Italia-Nuova Zelanda in tv e streaming, dove vedere la partita dei Mondiali di rugby

mondiali rugby

Questa sera l'Italia cerca la storica qualificazione ai quarti di finale della Rugby World Cup: gli azzurri dovranno però superare i mitici All Blacks, mai battuti nella storia. Si gioca a Lione, con calcio d'inizio alle 21. Il match in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW

ITALIA-ALL BLACKS LIVE

ascolta articolo

Probabilmente in pochi alla vigilia si sarebbero aspettati che la partita tra Italia e Nuova Zelanda potesse rappresentare un appuntamento così importante della Rugby World Cup 2023, eppure la sfida di venerdì 29 settembre a Lione in diretta TV su SKY Sport Uno alle ore 21.00 è un vero e proprio match da dentro o fuori. Per gli All Blacks si tratta di un ultimo appello da non fallire: una sconfitta significherebbe la prima eliminazione della storia dalla fase a gironi. Gli Azzurri invece dovranno fare tesoro delle buone vibrazioni provate nei primi due turni per cercare di vincere e approdare ai quarti di finale senza dover sperare negli incroci del destino dell’ultima giornata della Pool A.

Come arrivano Italia e Nuova Zelanda al confronto di Lione

In classifica l’Italia si trova seconda a quota 10 punti grazie a due vittorie con bonus, mentre la Nuova Zelanda, sconfitta all’esordio dalla capolista Francia e poi vincente con la Namibia, segue in terza posizione a 5 lunghezze di distanza. Entrambe hanno giocato due partite e dopo questa giornata si troveranno ad affrontare da un lato la Francia e dall’altro l’Uruguay. Per la nazionale italiana potrebbe esserci una nuova occasione di tentare l’accesso ai quarti di finale (passano le prime due di ogni Pool) venerdì 6 ottobre, quando è in programma l’ultima gara del girone contro i padroni di casa dei Bleus. In quel momento però scatterebbe anche il conteggio dei punti bonus e una serie di calcoli numerici evitabili solo battendo i neozelandesi. Lo staff tecnico dei ‘tuttineri’ ha posto l’attenzione su intensità e velocità di esecuzione, due armi che gli All Blacks vogliono usare per capitalizzare ogni occasione possibile. Seppur meno scintillanti del passato, sono sempre in possesso di una grande varietà di opzioni con la palla in mano. 

 

Alla squadra di Kieran Crowley, molto vivace e prolifica contro la Namibia e l’Uruguay, spetta il compito di guastare le combinazioni di un collettivo che può diventare letale quando riesce a giocare sul piede avanzante. Dopo due partite in cui la difesa italiana non è stata troppo sollecitata, adesso arriva la parte più dura del percorso mondiale. Capitan Lamaro e compagni infatti dovranno alzare il livello degli impatti, rimanere disciplinati e instillare molteplici dubbi nelle sicurezze dei quotati avversari. La pressione, come evidenziato in settimana dal pilone italiano Marco Riccioni, è tutta sulla Nuova Zelanda e chissà che la serenità mentale dell’Italia non possa diventare il valore aggiunto per costruire una prestazione di grande qualità.

Le due squadre a confronto

Kieran Crowley ha cambiato 3 giocatori rispetto alla vittoria con l’Uruguay per 38 a 17, Ian Foster invece ha recuperato alcune pedine importanti e schiera una formazione completamente diversa (10 cambi nel XV titolare) se paragonata a quella che ha surclassato la Namibia 71 a 3. Fondamentale l’assetto nelle fasi di conquista, dove la prima linea composta da Riccioni, Nicotera e Fischetti è chiamata a portare grande pressione ai diretti avversari per non lasciare al trio Tu’ungafasi,

Taylor, Laulala il monopolio del possesso. Stesso obiettivo per le seconde linee Federico Ruzza e Dino Lamb, due giocatori che oltre alle capacità in rimessa laterale possono alzare la quantità di dinamismo in campo aperto. Di fronte ci saranno due riferimenti assoluti nel ruolo come Brodie Retallick e Scott Barrett.

 

Particolarmente intrigante la sfida in terza linea, dove tre profili dal work rate altissimo come Lorenzo Cannone, Sebastian Negri e Michele Lamaro avranno l’opportunità di confrontarsi con atleti del calibro di Ardie Savea, Dalton Papali’i e Shannon Frizzell, al rientro dall’infortunio e alla sua prima partita mondiale. La linea dei trequarti scelta dagli staff di Italia e Nuova Zelanda è quella più collaudata, soprattutto in casa neozelandese. La mediana composta da Aaron Smith e Richie Mo’unga andrà a dettare i ritmi di un reparto completato dalla coppia di centri Jordie Barrett - Rieko Ioane e dalle ali Will Jordan e Mark Telea, due terminali offensivi capaci di segnare rispettivamente 23 mete in 26 partite e 5 mete in 6 partite. Il leader del triangolo allargato è ancora una volta Beauden Barrett, pronto a indossare la maglia della sua nazionale per la 119 esima volta.

 

L’Italia risponde con Stephen Varney e Paolo Garbisi in mediana, di nuovo fianco a fianco dopo il positivo esordio con la Namibia. Luca Morisi e Ignacio Brex formano la cerniera dei centri a cui viene richiesta concretezza in attacco e solidità in difesa, mentre il triangolo allargato si affida ai guizzi di Ange Capuozzo, ai break di Monty Ioane e alla precisione di Tommaso Allan. Nell’arco di 80 minuti che si preannunciano carichi di adrenalina, anche le panchine avranno il loro peso. L’Italia può contare su un gruppo di finishers molto forte, in cui le peculiarità dei vari Nemer, Zuliani e Odogwu serviranno a proseguire il lavoro iniziato dai primi quindici. Tra i sostituti neozelandesi, oltre a potenziali titolari come Sam Cane, Damien McKenzie e Anton Lienert-Brown, spicca il nome del veterano Sam Whitelock, che in caso di ingresso in campo con 149 caps diventerebbe il giocatore con più presenze a livello internazionale.

I precedenti, le formazioni e gli arbitri

Il sommario dei risultati tra Italia e Nuova Zelanda parla di 15 vittorie a 0 in favore dei tuttineri. L’ultimo precedente tra le due squadre è quello del 6 novembre 2021 allo Stadio Olimpico di Roma, quando gli All Blacks hanno battuto l’Italia 47 a 9. L’arbitro dell’incontro è l’inglese Matthew Carley, coadiuvato dal connazionale Cristophe Ridley e dall’australiano Nick Berry. In postazione di TMO ci sarà Brett Cronan, sempre della federazione australiana.

 

Italia: 15 Tommaso Allan; 14 Ange Capuozzo, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Luca Morisi, 11 Montanna Ioane; 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney; 8 Lorenzo Cannone, 7 Michele Lamaro, 6 Sebastian Negri; 5 Federico Ruzza, 4 Dino Lamb; 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. A disposizione: 16 Hame Faiva, 17 Ivan Nemer, 18 Simone Ferrari, 19 Niccolò Cannone, 20 Manuel Zuliani, 21 Toa Halafihi, 22 Martin Page-Relo, 23 Paolo Odogwu

 

Nuova Zelanda: 15 Beauden Barrett, 14 Will Jordan, 13 Rieko Ioane, 12 Jordie Barrett, 11 Mark Telea, 10 Richie Mo’Unga, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Dalton Papali’i, 6 Shannon Frizell, 5 Scott Barrett, 4 Brodie Retallick, 3 Nepo Laulala, 2 Codie Taylor, 1 Ofa Tuungafasi. A disposizione: 16 Dane Coles, 17 Tamaiti Williams, 18 Tyrel Lomax, 19 Samuel Whitelock, 20 Sam Cane, 21 Cam Roigard, 22 Damian McKenzie, 23 Anton Lienert-Brown

 

A cura di www.onrugby.it