Rugby, mondiali femminili: l'Italia si ferma ai quarti, vince la Francia 39-3

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Andrea Gardina

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Non riesce il miracolo a Giordano e compagne contro la Francia, che approda tra le migliori quattro. Si chiude con lo storico quarto di finale la Coppa del Mondo down under delle nostre ragazze, in partita solo nel primo tempo

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Italia e Francia si affrontano in Nuova Zelanda per la prima volta assoluta nella kermesse iridata nel venticinquesimo precedente tra le due formazioni, con 19 successi francesi e 5 italiani, il più recente a settembre nell’ultimo test a Biella per 26-19. Match in salita per le azzurre, con l’obiettivo di raggiungere un traguardo ambizioso e sopravanzare le “cugine” nel ranking World Rugby, ottenendo il miglior risultato di sempre al quarto posto della graduatoria, ma contro una squadra sempre approdata in semifinale tranne che nell’edizione 1998 ad Amsterdam, sconfitta di misura dal Canada. Azzurre con il lutto al braccio per ricordare l’ex presidente federale, Alfredo Gavazzi, morto giovedì scorso, e che recuperano in panchina il capitano Furlan (in campo negli ultimi dieci minuti), con un rientro record e al limite del miracoloso dopo la lesione al menisco subita in uno dei confronti ravvicinati, il mese scorso a Nizza, prima della sfida piemontese già citata. Parte male l’Italia. Da un maul francese, Sgorbini riesce a recuperare palla e Madia libera lungo con il mancino. L’ovale rimane, però, in campo, Grisez lo rincorre e serve l’estremo Boulard che, come nell’ultimo torneo Sei Nazioni, si conferma spina nel fianco, insinuandosi nella difesa azzurra e rilanciando nuovamente la compagna, libera a quel punto di volare sotto ai pali per il vantaggio transalpino. I primi momenti sono tutti per la Francia che ha percentuali monstre di territorio e possesso, ma il vento di Whangarei aiuta le Azzurre a rimanere in partita, soffiando fuori i tentativi al piede di Drouin. L’utility francese, schierata all’apertura, dimostra le sue abilità in campo aperto da specialista anche nel Seven dopo la mezz’ora, sfruttando una mischia avanzante e trovando un break importante. Dopo un paio di fasi la palla arriva nuovamente all’ala a Grisez che, però, si isola e Muzzo forza il tenuto. Sul capovolgimento di fronte, la replica è affidata ad Ostuni Minuzzi che con un calcio a seguire innesca una gara in velocità con Filopon. La palla esce ai cinque metri per il lancio di Bettoni su Duca, che tuttavia viene giudicato storto e l’occasione più ghiotta per Giordano e compagne, dei quaranta minuti iniziali, sfuma. A cento secondi dalla fine, l’Italia riesce comunque ad accorciare con un piazzato di Sillari, ma non è altrettanto brava nell’addormentare gli istanti finali, favorendo gli attacchi francesi che portano Les Bleues vicine alla seconda marcatura pesante. Le ragazze di Andrea Di Giandomenico si salvano, ma in maniera irregolare, con Magatti costretta al fallo da cartellino giallo che regala a Drouin i tre punti che chiudono la frazione sul 3-10. In superiorità numerica, la Francia parte forte anche ad inizio ripresa. La mischia è dirompente e prima getta le basi per una giocata delle trequarti che porta oltre la linea Boulard, che viene però tenuta alta, e poi nell’azione successiva per il vantaggio non sfruttato, manda in meta la terza centro Escudero. Sembra tutto fatto, ma il TMO Whitehouse richiama l’arbitro Davidson perché al momento del grounding la numero 8 perde il contatto con l’ovale in avanti. L’Italia si salva con una mischia, ma pecca ancora in disciplina, consentendo a Drouin di mettere altri 3 punti e portare a 13 le compagne. La Francia inizia ad assaporare l’odore della preda ferita e appena prima dell’ora di gioco, dopo dieci fasi e una serie di cariche ad assorbire la difesa al centro, Drouin allarga per Boulard che si conferma tra le migliori in campo e marca. Ancora una volta arriva, però, il richiamo dalla regia video per un in avanti precedente e l’Italia può rifiatare, ma solo per pochi istanti. Dalla mischia successiva, la Francia è devastante e si guadagna una meta di punizione e il secondo cartellino giallo di giornata, comminato stavolta a Turani, entrando così nell’ultimo quarto ancora con una giocatrice in più e avanti ulteriormente poco dopo con il drive che porta oltre la linea la neoentrata Touyè: 3-27. Partita già virtualmente chiusa ma la Francia continua ad insistere e a scavare un divario pesante per l’Italia, con la quarta e quinta meta nate da giocate al largo, e tanti, troppi placcaggi leggeri, finalizzate ancora da Grisez, per la tripletta personale. Terminano 3-39, con l’amaro in bocca, la partita e il mondiale delle Azzurre, ma resta il risultato fantastico mai raggiunto sinora da una selezione nazionale della palla ovale.