Italia-Romania: vittoria che dà fiducia in vista del Mondiale

Rugby
Francesco Pierantozzi

Francesco Pierantozzi

©IPA/Fotogramma

Segnali positivi per l'Italrugby, che batte la Romani a San Benedetto del Tronto. Ora gli azzurri affronteranno il Giappone in vista dei Mondiali, che inizieranno l'8 settembre su Sky Sport

ITALIA-ROMANIA: GLI HIGHLIGHTS

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Vincere fa sempre bene, soprattutto se non sei molto “abituato” e arrivi da 8 sconfitte consecutive, oltre tutto segnando 9 mete, per ribadire la tua superiorità, il ruolo di squadra di prima fascia. Insomma, per capirci, autostima, consapevolezza e conferma del lavoro fatto nei vari raduni, sono a…posto. Però il 57-7, 50 punti di scarto, rifilati alla Romania (19esima nel ranking, l’Italia è 13esima) , esattamente gli stessi con cui la Georgia aveva battuto i romeni, sono un po’ “drogati” da un cartellino rosso che ha lasciato gli avversari dell’Italia in 14 dopo nemmeno 10 minuti di gioco. Certo bisogna saperne approfittare e gli azzurri, in buona condizione fisica nel caldo di San Benedetto del Tronto,  lo hanno fatto. Non “incartarsi” contro squadre più deboli è fondamentale e il Mondiale, inizio l’8 settembre, tutto su sky sport, proporrà all’Italia Namibia e Uruguay, non proprio All Blacks e Francia, gli avversari…successivi.

Cosa non va

Poi ci sono le cose di cui non essere contenti. Quasi 20 errori di gestualità, in inglese “handling”, palloni cascati, passati non benissimo, esecuzione non perfetta, qualcosa che dovrebbe essere automatico contro chi non ti mette una pressione da…Irlanda. I punti di incontri vanno gestiti meglio, protezione e pulizia ma pure la capacità di andare a recuperare palloni. Qualche leggerezza, come la meta di punizione subita alla fine del primo tempo con i romeni capaci di metterci in difficoltà, maul avanzante, e di costringerci al fallo da cartellino giallo (Lamaro). Una mischia chiusa 8 contro 6 con calcio a favore della Romania…dettagli? Macchè, bisogna essere perfetti se si vuole essere all’altezza dei migliori anche quando si gioca con una squadra inferiore.

Posti in palio

Tra un paio di giorni arriverà la lista dei 33 per la Rugby World Cup. Il primo dubbio è legato a quanti avanti, uomini di mischia, e quanti “trequarti”, con la presumibile formula 19-14. Però potrebbero esserci 4 mediani di mischia (allora 18-15 ?) per premiare la versatilità di Page-Relo (pure estremo e apertura) e di Alessandro Fusco (ala ma anche altro). Se Riccioni sarà a posto fisicamente Alongi sarebbe uno dei tagliati, con Mori e, forse, Da Re. Brutta parola “tagliati”, visto che si continua a far parte della squadra, senza scontate retoriche rugbistiche, solo e soprattutto per la necessità di essere pronti a subentrare in corsa in caso di bisogno. Quindi lista dei 33 quasi pronta ma sempre aperta durante il mondiale per cambi da infortunio.

Giappone

Adesso l’ultimo test, sabato h 18.30 a Treviso, contro il Giappone, più credibile rispetto alla Romania, capace di arrivare ai quarti Mondiali 4 anni fa, però in declino di risultati. Sicuramente una squadra che difende meglio, più aggressiva, più organizzata e più divertente da vedere. Serve un’altra vittoria per tornare al concetto iniziale. Non usate parole come rodaggio o amichevole, nel rugby dei test match non esistono, si fa sul serio e bisogna migliorare i dettagli. In 15 contro 14 per settanta minuti si è facilitati ad aprire gli spazi e si può cadere nell’errore di giocare con una certa tranquillità e di sbagliare quindi cose semplici. Contro il Giappone, che, per altro, ultimamente ha vinto solo, a fatica, contro Tonga, non saranno ammessi errori. Il Giappone nel ranking mondiale è dietro gli azzurri di una posizione e dietro deve restare.