Rugby, 6 nazioni femminile 2022: l'ultima giornata

Rugby

Si decide tutto nel match delle 15:15 a Bayonne tra Francia ed Inghilterra: chi vince, conquista torneo e Grande Slam. Prima sfida del super Saturday per l’Italia a Cardiff contro le padrone di casa del Galles e chiusura a Belfast per Irlanda-Scozia

Si chiude domani il Sei Nazioni 2022, con la conclusione del torneo femminile che andrà a sancire la terza squadra vincitrice. Sarà bis per la Francia, dopo il successo nel torneo maschile, o dopo la vittoria dell’Irlanda nell’under 20, assisteremo a tre vincitrici differenti con l’affermazione dell’Inghilterra? Ottanta minuti e arriverà il responso dal campo in un super Saturday in rosa che si aprirà con le nostre Azzurre impegnate alle 13 a Cardiff contro il Galles, nel tentativo di ottenere il secondo risultato positivo dopo quello di sabato scorso contro la Scozia a Parma.

La sfida decisiva tra Francia ed Inghilterra si giocherà alle 15:15 allo Stade Jean Dauger di Bayonne, da tempo esaurito in ogni ordine di posto. Squadre consolidate e con poche variazioni rispetto alle ultime uscite.

Due cambi per la Francia

La Francia è reduce dalla partita migliore del suo torneo vinta 5-33 contro il Galles.

Giocatrice chiave continua ad essere il mediano Laure Sansus, autrice di 6 mete in questa edizione e tra le principali candidate al titolo di migliore nel Sei Nazioni di quest’anno. Con lei in cabina di regina ritorna Caroline Drouin, mentre Jessy Trémoulière – miglior marcatrice della kermesse con 32 punti – si riaccomoda in panchina. L’altro dei due cambi proposti da Annick Hayraud riguarda la mischia con l’inserimento in seconda linea di Audrey Forlani.

Fuori Hunter, fascia a Scarratt

L’Inghilterra viene, invece, dalla vittoria 69-0 contro l’Irlanda a Welford Road. Match che ha stabilito il nuovo record di pubblico inglese, con quasi 16mila presenti nel mitico stadio dei Leicester Tigers, ma con un risultato più ampio di quanto non dica il reale valore in campo, in special modo nella prima frazione di gioco in cui le Girls in green hanno opposto una solida ed orgogliosa resistenza ad una squadra di casa fin troppo frenetica e nervosa. Emily Scarratt, dopo la grande gioia e soddisfazione dei 100 caps conquistati proprio nella sua città d’origine, avrà nella sfida finale i gradi di capitana, a causa dell’infortunio alle costole che ha costretto allo stop Sarah Hunter.

Al suo posto, nell’unico cambio necessario, ci sarà Poppy Cleall, che è riuscita invece a recuperare dall’infortunio muscolare patito al polpaccio. Cinquantesima presenza, dopo Leanne Infante contro l’Irlanda, per la terza linea Alex Matthews, mentre Simon Middleton ha deciso di portare una panchina con sei avanti e due trequarti, lasciando fuori la veterana Amber Reed e promuovendo Sadia Kabeya e Sarah Beckett.

Le formazioni per la sfida finale

FRANCIA: 15 Chloé Jacquet; 14 Caroline Boujard, 13 Maëlle Filopon, 12 Gabrielle Vernier, 11 Marine Ménager; 10 Caroline Drouin, 9 Laure Sansus; 8 Romane Ménager, 7 Gaëlle Hermet (Cap.), 6. Céline Ferer; 5 Audrey Forlani, 4 Madoussou Fall; 3 Clara Joyeux, 2 Agathe Sochat, 1 Annaëlle Deshaye. A disposizione: 16 Laure Touyé, 17 Coco Lindelauf, 18 Yllana Brosseau, 19 Julie Annery, 20 Emeline Gros, 21 Alexandra Chambon, 22 Jessy Trémoulière, 23 Emilie Boulard. INGHILTERRA: 15 Helena Rowland; 14 Lydia Thompson, 13 Emily Scarratt (Cap.), 12 Holly Aitchison, 11 Jess Breach; 10 Zoe Harrison, 9 Leanne Infante; 8 Poppy Cleall, 7 Marlie Packer, 6 Alex Matthews; 5 Abbie Ward, 4 Zoe Aldcroft; 3 Sarah Bern, 2 Lark Davies, 1 Vickii Cornborough. A disposizione: 16 Amy Cokayne, 17 Hannah Botterman, 18 Maud Muir, 19 Rosie Galligan, 20 Sarah Beckett, 21 Sadia Kabeya, 22 Natasha Hunt, 23 Ellie Kildunne.

ARBITRO: Hollie Davidson (Scozia).

Chiusura con Irlanda-Scozia

Completa il quadro di giornata il match di chiusura al Kingspan Stadium di Belfast, l’ormai ex Ravenhill che torna ad ospitare una sfida femminile dopo la Coppa del mondo 2017, tra Irlanda e Scozia. Irlanda alla ricerca del bis dopo il successo di Cork contro l’Italia, ma costretta a rinunciare ad alcune delle sue atlete più forti, impegnate nella tappa canadese di Langford nelle Seven Series, con l’obiettivo di qualificarsi ai Mondiali di Cape Town a settembre, dopo il secondo posto ottenuto a gennaio a Siviglia. Mancherà pure Eimear Considine, infortunata, mentre Greg McWilliams potrà recuperare Sam Monaghan, migliore in campo contro le Azzurre, e Sene Naoupu, espulsa contro l’Inghilterra ma che è stata ritenuta libera di giocare dalla commissione giudiziaria intervenuta in settimana. Nessun cambio, invece, nel XV di partenza della Scozia che, nonostante le buone prestazioni, ha sinora racimolato solamente 2 punti di bonus contro Galles ed Italia e che pertanto insegue ancora la prima vittoria stagionale, la seconda di sempre all’estero nel torneo dopo la sinora unica ottenuta proprio contro l’Irlanda a Dublino nel 2018. Confermata la coppia di centri di esperienza costituita da Lisa Thomson ed Helen Nelson con Sarah Law all’apertura. Fuori Jenny Maxwell, colpita duramente nel match della scorsa settimana, in panchina vanno Mairi McDonald, Emma Orr ed Eva Donaldson.

I XV di partenza per la sfida di Belfast

IRLANDA: 15 Vicky Irwin; 14 Aoife Doyle, 13 Sene Naoupu, 12 Enya Breen, 11 Molly Scuffil-McCabe; 10 Nikki Caughey, 9 Kathryn Dane; 8 Hannah O’Connor, 7 Edel McMahon, 6 Dorothy Wall; 5 Sam Monaghan, 4 Nichola Fryday; 3 Christy Haney, 2 Neve Jones, 1 Linda Djougang. A disposizione: 16 Emma Hooban, 17 Chloe Pearse, 18 Katie O’Dwyer, 19 Aoife McDermott, 20 Grace Moore, 21 Maeve Og O’Leary, 22 Ailsa Hughes, 23 Michelle Claffey. SCOZIA: 15 Chloe Rollie; 14 Rhona Lloyd, 13 Lisa Thomson, 12 Helen Nelson, 11 Shona Campbell; 10 Sarah Law, 9 Caity Mattinson; 8 Evie Gallagher, 7 Rachel McLachlan, 6 Rachel Malcolm (Cap.); 5 Sarah Bonar, 4 Emma Wassell; 3 Christine Belisle, 2 Lana Skeldon, 1 Molly Wright. A disposizione: 16 Jodie Rettie, 17 Leah Bartlett, 18 Katie Dougan, 19 Louise McMillan, 20 Eva Donaldson, 21 Mairi McDonald, 22 Emma Orr, 23 Megan Gaffney.

ARBITRO: Maggie Cogger-Orr.