Mondiali 2023: Nuova Zelanda-Sudafrica la finale, Argentina-Inghilterra per il 3° posto

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Sarà Nuova Zelanda-Sudafrica la finale dei Mondiali 2023 di rugby: "La resa dei conti" non solo decreterà la squadra campione del mondo, ma anche il primo posto nell'albo dei vincitori all time, in quanto entrambe le nazionali hanno 3 mondiali in bacheca. La finale per il 3-4° vedrà protagoniste Argentina e Inghilterra, in una partita non facile, ma che si prospetta ricca di emozioni

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Anche se con andamenti profondamente opposti, le semifinali dei Mondiali di rugby 2023 hanno emesso i verdetti che ci si attendevano nei pronostici. Sabato 28 ottobre alle ore 21 infatti, allo Stade de France, saranno All Blacks e Springboks a sfidarsi per la Coppa del Mondo in una finale che si preannuncia emozionante, visto che sarà il remake di quella del 1995 (allora fu il Sudafrica a imporsi, ndr) e che sarà la partita che determinerà quale sarà, al termine, la nazione che avrà più trofei iridati nella propria bacheca, considerano che ora tutte e due ne detengono tre.

Le semifinali

Nuova Zelanda-Argentina 44-6

Il match rimane equilibrato per 35’ minuti circa, quando il punteggio è ancora sul 12-6: da lì in poi gli All Blacks dilagano e i Pumas, al netto di una prima parte di gara fatta di organizzazione e volontà, sono costretti ad alzare bandiera bianca nei confronti dei neozelandesi. La meta di Frizell (terza nella successione degli uomini di Foster), in conclusione del primo tempo, è il “timbro” sul match. Si va al riposo infatti sul 20-6, con la ripresa che si trasforma in un’esibizione di forza degli oceanici, i quali marcano a più riprese, alla fine saranno sette, con la “tripletta” di Will Jordan, senza che i sudamericani riescano ad aggiungere ulteriori punti allo loro score.

Sudafrica-Inghilterra 16-15

Di tutt’altra matrice la seconda semifinale. Gli inglesi fanno capire da subito, sotto una pioggia torrenziale, di non essere scesi in campo come vittime sacrificali degli Springboks. Farrell e compagni sfornano una prestazione solidissima tanto nelle fasi statiche quanto in quelle delle battaglie aree e di spostamento al piede sorprendendo i sudafricani. Ne scaturisce un primo tempo dove l’Inghilterra mette a referto quattro calci di punizione, mentre la Rainbow Nation solo due. Si va al riposo sul 6-12, con pochissime emozioni dal punto di vista del gioco aperto e alla mano ma con tantissima intensità fisica e pathos.

La ripresa segue lo stesso filone, con Farrell che addirittura sfodera il drop del 6-15 che sembra chiudere i giochi, ma proprio quando i tre volte campioni del mondo sembravano vicini al colpo del ko, ecco che i cambi dalla panchina andavano a ribaltare le sorti del match dal 65’ in poi. Al 69’ infatti, la meta di forza di Snyman, convertita da un Pollard subentrato a Libbok già nel primo tempo, sistemava le cose sul 13-15 rendendo emozionanti gli ultimi seicento secondi. L’Inghilterra a difesa dell’esiguo vantaggio, il Sudafrica a caccia dei punti necessari per operare il sorpasso. Al 76’ una mischia in mezzo al campo: introduzione per gli Springboks e fallo rilevato dal direttore di gara. Pollard per la trasformazione: in mezzo ai pali. Tre punti decisivi, un paio di difese asfissianti e il 16-15 che vale il pass per la finalissima.

Il programma delle finali

L’ultimo fine settimana dei Mondiali di Rugby si aprirà venerdì 27 ottobre alle ore 21 con la finale valida per il 3-4° posto fra Argentina e Inghilterra: chi vincerà si prenderà un posto sul podio e una medaglia da mettere al collo, in una partita non facile da disputare, ma che di solito regala comunque momenti intensi e spettacolari. Arrivare al terzo posto per i Pumas vorrebbe dire eguagliare il Mondiale disputato, sempre in Francia nel 2007, quando arrivò il miglior piazzamento argentino della storia iridata. Per gli inglesi invece la terza posizione rappresenterebbe comunque la consapevolezza di essere “tornati” appieno nel novero delle squadre super competitive ponendo le basi per il ciclo verso la Rugby World Cup 2027.

La finalissima, qualcuno l’ha già ribattezzata come “La resa dei conti”. Da una parte gli All Blacks, dall’altra gli Springboks. Chi vince si prende tutto: il titolo mondiale e il primo posto nella classifica delle nazioni con più Coppe del Mondo in bacheca, visto che entrambe sono a tre (Nuova Zelanda: 1987, 2011, 2015; Sudafrica: 1995, 2007, 2019). Il Sudafrica gioca per il bis iridato consecutivo, riuscito proprio solo agli All Blacks, mentre i neozelandesi giocheranno per provare a tornare sul tetto del mondo otto anni dopo l’ultima volta, in quella che sarà la finalissima della decima edizione dei Mondiali di rugby e il bicentenario della nascita del gioco del rugby (1823-2023). Tutto in ottanta minuti o, chi lo sa, forse anche di più. Da una parte gli uomini di Jacques Nienaber e Rassie Erasmus, dall’altra quelli di Ian Foster: nel super-duello di Parigi che ci dirà quale delle due squadre sarà la regina del Mondiale di rugby 2023.

  • Venerdì 27 ottobre

Ore 21, finale 3°-4° posto: Argentina-Inghilterra, Stade de France

  • Sabato 28 ottobre

Ore 21, finalissima: Nuova Zelanda-Sudafrica, Stade de France

A cura di OnRugby.it