Italia-Inghilterra al Sei Nazioni in tv e streaming: dove vedere la partita
sei nazioniDue settimane dopo la dura lezione subita dalla Francia, gli azzurri cercano di ritrovare fiducia di fronte a una formazione in piena corsa per la vittoria finale. Kick-off alle 16 a Twickenham, in diretta alle 16 su Sky Sport Uno e in streaming su NOW
L’Italia sfida l’Inghilterra nella quarta giornata del Sei Nazioni 2025. Gli uomini allenati da Gonzalo Quesada sono reduci dalla sconfitta per 24 a 73 con cui la Francia si è imposta all’Olimpico nel terzo turno. Nonostante il punteggio severo, i giocatori italiani hanno dimostrato di poter creare grattacapi anche ai fortissimi Bleus. Proprio da quella capacità di attaccare insieme, Michele Lamaro e compagni vogliono costruire una prestazione di spessore contro un’avversaria in forte crescita. Appuntamento alle ore 16 a Twickenham, in diretta su Sky Sport Uno e in streaming su NOW e Sky Go.
Italia: sei cambi per competere nella battaglia tecnica
Il CT Gonzalo Quesada ha parzialmente rimescolato le carte della formazione, con l’inserimento di sei giocatori che non figurano nel primo XV schierato contro la Francia domenica 23 febbraio. La novità più importante riguarda il triangolo allargato con l’inserimento di Matt Gallagher all’ala (all’esordio nel Sei Nazioni) e lo spostamento di Ange Capuozzo ad estremo. Monty Ioane riprende la sua posizione abituale di ala, anche se stavolta lo fa con la maglia numero 14 mentre Tommaso Allan, ancora non al 100% dopo il turno di campionato, scivola in panchina. Confermata la coppia di centri composta da Tommaso Menoncello e Juan Ignacio Brex, le due risorse offensive probabilmente più in forma del gruppo italiano. Un altro cambiamento rilevante riguarda la mediana, dove torna titolare Stephen Varney che giocherà a fianco dell’apertura Paolo Garbisi.
Nel pacchetto di mischia Ross Vintcent è il prescelto per indossare la maglia numero 8, invece Lorenzo Cannone subentrerà nel secondo tempo in veste di impact player. Vintcent è uno dei giocatori più dinamici del pack azzurro e il suo contributo di atletismo a tutto campo potrebbe essere determinante per reggere l’urto degli avanti inglesi. Marco Riccioni e Giacomo Nicotera sono le altre due novità in prima linea, rispettivamente selezionati al posto di Simone Ferrari e Gianmarco Lucchesi, che rimangono nei 23 a referto, ma in panchina. Il resto degli avanti è confermato, con i flanker Sebastian Negri e Michele Lamaro che dovranno garantire la solita dose di placcaggi e combattività. In seconda linea viene premiata ancora una volta l’intesa tra Federico Ruzza e Niccolò Cannone, mentre un grande interprete del gioco a terra come Danilo Fischetti, uscito dopo pochi minuti nel match contro la Francia, è ancora il pilone sinistro titolare.
Al netto dei cambi, per l’Italia è importante ritrovare confidenza nel proprio piano di gioco, con particolare cura degli aspetti difensivi. Lo staff tecnico ha lavorato a fondo per correggere gli errori che hanno consentito alla Francia di prendere il largo e la nuova formazione evidenzia il desiderio di mantenere alta l’intensità nell’arco di tutti gli 80 minuti. La panchina con l’assetto 6+2 è una potenziale arma in più, con giocatori incisivi come Manuel Zuliani, Martin Page-Relo e Mirco Spagnolo, che sono perfettamente a loro agio quando vengono chiamati a ’spaccare’ le partite. La scelta di schierare Matt Gallagher invece è un chiaro segnale di attenzione al gioco aereo. L’utility back in forza al Benetton Rugby è uno specialista della contesa in aria e insieme a Ange Capuozzo e Monty Ioane può contrastare l’Inghilterra in una delle fasi cruciali per ottenere più possesso del pallone e quindi anche più occasioni per attaccare.
Inghilterra: pochi esperimenti e grande focus sull’attacco
Steve Borthwick, head coach dell’Inghilterra, ha confermato quasi interamente il XV iniziale che ha giocato e battuto la Scozia a Twickenham lo scorso 22 febbraio con solo tre cambi, due nei trequarti e uno nel pacchetto di mischia. Lo staff tecnico dà fiducia ai giocatori più collaudati per imporsi da subito sull’Italia e puntare ad una vittoria che consentirebbe al XV della Rosa (inglesi terzi a quattro punti dall’Irlanda) di coltivare ancora l’ambizione di conquistare il Sei Nazioni. Torna titolare il vice capitano Jamie George, che con la presenza di domenica raggiungerà i 100 caps e conquisterà anche la prima apparizione dal primo minuto nell’edizione 2025. Il resto della prima linea è invariata, con Ellis Genge e Will Stuart da cui ci si aspetta la voce grossa nelle fasi ordinate. La seconda linea è composta dal capitano Maro Itoje e Ollie Chessum, in terza linea spazio al mix di forza ed esperienza con Ben Earl, Tom Curry e il numero 8 Tom Willis.
La linea dei trequarti è plasmata sulla struttura abituale dei Northampton Saints, il team inglese che più di ogni altro riesce a predicare un rugby fatto di combinazioni veloci e ricerca di off-load. Insieme alla coppia mediana Alex Mitchell-Fin Smith, trovano posto anche i compagni di club: Fraser Dingwall schierato centro al posto di Henry Salde e le ali Tommy Freeman-Ollie Sleightholme, ancora prime scelte dopo la Calcutta Cup. La potenza del centro Ollie Lawrence e l’abilità dell’estremo Elliot Daly completano il reparto arretrato. La settimana di avvicinamento alla partita è stata contraddistinta da una clamorosa sorpresa di formazione: Marcus Smith partirà dalla panchina. Steve Borthwick però ha un piano ben preciso e vuole impiegare la stella degli Harlequins nel secondo tempo, quando le accelerazioni di Smith potrebbero diventare inarrestabili.
Se in passato la partita con l’Italia veniva considerata come una potenziale occasione per sperimentare nuove soluzioni, stavolta sembra che l’Inghilterra non voglia correre rischi. La sconfitta con la Francia, seppur larga nel risultato, ha evidenziato ancora una volta che gli Azzurri sono capaci di poter manipolare qualsiasi muro difensivo, compreso quello inglese, che nelle prime tre partite del Torneo ha subito 10 mete rivelando una certa vulnerabilità. A una difesa da perfezionare risponde una manovra offensiva decisamente migliore: l'Inghilterra guida la classifica per successo nella linea del vantaggio (63%), evasione del placcaggio (26%) e cariche dominanti (38%). Da questi numeri appare chiaro che un certo tipo di rugby conservativo non è più di casa a Londra e i ball carrier inglesi cercheranno di mettere alla prova gli uomini di Quesada sfruttando tutta la loro fisicità.
Le formazioni di Inghilterra-Italia
- Inghilterra: 15 Elliot Daly, 14 Tommy Freeman, 13 Ollie Lawrence, 12 Fraser Dingwall, 11 Ollie Sleightholme, 10 Fin Smith, 9 Alex Mitchell, 8 Tom Willis, 7 Ben Earl, 6 Tom Curry, 5 Ollie Chessum, 4 Maro Itoje (c), 3 Will Stuart, 2 Jamie George, 1 Ellis Genge. Sostituti: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Fin Baxter, 18 Joe Heyes, 19 Ted Hill, 20 Chandler Cunningham-South, 21 Ben Curry, 22 Jack van Poortvliet, 23 Marcus Smith
- Italia: 15 Ange Capuozzo, 14 Monty Ioane, 13 Juan Ignacio Brex, 12 Tommaso Menoncello, 11 Matt Gallagher, 10 Paolo Garbisi, 9 Stephen Varney, 8 Ross Vintcent, 7 Michele Lamaro (c), 6 Sebastian Negri, 5 Federico Ruzza, 4 Niccolò Cannone, 3 Marco Riccioni, 2 Giacomo Nicotera, 1 Danilo Fischetti. Sostituti: 16 Gianmarco Lucchesi, 17 Mirco Spagnolo, 18 Simone Ferrari, 19 Riccardo Favretto, 20 Manuel Zuliani, 21 Lorenzo Cannone, 22 Martin Page-Relo, 23 Tommaso Allan
A cura di OnRugby.it