Rugby, 6 nazioni femminile: la vittoria dell'Italia sull'Irlanda nel 2019

Rugby

Andrea Gardina

Nell’anno di grazia 2019, non tanto nel senso religioso del termine, ma quanto piuttosto per le prestazioni azzurre in quella stagione chiusa al secondo posto finale nel torneo Sei Nazioni, Manuela Furlan e compagne arrivano da imbattute, con una vittoria in Scozia e un pareggio interno contro il Galles, alla sfida della terza giornata a Parma contro le Girls in green. Una partita che alla fine sarà da consegnare agli annali e rimarrà impressa per sempre negli occhi di chi l’ha vista e vissuta

Irlanda ed Italia si affrontano al Musgrave Park di Cork, con il leggendario Thomond Park di Limerick, una delle case della Red Army di Munster, per la terza giornata del torneo Sei Nazioni femminile. Una sfida da dentro o fuori che potrà dire molto sul prosieguo della kermesse per entrambe, ancora ferme a 0 punti e vittorie nell’edizione 2022, in vista del rush finale che vedrà le Azzurre affrontare in casa la Scozia e in trasferta all’ultima la sorpresa Galles, mentre le Girls in green se la dovranno vedere con l’Inghilterra a Leicester e chiudere con la Scozia a Belfast. Nel Sei Nazioni, sono 15 i precedenti, con 14 successi dell’Irlanda, mai sconfitta in casa dall’Italrugby (11 vittorie su 11, 8 nella manifestazione), mentre in totale, i precedenti sono invece 20 con 18 vittorie irish. La prima sfida nella kermesse è del 17 marzo 2007, persa dalle Azzurre 12-17. Italia che all’Irlanda evoca pure il ricordo piacevole del 17 marzo 2013, nemmeno a farlo apposta giorno di San Patrizio, festa nazionale per la nazione con capitale Dublino. In quella data la formazione guidata da Briggs – oggi assistente nello staff tecnico - con due calci piazzati e uno solo di risposta di Veronica Schiavon, si impose a Roma 3-6, conquistando il Grande Slam ed il suo primo torneo Sei Nazioni femminile.

Le vittorie azzurre

L’Irlanda, che ha un totale di 25 squadre femminili in patria, ha storicamente disputato il suo primo test nel 1993, mentre la prima sfida assoluta con l’Italia è arrivata ai campionati europei di Nizza il 4 aprile 1997, con la prima e fino al 2019 unica vittoria azzurra per 13-5. Più di vent’anni per concedere il bis in una partita da incorniciare per l’Italia, vinta a Parma il 23 febbraio 2019 per 29-27 con le mete di Aura Muzzo e Sofia Stefan e la doppietta di una Giada Franco protagonista assoluta del match e in generale di quella edizione. È la terza giornata del torneo e l’Italia si presenta sulle ali dell’entusiasmo, in quella che sarà la sua migliore annata nella manifestazione continentale, chiusa al secondo posto, ma pure con un pizzico di apprensione per la sfida successiva con l’Inghilterra e amarezza per il pareggio risicato con il Galles, arrivato dopo il successo all’esordio sulla Scozia. Lo Stadio Sergio Lanfranchi palpita di entusiasmo e c’è l’elettricità delle serate giuste.

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Il racconto di una vittoria storica

Al 7’ l’Italia trova la prima meta e inizia a costruire sulle sensazioni positive. Il varco giusto lo trova capitan Manuela Furlan, che poi serve Giada Franco, come detto particolarmente in serata di grazia, che riesce in qualche modo, con un passaggio simil basket a far pervenire l’ovale ad Aura Muzzo, brava a correre e a resistere al disperato tentativo dell’estremo Delany. La replica irlandese è affidata a Considine, brava a raccogliere al volo il cross-kick di Fowley, svettando letteralmente sopra la testa di Sofia Stefan. Si gioca punto su punto e l’Italia risponde con Giada Franco che sfonda alla chiusa premiando il cambio di inserimento di Veronica Madia. Nemmeno il tempo di esultare e la partenza a tutto gas continua, ma stavolta da parte irish. Le Azzurre manovrano al centro del campo, Veronica Madia allarga su Beatrice Rigoni, che prova a saltare per andare da Manuela Furlan. Considine, ancora lei, legge la situazione e capisce tutto, intercettando palla e volando sotto ai pali. Le ospiti rischiano addirittura di chiudere avanti la prima frazione di gioco. Serie di sfondamenti da parte della seconda linea McDermott e dell’ex capitano Griffin, ritiratasi a livello internazionale lo scorso autunno. La diga azzurra resiste alle prime cariche, ma nulla può sull’ultimo affondo di Caplice. Non c’è molto tempo, ma quanto basta alle ragazze toste di Andrea Di Giandomenico per riportarsi in attacco e trovare una giocata con le trequarti che manda in bandierina Sofia Stefan. Il primo tempo viene così chiuso in perfetta parità sul 22-22 con 44 punti e 6 mete marcate.

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L’Italia fa la storia

Ad inizio ripresa, l’Italia prova un’iniziativa sull’out di destra, Aura Muzzo si invola trovando l’intervallo giusto, viene placcata da Delany, libera palla, la recupera e poi serve Giada Franco, sotto gli occhi di Manuela Furlan, che indica la via alle due compagne. Seconda marcatura per la migliore in campo e Italia che si porta a distanza di break. A un quarto d’ora dal termine, ancora un calcio all’ala di Fowley mette in difficoltà le padrone di casa, trovando con estrema precisione all’ala Sheehan, per la meta che vale il 29-27. C’è da resistere fino alla fine. Sara Barattin e compagne si calano l’elmetto in testa e vanno in trincea. L’ultimo possesso è una mischia azzurra nei ventidue irlandesi, ma l’obiettivo non è più segnare: il massimo sforzo e il risultato migliore, con tanto di punto di bonus, è già alle spalle. Bisogna solo resistere all’ultimo disperato tentativo ospite. Elisa Giordano tiene in qualche modo palla. Sara Barattin, già pronta al passaggio lungo per chiudere, è costretta a riparare la compagna e in soccorso arrivano subito altre tre Azzurre. Beatrice Rigoni si posiziona allora come mediano di mischia, raccogliendo l’ovale e calciandolo in tribuna, regalando a tutta l’Italia del rugby una notte magica e da ricordare.

approfondimento

Sara Barattin è la veterana dell'Italia femminile al 6 Nazioni