Mondiale rugby femminile, Italia battuta 12-22 dal Canada: decisiva la sfida col Giappone

Rugby

Andrea Gardina

Foto Twitter @Federugby

Dopo la vittoria con gli Stati Uniti all'esordio, per l'Italia arriva la prima sconfitta ai Mondiali di rugby femminile. Azzurre battute 22-12 dal Canada, nonostante la partenza fulminea con la meta di Ostuni Minuzzi: la differenza la fa la maggior fisicità delle nord americane, che marcano quattro mete. Per il passaggio ai quarti di finale sarà decisiva la sfida contro il Giappone, nella notte italiana tra sabato 22 e domenica 23 ottobre (diretta Sky ore 1.45)

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Prima, preventivabile, sconfitta nella Coppa del Mondo per le Azzurre di Andrea Di Giandomenico, battute al Waitakere Stadium di Auckland per 22-12 dal solido Canada, terza forza del ranking World Rugby alle spalle di Inghilterra e Nuova Zelanda. Anche se la partenza italiana aveva fatto ben sperare. Neppure il tempo di accomodarsi, che sul calcio d’invio delle ragazze toste in maglia blu, il Canada va all’impatto e poi calcia nel box con il mediano Miller. La palla rimbalza non controllata da Stefan, ma recuperata poi dall’estremo Ostuni Minuzzi, che trova il varco giusto tra le maglie difensive nord americane, deborda verso l’out di sinistra e vola in meta per un momentaneo 0-5, quando sul cronometro sono passati appena trenta secondi. La reazione delle ragazze in maglia rossa è affidata soprattutto alle avanti e alla maggior fisicità. Al 18' dopo undici fasi e due sfondamenti del capitano de Goede, Miller apre per Farries che finta di andare al largo, si inserisce sfruttando la maggior velocità tra Franco e Turani e resiste anche all’ultimo disperato tentativo di Ostuni Minuzzi concludendo la sua corsa sotto ai pali per il sorpasso 7-5. La frazione si chiude, poi, con il Canada avanti 12-5 ancora una volta grazie allo strapotere della mischia.e Al 36' una penalità viene sfruttata andando in touche ai cinque metri. Presa sicura a due mani di de Goede, avanzamento, vantaggio ravvisato dall’internazionale inglese Sara Cox, ma che non serve comunque al XV in completo rosso perché si stacca e schiaccia il tallonatore Tuttosi.

Domenica la sfida decisiva con il Giappone

Ad inizio ripresa l’Italia perde una delle sue leader, Bettoni, e subisce ulteriormente le avanzate avversarie. In sei minuti tra 50' e 56' la diga azzurra viene rotta. Prima una serie di sfondamenti concentrano la difesa di Giordano e compagne sotto ai pali, consentendo poi a Schell di allargare saltando un paio di compagne e a Kaljuvee di sfruttare la superiorità numerica per schiacciare. Nella seconda, l’azione è in pratica la fotocopia della meta di chiusura del primo tempo con ancora un drive irresistibile e la marcatura di Tuttosi, che diventa così la miglior marcatrice della competizione iridata con 25 punti. L’Italia perde un po' coraggio e le forze iniziano a venir meno, ma l’orgoglio non manca. Proprio all’ultimo minuto è il capitano Giordano a trovare la terra promessa dopo un break di Sillari, il riciclo da terra su Barattin e una carica di Vecchini. La stessa Sillari, con il sostegno di Rigoni causa vento, trasforma e chiude le ostilità sul 22-12. Punti che si rivelano decisivi per mantenere al secondo posto della Pool B con 5 punti l’Italia, dietro proprio al Canada a punteggio pieno con 10. A parità con gli USA, la differenza di +2 (proprio i punti della trasformazione) tra marcati nella competizione (34) e subiti (32) premia le Azzurre rispetto alle statunitensi (+1 con 40 punti fatti e 39 al passivo). Domenica prossima il match decisivo sempre ad Auckland contro il Giappone, che potrebbe aprire alle Azzurre la strada verso i quarti di finale.