Galles al 6 Nazioni 2022: la squadra che sfiderà l’Italia

Rugby
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Sabato a Cardiff rientra il leggendario Alun Wyn Jones che toccherà le 150 presenze in maglia rossa: primo di sempre a riuscirci in nazionale. Cap numero 100 per capitan Dan Biggar, chiamato a guidare i Dragoni in un torneo che li ha visti costretti ad abdicare il titolo conquistato lo scorso anno

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Insolitamente in anticipo sui tempi, dato che le formazioni sono annunciate di solito 48 ore prima della sfida e quindi, in questo ultimo turno del torneo Sei Nazioni, giovedì prossimo, il Galles ha sciolto per primo le riserve e presentato la formazione che sabato alle 15:15, nella prima partita della quinta ed ultima giornata della kermesse, affronterà a Cardiff l’Italia. Squadra con sostanzialmente nulla da chiedere in una manifestazione di cui rimarrà fino alle 23 circa di sabato campione in carica e che nella storia ha vinto per sei volte, quattro delle quali con tanto di Grande Slam.

Irraggiungibile dall’Italia con i suoi 6 punti in classifica, può al massimo contare di superare Scozia e Inghilterra, vincendo con bonus e in caso di contestuali sconfitte delle altre due rispettivamente contro Irlanda e Francia, le due formazioni che si contenderanno il titolo 2022. Il Galles, la cui federazione è datata 1881 e dove il rugby è al livello di una sorta di religione, vanta circa 108mila tesserati, mentre il club più antico è il Neath (1871). Viene da un torneo avaro di soddisfazioni con la sola vittoria nel secondo round contro la Scozia per 20-17, ma anche la sensazione di aver di fatto sbagliato l’approccio soltanto al debutto nel 29-7 contro l’Irlanda, anche a causa delle numerose assenze. Poi sono arrivate le sconfitte entrambe con appena 4 punti di differenza e buone prove contro Inghilterra (23-19) e Francia (9-13).

Alun Wyn Jones nella storia

La notizia principale era arrivata già un paio di giorni fa con una nota che dichiarava il rientro nel gruppo e la possibilità di poterlo vedere in campo per il leggendario seconda linea e capitano di tante battaglie Alun Wyn Jones. Il leader anche dei British and Irish Lions sarà nuovamente in campo con l’ennesimo recupero record di una carriera straordinaria, dopo un doppio intervento alla spalla post infortunio autunnale contro la Nuova Zelanda. E per lui arriverà pure la soddisfazione di tagliare il traguardo dei 150 caps con i Dragoni, primo a riuscirci con una nazionale a testimonianza del valore di un atleta infinito e forse ineguagliabile, così come festeggerà le 100 presenze in maglia rossa il capitano in pectore Dan Biggar, chiamato a sostituire il saltatore degli Ospreys in questa edizione.

Lake e Davies titolari

Confermate in terza linea altre due pedine fondamentali che avevano saltato causa infortuni la prima parte del torneo, vale a dire il numero 8 Taulupe Faletau e il flanker Josh Navidi, rientrato nei ranghi venerdì scorso contro la Francia. Partenza da titolare come tallonatore per Dewi Lake, in una prima linea dove viene tenuto a riposo dopo le polemiche delle scorse settimane sulle sue condizioni fisiche il pilone Tomas Francis. Dietro, prima da titolare in questa edizione del Sei Nazioni per il mediano di mischia Gareth Davies, con Tomos Williams che rimane in tribuna e Kieran Hardy in panchina, mentre ai centri viene schierato Uilisi Halaholo con Owen Watkin, e nel triangolo allargato rientra da subito Louis Rees-Zammit con Josh Adams sull’altro lato e Johnny McNicholl ad estremo. Tra le riserve, possibile esordio al Sei Nazioni per il tallonatore dell’Ulster, Bradley Roberts, che al momento ha una sola presenza con il Galles.

Le parole dell’allenatore Wayne Pivac

“Abbiamo effettuato qualche modifica questa settimana, per provare alcuni giocatori – ha detto il commissario tecnico neozelandese Wayne Pivac -. Crediamo comunque che la squadra selezionata possa fare un buon lavoro per provare ad avanzare in classifica. L’Italia è una buona squadra e a volte è stata un po’ sfortunata, ma sappiamo benissimo che ci vuole un po’ di tempo per assimilare i dettami di un nuovo allenatore. Hanno degli ottimi giocatori e hanno messo in difficoltà la Scozia, specialmente nel secondo tempo e pertanto dovremo restare concentrati. Non vediamo l’ora di poter tornare a giocare in casa questo fine settimana; abbiamo avuto un buon risultato contro la Scozia e abbiamo dato la possibilità di gioire ai nostri tifosi, mentre con la Francia ci siamo andati vicini, anche se naturalmente siamo delusi di non essere riusciti a segnare mete per dare una soddisfazione ai supporters e speriamo di poter chiudere il torneo al meglio”. Ultime parole di riconoscimento, infine, per gli incredibili traguardi raggiunti da Dan Biggar e Alun Wyn Jones. Dan e Al sono giocatori di straordinaria importanza per il Galles – ha concluso l’ex coach degli Scarlets -, e lo sono da molto tempo. È stato detto altre volte che incredibile risultato sia arrivare alle 100 presenze e so per certo che Dan aspettava da tempo questo momento. Penso sia poi perfetto che abbiano entrambi allo stesso tempo una giornata speciale, con Al che arriva per primo nella storia a 150 caps. Hanno giocato tantissimo assieme, si rispettano molto tra loro e hanno davvero dato tanto al rugby gallese”.

La formazione annunciata

15 Johnny McNicholl; 14 Louis Rees-Zammit, 13 Owen Watkin, 12 Uilisi Halaholo, 11 Josh Adams; 10 Dan Biggar (Cap.), 9 Gareth Davies; 8 Taulupe Faletau, 7 Josh Navidi, 6 Seb Davies; 5 Alun Wyn Jones, 4 Adam Beard; 3 Dillon Lewis, 2 Dewi Lake, 1 Gareth Thomas. A disposizione: 16 Bradley Roberts, 17 Wyn Jones, 18 Leon Brown, 19 Will Rowlands, 20 Ross Moriarty, 21 Kieran Hardy, 22 Callum Sheedy, 23 Nick Tompkins.

Italia, convocato il pilone Alongi

L’Italia ha intanto chiamato in raduno il pilone classe 2000 Filippo Alongi, già nazionale A nell’ultima sfida vinta contro l’Uruguay. Permit player del Benetton Treviso, è ufficialmente tesserato con il Mogliano Rugby 1969, dopo essere stato scoperto da Denis Dallan con la maglia dei Titani a Viareggio e aver giocato pure con l’altra franchigia delle Zebre in alcune occasioni.