L’iniziativa promossa dalle federazioni di Italia e Scozia per ricordare il pilone azzurro ed ex tecnico della mischia highlander Massimo, scomparso improvvisamente lo scorso anno. Sarà assegnata per la prima volta sabato allo Stadio Olimpico alla vincente della sfida tra le due nazionali
La partita di sabato tra Italia e Scozia allo Stadio Olimpico vivrà un momento nuovo, particolare e molto emozionante, con la nascita di un ulteriore trofeo che andrà a corroborare quelli già assegnati durante la manifestazione, dal Trofeo Garibaldi alla Triple Crown, passando per la Calcutta Cup. Nasce, infatti, la Cuttitta Cup, intitolata alla memoria dell’ex pilone e capitano azzurro Massimo Cuttitta, grande protagonista del rugby internazionale e che è stato dopo il ritiro anche apprezzato tecnico degli avanti proprio della nazionale scozzese. Cuttitta, 69 caps con la maglia azzurra in carriera, di cui 22 da leader distribuiti complessivamente su dieci anni di attività internazionale, venne improvvisamente a mancare nel febbraio dell’anno scorso a soli 54 anni, e il trofeo vuole ricordare il suo contributo alla storia della palla ovale e delle due nazionali in primis. Conclusa la carriera agonistica, aveva iniziato subito quella da tecnico, lavorando inizialmente come consulente per la mischia dell’Edinburgh, dividendosi poi anche con l’altra franchigia scozzese dei Glasgow Warriors, prima di diventare tecnico della mischia scozzese tra il 2009 ed il 2015.
Rispettato e benvoluto ovunque
"Quando Massimo è scomparso, è stato subito evidente quanto rispettato e benvoluto fosse sia in Italia che in Scozia ed altrove, sia come tecnico che come un uomo altruista, caloroso e pieno di attenzioni per il prossimo - ha detto l’amministratore delegato della Federazione scozzese, Mark Dobson -. Un grande uomo, capace di impressionare fortemente coloro che sono stati abbastanza fortunati da incontrarlo. Volevamo realizzare qualcosa di tangibile per ricordare Massimo e siamo felici di aver sviluppato questa coppa in suo onore”. Anche la Federazione Italiana Rugby ha voluto contribuire alla realizzazione di un riconoscimento per l’uomo che tutti conoscevano come “Mouse”. “Massimo è stato un grande servitore del rugby italiano durante la sua carriera con la maglia azzurra e, grazie al suo lavoro di tecnico, alla sua capacità di innovare la mischia, un prezioso ambasciatore del nostro movimento all’estero – ha continuato il presidente della FIR, Marzio Innocenti -. La Cuttitta Cup è la testimonianza concreta del lascito di Mouse ben al di fuori dei nostri confini, siamo fieri di aver contributo a questo progetto e di poter mettere in palio la coppa per la prima volta proprio sul nostro campo di casa”.
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In palio per la prima volta sabato a Roma
Italia e Scozia si contenderanno, infatti, la prima edizione di questo trofeo, come detto, sabato 12 allo Stadio Olimpico alle 15:15 nel corso della sfida valida per la quarta giornata del torneo Sei Nazioni 2022. E sarà consegnato al capitano della squadra vincitrice dai fratelli di Massimo: Marcello e Michele. La stessa famiglia Cuttitta è stata di fatto pienamente coinvolta nel progetto. Il fratello gemello di Massimo, Marcello, indimenticabile ala azzurra degli anni ’90, ha dichiarato: “Siamo stati onorati quando la Scozia ci ha contattati dicendoci di voler dar vita a una competizione in memoria di Mouse. Massimo amava la Scozia e gli scozzesi. C’è sempre una storia dietro ad ogni trofeo sportivo e pensare che tra cento anni, grazie a questa coppa, la gente conoscerà la storia di Massimo è qualcosa di incredibile”. Le indicazioni fornite per la realizzazione della Cuttitta Cup prevedevano la presenza, in qualsivoglia forma, del concetto della mischia: il compito è stato affidato alla celebre gioielleria Hamilton & Inches di Edinburgo, in attività da oltre 150 anni, che ha sviluppato la Calcutta Cup e più recentemente la Doddie Weir Cup, in palio tra Scozia e Galles.
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Le caratteristiche del trofeo
L’argentiere David Ramsay ha definito la Cuttitta Cup "il trofeo più sfidante su cui abbia mai lavorato". Insieme a lui, altri sette maestri argentieri, incluso l’incisore Dario Batzella, hanno sviluppato un design dove il pilone sinistro ed il pilone destro formano i due manici della coppa. Ed i legami con il rugby non si esauriscono qui: "Come in ogni buon pacchetto di mischia, ci sono otto componenti del trofeo e tutti lavorano insieme all’unisono". Nello specifico:
- Il plinto, fatto di noce dell’East Lothian
- La targa con inciso il nome Cuttitta Cup in caratteri romani
- Una palla da rugby recante i loghi di FIR e SRU
- Un tee dove la palla è appoggiata
- Bandiere che avvolgono il corpo del trofeo
- Il pilone sinistro come uno dei manici
- Il pilone destro come l’altro
- L’iscrizione che testimonia la realizzazione del trofeo ad Edinburgo
La Cuttitta Cup pesa 4.5kg - "un po’ più leggera di Massimo” - ha scherzato Marcello - ed è alta 50cm. Realizzata in argento sterling, ha richiesto ottanta ore di manodopera.