright e Tupou. La Nuova Zelanda resta in testa
Prima la notizia: gli All Blacks hanno perso. Poi la spiegazione: hanno saputo adattarsi meno rispetto all’Australia a una partita nervosa, anzi fallosa (16 punizioni fischiate nel solo primo tempo, un’enormità), con quattro cartellini, due rossi e due gialli, tutti equamente divisi. A Brisbane, un solo successo degli All Blacks nelle ultime 5 sfide dal 2009 ad oggi con l’Australia, il protagonista del finale è un pilone tongano che gioca proprio con la squadra della città, i Reds, che non arriva ai 180 cm e che pesa più di 130 kg, che arriva dalla panchina e che fa la differenza nel finale per i Wallabies in superiorità numerica.
Cresciuto da ragazzino in Nuova Zelanda e conosciuto come Tongan Thor dopo aver spopolato su You Tube facendo rimbalzare avversari coetanei quindicenni tipo scudi da allenamento ha poi deciso di trasferirsi in Australia e di scegliere i vicini di casa come approdo nel rugby internazionale. Sua la meta decisiva a 5 minuti dalla fine. O forse sarebbe anche il caso di dire che la differenza la fa Scott Barrett, lasciando i suoi con un uomo in meno, per un giallo, 10’ di penalità, al 68’dopo aver commesso un fallo stupido, inutile, giocando da terra per disturbare il mediano di mischia avversario.
Poi guardando all’intero match Australia più presente e Nuova Zelanda poco capace, vecchio difetto, di cambiare il piano di gioco quando gli altri o le situazioni sparigliano le carte. Male la cerniera Perenara-Beauden Barrett, bene la terza linea e fra i Wallabies, difficile dare voti sotto il 6, fa la sua parte anche un lento Nic White, più con l’atteggiamento da provocatore che con la tecnica. Finisce 24-22, Australia che torna a battere gli All Blacks dopo 4 partite e che tiene in vita il nuovo Tri Nations con l’Argentina pronta a debuttare la prossima settimana. I neozelandesi ritoccano le statistiche, soprattutto dei “cattivi”, i rari “rossi” della storia, in fondo Tu’ungafasi è solo il quinto espulso dopo Brownlie (1925), Meads (1967), S.B Williams (2017) e Scott Barrett (2019), a Perth, ultimo successo australiano prima di Brisbane. Un nome che ritorna protagonista…