Sei Nazioni femminile: la situazione dopo la seconda giornata, tra conferme e sorprese

Rugby

Andrea Gardina

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Dopo 160' il torneo continua la sua marcia a due velocità: Inghilterra, Francia e Galles sempre vincitrici, mentre dietro soffrono Scozia, Irlanda ed Italia. Partita del weekend la sfida dell’Arms Park di Cardiff tra Galles e Scozia, con l’ennesima rimonta delle padrone di casa, vera rivelazione sinora della kermesse

Un’altra giornata del torneo Sei Nazioni femminile e inizia già a delinearsi un netto solco nella classifica, così come anticipato dal fatto che si affrontavano nell’ordine le prime tre vincitrici contro le altrettante sconfitte dopo i primi 80’. E il trend è continuato nel secondo round per una classifica che vede in vetta il terzetto Inghilterra, Francia e Galles, con due successi e sempre con punto di bonus offensivo. Con i 74 punti marcati senza risposta contro l’Italia, le Red Roses sono in vetta con un perentorio +126, frutto di 131 punti marcati e solo 5 subiti grazie alla meta di Chloe Rollie (una delle grandi assenti di giornata) nella sfida con la Scozia, per un totale mete che dice 1 al passivo ma soprattutto 21 all’attivo. La Francia si ferma, si fa per dire, a +68, mentre il Galles può già essere ampiamente soddisfatto di questo insperato avvio e del suo +13.

Galles-Scozia, rimonta e pubblico record

Dietro, smuove le acque soltanto la Scozia, che conquista un punto di bonus difensivo a Cardiff, in una partita dove però le ragazze di Bryan Easson hanno molto da recriminare, per essersi fatte rimontare da un Galles che sembra aver fatto l’abitudine ai recuperi. Avanti 14-7 a fine primo tempo, con la meta in avvio di Lana Skeldon – miglior modo possibile per festeggiare la sua cinquantesima presenza con la maglia del cardo – e quella al limite del clamoroso per modalità di esecuzione di Rhona Lloyd, autrice di una doppietta e fortunata nel rimbalzo che scavalca Kayleigh Powell e Jasmine Joyce e proietta il pallone proprio in mano alla velocista scozzese, in gioventù inserita nella Top 100 britanniche sui 60 metri. Nella ripresa, avvio ancora forte con Lloyd a raddoppiare e parziale di 7-19. Il momento decisivo arriva, però, al 43’ con l’ingresso di Sioned Harries, tornata in nazionale a quasi tre anni di distanza dalle ultime convocazioni. Una performance di grande sostanza che le vale una meta e il riconoscimento di player of the match, rarissimamente destinato ad una giocatrice subentrata con poco più di 30’ a disposizione per mettersi in luce. La marcatura di Kelsey Jones pareggia i conti ed esalta i 4.875 spettatori dell’Arms Park – nuovo record per il rugby femminile in Galles. E a pochi minuti dal fischio finale, Alisha Butchers inventa e trova il varco giusto, servendo poi la meta sul piatto d’argento a Ffion Lewis per il definitivo 24-19 e per la migliore marcatura della seconda giornata secondo il giudizio dei tifosi. Amarezza per la Scozia di Jade Konkel, autrice di una prova ultra generosa con 21 carries e 14 placcaggi e ora chiamata ad affrontare la Francia a Glasgow domenica prossima.

Movimenti nel ranking e sfida verità in arrivo

Il Galles, inoltre, scavalca con questa vittoria proprio le Highlanders nel ranking World Rugby, installandosi al nono posto, dopo il sorpasso sulla Spagna della scorsa settimana. Prossimo avversario per Siwan Lillicrap e compagne sarà l’Inghilterra al Kingsholm di Gloucester nell’unica partita del sabato. Avversario più ostico possibile ma che dirà finalmente quale è il reale valore del XV di Ioan Cunningham, rivoluzionato e rivitalizzato dall’avvento del primo nucleo professionistico in patria, ma la cui stragrande maggioranza delle giocatrici gioca proprio in Inghilterra nell’Allianz Premier 15s.

Inghilterra, continua la ricerca del record di vittorie 

Le Red Roses hanno intanto raggiunto quota 20 vittorie consecutive, avvicinando ulteriormente le 24 del record mondiale delle Black Ferns. Delle dodici mete marcate contro un’Italia annichilita, da segnalare la bellezza della marcatura di Sarah Bern, nata da uno spunto e dallo splendido offload della ritrovata Natasha “Mo” Hunt, player of the match a fine partita, e con una inarrestabile progressione del pilone albionico. Doppietta per un’altra rientrante post lungo infortunio, Sarah McKenna, mentre meglio di lei ha fatto l’altra ala, Lydia Thompson, con una tripletta personale. Cinquantesima meta internazionale, infine, per la talentuosa Emily Scarratt.

Irlanda, prossimo avversario azzurro, sconfitta a Tolosa

Sfide anticipate dal primo match a Tolosa tra Francia ed Irlanda. Partita anche in questo caso senza storia e vittoria transalpina per 40-5 ispirata ancora una volta dalla verve di Laure Sansus, promossa titolare davanti al "suo" pubblico di casa dopo l’ottima prova contro le Azzurre nella ripresa della prima giornata e autrice di due mete contro la Green Army, poi giudicata migliore in campo allo Stade Ernest Wallon. Di Melissande Llorens, Audrey Forlani, Clara Joyeux e Emilie Boulard le altre marcature delle Bleues, mentre per l’Irlanda, a rendere meno amara la trasferta, è arrivata la meta di Higgins. La nazionale smeraldo sarà prossima avversaria, domenica alle 18 al Musgrave Park di Cork, dell’Italia, in una sfida delicata per entrambe, costrette di fatto a non sbagliare l’approccio per non rischiare di rimanere invischiate sul fondo della classifica.