All Blacks-Argentina, omaggio con la maglia di Maradona durante la Haka. VIDEO

AD10S DIEGO
Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi

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In occasione della sfida del Tri Nations contro i Pumas, gli All Blacks hanno reso omaggio a Diego Armando Maradona prima dell'inizio del match. Lo hanno fatto a margine della loro danza tradizionale, rituale che precede ogni incontro dei neozelandesi. Sam Cane tributa il Diez con la sua maglia prima di unirsi ai compagni per la Haka, sotto lo sguardo degli argentini

AD10S DIEGO: LO SPECIALE

E’ il momento della Haka, il momento che si lega alla cultura Maori neozelandese. Il momento, per molti, che magari sanno poco o nulla di rugby, più atteso. Le telecamere cercano chi la condurrà: è TJ Perenara, mediano di mischia di riserva, con sangue maori nelle vene; la squadra, dalla Rugby World Cup del 2015, si dispone a freccia, o meglio a triangolo, col capitano sulla punta. Ma la danza rituale non parte. Poi, sembrano secondi infiniti, proprio il capitano All Black, Sam Cane, si stacca e va da solo, con qualcosa in mano, verso gli avversari, i Pumas, che li hanno battuti due settimane fa. Cosa succede? Una nuova sfida? Macchè, solo un omaggio. Nelle sue mani Cane ha una maglia nera degli All Blacks col numero 10 e il nome Maradona sulla schiena. Una maglia che stende sul prato dello stadio di Newcastle, in Australia, nel New South Wales. Il rispetto - uno dei valori del rugby - per gli avversari e per il loro paese, quella Argentina orgogliosa del talento che ha perso. Un po’ come se il Brasile avesse omaggiato Jonah Lomu dopo la sua scomparsa, agli antipodi dell’altro sport. Il duro viso di Pablo Matera, capitano dei Pumas, sembra creparsi in un’emozione difficile da nascondere. Certo Maradona è una figura lontana dal rugby, sport di squadra per eccellenza, un uomo “solo al comando”, un campione che per comportamenti e atteggiamenti non può certo appartenere alla palla ovale. Ma il rispetto è altro, va oltre. Il rispetto è anche giocare al massimo delle proprie possibilità e farlo fino all’ultimo secondo per segnare più mete e punti possibili, senza mollare mai. Gli All Blacks battono l’Argentina 38-0, 5 mete a 0, una sola squadra in campo, con una superiorità nette anche in mischia chiusa, l’essenza e lo spirito della Rugby Union, la fase di conquista per eccellenza, storicamente uno dei pezzi forti di casa argentina. E gli All Blacks rimettono le cose a posto, dopo la prima sconfitta di sempre contro Pumas, ripristinando la gerarchia abituale, col capitano Cane, criticato come l’allenatore Foster, tra i migliori. Sono sempre loro i più forti e i più attenti, a cominciare dai dettagli, persino da quella Haka così particolare. In fondo non è roba loro, qualche superficiale direbbe un brand ovale, ma è una danza rituale dei Maori, per i momenti di passaggio, dalla nascita alla morte. Per salutare chi arriva e chi va, chi si sposa e chi si batte per il proprio paese, per sottolineare l’appartenenza. A proposito di valori…

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AUSTRALIA RUGBY CHAMPIONSHIP NEW ZEALAND ARGENTINA - ©Ansa
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