Tri Nations, Argentina-Nuova Zelanda sabato mattina su Sky. All Blacks sotto pressione

Rugby

Francesco Pierantozzi

I neozelandesi tornano in campo sabato 28 novembre (ore 9.45, live su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena), proprio contro i Pumas nella quinta giornata del Tri Nations. All Blacks favoriti, ma pressione e paura potrebbero giocare brutti scherzi

Cosa succede agli All Blacks? Due sconfitte consecutive dopo nove anni, il rischio di arrivare a tre, cosa che non accade dal 1998, e un allenatore a rischio, in un paese che ha col rugby un rapporto viscerale e dove tutti potrebbero fare il ct di una squadra abituata, almeno fino a qualche stagione fa, a vincere più  dell’80% delle partite giocate. Calma, gli All Blacks sono favoriti, per i bookmakers strafavoriti contro l’Argentina e per la vittoria finale nel Tri Nations. In fondo in classifica ci sono, alla penultima giornata, tre squadre a 6 punti, e la differenza tra punti segnati e subiti, quella che conta a parità di match vinti, è nettamente favorevole agli All Blacks. Contro i Pumas, dopo la prima clamorosa sconfitta della storia, settima squadra a riuscire a battere i mitici All Blacks, potrebbe esserci il ritorno alla normalità. Ma pressione e paura ci sono, i media non sono convinti di Foster, l’allenatore (un pareggio, due successi e due sconfitte in 5 partite, 40% di successi…), e neppure di Cane, il capitano, gran lavoratore in campo, poco carismatico e comunicativo fuori.

Tri Nations

Cosa non va

Gli All Blacks cambiano poco, tre uomini, tutti in mischia, dentro Laulala come pilone destro per Lomax, Scott Barrett, in seconda linea per Tuipulotu e Akira Ioane al posto di Frizell in terza linea. Per chi non è dentro le cose neozelandesi il vero e primo problema da risolvere è quello della disciplina, 26 calci di punizione nelle ultime due partite perse, troppi…con una incapacità di trattenersi quando si viene provocati. Scott Barrett, che torna titolare, è un pericolo: lo scorso anno ha preso un rosso contro l’Australia a Perth e quest’anno un giallo sempre contro l’Australia a Brisbane in un momento decisivo, il totale fa due sconfitte. E il fratello Beauden (sono tre i Barrett nel XV neozelandese), il più famoso, due volte miglior giocatore del mondo, ha già la testa al Giappone, pronto a raggiungerlo subito dopo la partita, senza rientro dal via, in Nuova Zelanda, per evitare una doppia quarantena. Andrà ai Suntory Sungoliath per un milione di euro scarso, una cifrona nel rugby, nel periodo sabbatico previsto dal suo contratto con la New Zealand Rugby Union. E si parla più delle sue valigie, di moglie e figlia pronte a raggiungerlo, che della partita coi Pumas e delle sue prestazioni poco brillanti sino ad ora. Boh…

Maradona ovale e rivoluzione albiceleste

Maradona aveva poco del rugbista, va detto, soprattutto negli atteggiamenti. Resta un artista, un fuoriclasse, un pezzo unico e irripetibile, con qualcosa di magico capace di fermarti e di attirarti. Figuriamoci se poi uno è pure argentino. Così i Pumas, alla notizia e al dolore per la sua scomparsa, hanno subito ripensato ai momenti ovali del Pibe de Oro, a quelli più recenti, a La Plata, negli spogliatoi dopo una partita, persa, contro gli All Blacks e poi in Inghilterra da tifoso alla Rugby World Cup 2015 contro Tonga. La carica emotiva argentina, la passione, la garra saranno spinte al massimo, per ricordare Diego. Ma non dimentichiamoci la qualità messa in campo dalla squadra di Ledesma: difesa, gioco al piede, lucidità, fasi di conquista, e una capacità di far male con meno del 40% di possesso e solo il 30% del tempo passato nella metà campo avversaria. Pragmatici e cinici. Con una squadra nuova per 2/3, dieci giocatori diversi rispetto a quelli che hanno battuto gli All Blacks a Parramatta. Resistono i pezzi che non sono intercambiabili, Sanchez, autore di tutti i punti nel torneo, il numero 10, visto che maglia e numero pesano più del solito, il capitano Matera, l’orgoglioso skipper, il placcatore Kremer, il seconda linea Petti e il tallonatore Montoya. Squadra che vince si cambia, energia e freschezza prima di tutto. E pochi o nessun riferimento agli avversari. I Pumas hanno poca pressione e tanta voglia di ripetersi.

Ma se dovessero perdere… Fanta All Blacks

Chi paga in caso di sconfitta in… casa neozelandese? Allenatore e Cane, l’abbiamo detto. Sam Whitelock, il più esperto, farebbe il capitano, sicuramente in un momento di transizione, ma i giocatori che rischiano sono Ardie Savea, pronto Sotutu da nr. 8, Tuipulotu, con Tupou Vaa’i e anche Quinten Strange in attesa, Coles e Taylor con Aumua che potrebbe superarli da tallonatore. Sicuro del posto Aaron Smith, il mediano di mischia, Mo’unga ha poca concorrenza da apertura, Will Jordan non può più stare fuori, deve giocare, ala o estremo, e serve una scossa in mezzo al campo, con un centro nuovo, che non può essere Laumape. I giocatori in Nuova Zelanda non mancano, club, province e Super rugby ne sfornano in continuazione. E l’allenatore? Se si leggono blog, indagini varie, Foster è sotto il 50% dì apprezzamento. Il sostituto può essere solo Scott Robertson, coach dei Crusaders Super vincenti, il meglio insomma, con Tony Brown degli Highlanders da assistente. Fanta All Blacks….

Argentina-Nuova Zelanda live su Sky Sport

Doppio appuntamento in diretta con il rugby sabato 28 novembre: su Sky Sport Uno e Sky Sport Arena alle 6.35 c'è da seguire la finale di Mitre Ten Cup, il campionato delle province neozelandesi dove nascono e crescono gli All Blacks. Alle 9.45 spazio invece al Tri Nations con Argentina e Nuova Zelanda (in replica su Sky Sport Arena alle 17.00 e alle 23.15).

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