Italia-Sudafrica: formazioni e dove vederla in tv e streaming

sabato su sky

Andrea Gardina

Dopo il trionfo contro l’Australia al Franchi, gli Azzurri affronteranno il Sudafrica, sconfitto sei anni fa per la prima volta sempre a Firenze. Si gioca sabato con calcio d’inizio alle 14 allo stadio Ferraris di Genova (diretta su Sky Sport Arena e streaming su NOW)

ITALIA-SUDAFRICA LIVE

ascolta articolo

Quindici precedenti tra Italia e Sudafrica, con 14 sconfitte e lo storico successo a Firenze del 19 novembre 2016 grazie alle mete di Van Schalkwyk e Venditti per la nazionale allora guidata da Conor O’Shea. Un totale di 174 punti marcati (14 mete) e 701 incassati (96). Contro la Rainbow Nation, a lungo osteggiata a livello internazionale causa apartheid, il primo confronto arrivò a Roma il 12 novembre 1995 con sconfitta 21-40 in favore di un Sudafrica campione del mondo ispirato da capitan Pienaar (se non lo conoscete rugbisticamente, magari ne avrete presente la versione cinematografica interpretata da Matt Damon nel film Invictus di Clint Eastwood).

L’ultimo è, invece, del 4 ottobre 2019 alla Coppa del Mondo in Giappone, a Shizuoka, terminato 49-3, mentre in Italia si torna indietro al 25 novembre 2017 a Padova (6-35) e va annoverata un’altra sfida al Luigi Ferraris di Genova, lo stadio del quartiere Marassi che sarà teatro di questo terzo test autunnale per Lamaro e compagni, il 17 novembre 2001 con un funambolico 26-54 e l’Italia capace di resistere un tempo grazie al piede del “nostro” Diego Dominguez. L’Italia arriva alla sfida fresca di 11° posto nel ranking mondiale – il miglior risultato da dieci anni a questa parte – dopo i successi su Samoa e Australia, altra storica prima volta e sempre nella fortunata cornice del Franchi a Firenze. 

rugby programma

Genova per noi, tra ricordi e appuntamenti

Partita dal sapore particolare per l’ala delle Zebre, Pierre Bruno, genovese con papà tra i più conosciuti maestri tatuatori della zona, e grande tifoso della Sampdoria, che potrà calcare proprio il terreno di casa, in una settimana all’insegna del ricordo e dei tanti appuntamenti per gli Azzurri. Questo pomeriggio una delegazione della squadra sarà ospite ai Magazzini del Cotone al Salone “Orientamenti” e un’altra rappresentanza farà visita all’ospedale pediatrico Gaslini. In serata, a Palazzo Tobia Pallavicino, nella suggestiva Sala del Bergamasco, si svolgerà l’evento ZenAfrikaans con letture teatrali liberamente ispirate al libro “Non puoi fidarti di gente così”, basato sul tour in Sudafrica del 1973 guidato da Marco Bollesan, figura di rilievo nel passato del rugby italiano e genovese d’adozione, cui sarà anche intitolato un premio alla combattività consegnato dalle figlie al termine del test match. Infine, domani alle 19:30, sfida tra la selezione dei Siluri, con l’aggiunta di alcuni elementi della nazionale italiana under 20, e la Cambridge University.

Due soli cambi nel XV di partenza

Nel frattempo, il Commissario Tecnico, Kieran Crowley, ha annunciato la formazione che scenderà in campo sabato 19 novembre alle 14 con diretta su Sky Sport Arena e streaming su NOW. Costretto a rinunciare ad Halafihi (trauma al bicipite femorale, già rientrato al club a Treviso), il tecnico neozelandese ha optato per la continuità con appena due modifiche e l’inserimento dal primo minuto davanti di Ceccarelli e NicoteraUna scelta, forse, per avere un maggior peso specifico nel secondo tempo con gli innesti dalla panchina di Lucchesi e Ferrari e poter così meglio contrastare la cosiddetta “Bomb Squad” green and gold che tra i subentranti potrà annoverare giocatori del calibro di Marx, Kitshoff, Kock e Etzebeth e che il tecnico, Jacques Nienaber, torna a proporre con il 6+2 dopo il 5+3 della sconfitta di Marsiglia contro la Francia.

Due ko sinora per gli Springboks

Il Sudafrica, quarta forza della classifica generale World Rugby, è in effetti alle prese con un’Autumn Nations Series avara di soddisfazioni: due sconfitte contro l’Irlanda che guida il ranking e i transalpini. Entrambe, va detto, di stretta misura (19-16 a Dublino, 30-26 con i Galletti) e offrendo comunque prove di grande carattere e forza.

Nell’ultimo test oltralpe non sono mancate critiche e polemiche nei confronti dell’arbitro da record Wayne Barnes, in particolare – ormai quasi una consuetudine – da parte del Director of Rugby, Rassie Erasmus, soprattutto a causa dell’ultima meta vittoria di Falatea e, ironicamente e in maniera a dir poco curiosa, alcuni tifosi sudafricani hanno pensato bene di modificare la pagina Wikipedia del fischietto inglese eleggendolo man of the match dell’incontro. Che sia stata una sfida estremamente fisica e ruvida, un test d’altri tempi dall’altissima intensità, è testimoniato d’altronde anche dai quattro infortunati francesi e dai due cartellini rossi comminati agli ultimi due vincitori del premio Player of the year, vale a dire Pieter-Steph du Toit per gli Springboks, costretti a giocare con un uomo in meno dal 12’, e Antoine Dupont per la Francia.

Problema all’apertura per i campioni del mondo

Il Sudafrica, che conta circa 635mila giocatori e 1526 club, ha vinto nella sua storia tre Coppe del Mondo. Alla prima partecipazione casalinga nel 1995, poi in Francia nel 2007 ed è campione iridato in carica, grazie al successo del 2019 in Giappone, con Siya Kolisi primo capitano di colore ad alzare la Webb Ellis Cup. Il terza linea degli Sharks, ottavi in United Rugby Championship (competizione alla quale partecipano anche Treviso e Zebre vinta lo scorso anno dagli Stormers, ora quarti, nella finale tutta afrikaans contro i Bulls, oggi terzi nel quadro completato dai Lions noni) guiderà una squadra con quattro cambi, tre in mischia e uno nei trequarti, che ha strada facendo perso il seconda linea de Jager (infortunio alla spalla contro l’Irlanda) e ritrovato gli esperti Le Roux e de Klerk. Il vero problema per Nienaber è, però, soprattutto in cabina di regia, dopo l’infortunio di Steyn e l’assenza punitiva di Jantijes, complice una liaison extra coniugale non troppo velata con la nutrizionista della nazionale. Willemse è stato spostato all’apertura, cambiando tre calciatori a seconda delle distanze con l’alternanza tra lui stesso, de Klerk e la stella Kolbe, mentre gli addetti ai lavori invocano a gran voce l’utilizzo del giovane e inesperto Libbok. Intanto con la squadra A è tornato a vedere il campo pure Johan Goosen, dopo tanti infortuni e un paventato ritiro, in un team che ha perso a Cork contro il Munster con 14 internazionali schierati e che chiuderà il proprio tour europeo a Bristol. I campioni del mondo, che in estate hanno vinto 2-1 la serie interna contro il Galles e poi vinto e perso un confronto a testa con Nuova Zelanda e Australia e sconfitto per due volte l’Argentina nel Rugby Championship, partiranno alla difesa del titolo il 10 settembre del prossimo anno dal Velodrome di Marsiglia contro la Scozia, prima avversaria in una Pool B dove ci saranno pure Irlanda, Tonga e Romania.

Intanto, però, c’è da affrontare un’Italia carica come non mai e la settimana prossima chiusura di prestigio a Twickenham contro l’Inghilterra.

rugby italia

Le formazioni in campo

ITALIA: 15 Ange Capuozzo; 14 Pierre Bruno, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Monty Ioane; 10 Tommaso Allan, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro (capitano), 6 Sebastian Negri; 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone; 3 Pietro Ceccarelli, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. A disposizione: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Ivan Nemer, 18 Simone Ferrari, 19 David Sisi, 20 Manuel Zuliani, 21 Alessandro Garbisi, 22 Edoardo Padovani, 23 Tommaso Menoncello.

SUDAFRICA: 15 Willie Le Roux; 14 Cheslin Kolbe, 13 Damian De Allende, 12 Andre Esterhuizen, 11 Kurt-Lee Arendse; 10 Damian Willemse, 9 Faf De Klerk; 8 Jasper Wiese, 7 Franco Mostert, 6 Siya Kolisi (capitano); 5 Marvin Orie, 4 Salmaan Moerat; 3 Frans Malherbe, 2 Bongi Mbonambi, 1 Ox Nche. A disposizione: 16 Malcolm Marx, 17 Steven Kitshoff, 18 Vincent Kock, 19 Eben Etzebeth, 20 Kwagga Smith, 21 Evan Roos, 22 Cobus Reinach, 23 Manie Libbok.