Sei Nazioni su Sky fino al 2025: con un'Italia da temere...

Avere il Sei Nazioni significa avere il prestigio del rugby, la tradizione, la storia. Significa affiancare Wimbledon e l’America’s Cup o la Claret Jug dell’Open Championship di golf. Più di un nome, di un marchio o, se preferite “bocconianamente” di un brand,  più di 140 anni di partite…compresi gli inizi a 4 squadre, una faccenda tra le britanniche e l’Irlanda, con l’apertura prima alla Francia (1910) e poi all’Italia (2000). Abbiamo imparato a familiarizzare con nomi come Calcutta Cup e, purtroppo, cucchiaio di legno. Abbiamo visto l’Italia soffrire per 7 anni e tornare al successo dopo 36 sconfitte nel 2022, proprio quando Sky Sport si è ripresa i diritti per trasmettere il torneo più antico del rugby. Adesso è un’Italia nuova, con un gioco divertente, diverso, mai visto, costruito da Kieran Crowley, un lavoro che dovrà proseguire col nuovo allenatore argentino Gonzalo Quesada, mettendo assieme la concretezza per riuscire a vincere. Dando continuità ed eliminando gli errori.

Su Sky Sport tutti i Sei Nazioni fino al 2025

Un’Italia con un futuro, con un Under 20 vincente, e anche le partite dei “ragazzi” saranno su Sky Sport, così come quelle delle ragazze. Non si parla più di un’Italia da retrocessione, da sostituire…è un’Italia da temere, contro cui si rischia sempre di perdere. E col Sei Nazioni ci saranno i test match europei, quelli autunnali, per il nostro emisfero, di novembre. Quelli che nel 2022 ci hanno visto battere l’Australia per la prima volta nella storia a Firenze. Per due anni, 2024 e 2025, sarà tutto su Sky Sport, per masticare e digerire sempre meglio termini come ruck e breakdown, per discutere di touche e mischia, per capire se la cerniera funziona. Non servono molte spiegazioni, un lavoro pedagogico o divulgativo, basta guardare un match, una partita di scacchi in movimento, con una battaglia per la conquista, con la strategia per l’occupazione territoriale. Storie, aforismi, personaggi: c’è già tutto senza costruire narrazioni ad hoc. E’ il rugby, anzi, meglio ancora, è il Sei Nazioni!