Italia, un black-out che costa carissimo. Francia straripante: il focus sulla 4^ giornata
sei nazioniGli Azzurri pagano 10 minuti di buio nel secondo tempo dopo una prima frazione alla pari, l'Inghilterra si prende di forza 5 punti e rimane in corsa per il torneo. Davanti ci sono i Bleus, devastanti a Dublino, mentre il Galles spera ancora di evitare l’ultimo posto dopo il doppio bonus con la Scozia
Dopo un primo tempo alla pari l'Italia paga 10 minuti di clamoroso black-out, con un parziale di 21-0 che indirizza la partita e spegne le ambizioni degli Azzurri, che fino a quel momento avevano messo in grande difficoltà l'Inghilterra. Il 47-24 finale alla fine è pesante, ma nasce proprio da quelle tre mete segnate tra il 43' e il 53', e che consentono all'Inghilterra di portare a casa 5 punti pesantissimi e di rimanere ancora in lotta per il Sei Nazioni. Anche perché a Dublino una Francia straripante fa il colpaccio e batte 42-27 l'Irlanda, un risultato già di per sé sorprendente, ma che lo diventa ancora di più se si pensa che a 5 minuti dalla fine – prima del calo francese e della risposta d’orgoglio irlandese – il punteggio era addirittura di 42-13. A Edimburgo la Scozia è perfetta per 50 minuti, poi si addormenta e consente a un Galles fino a quel momento impotente (ma al quale non è mai mancato il coraggio di provarci) di ritornare in partita e conquistare addirittura 2 punti di bonus nel 35-29 finale. Il Sei Nazioni è ancora apertissimo: la Francia è davanti a quota 16 ma nel super-sabato dell’ultima giornata (in onda sui canali Sky Sport) avrà di fronte una Scozia che vuole chiudere alla grande il torneo, i Bleus però avranno il vantaggio di giocare per ultimi (alle 21) e di sapere esattamente cosa serve per vincere il torneo. L'Inghilterra è a quota 15 e sfiderà il Galles nella partita precedente, alle 17.45, con l'obiettivo di fare altri 5 punti e mettere tutta la pressione sui francesi. Andando a ritroso, la giornata si aprirà con Italia-Irlanda alle 15.15: la squadra di Easterby è terza a 14 punti e ha ancora una piccola possibilità, mentre gli Azzurri devono confermare il quinto posto in classifica, essendo a quota 4 con il Galles a 3, e i punti di bonus potrebbero fare la differenza. A parità di punti varrà invece la differenza tra punti fatti e subiti in tutto il torneo.
Una bella Italia, poi 10 minuti di buio. E l'Inghilterra può sognare
A Twickenham si sono viste due squadre diverse. L'Italia del primo tempo ha risposto colpo su colpo a un'Inghilterra che si è ritrovata a un certo punto a non avere più soluzioni, perché il consueto gioco al piede degli inglesi diventava preda delle ripartenze di Capuozzo, nella battaglia aerea Ioane e Gallagher tenevano botta contro Sleightholme e Freeman e quando i padroni di casa ripartivano palla in mano trovavano di fronte una squadra di Quesada capace di mettere sabbia negli ingranaggi degli avversari. Sembrava il preludio a una partita alla pari, com'è effettivamente stata nel primo tempo: alla meta di Willis ha risposto Capuozzo su un'accelerazione di Ioane, a quella di Freeman (che ha punito un grave errore difensivo degli Azzurri) ha riposto Vintcent dopo un break devastante dello stesso Capuozzo. Nel finale Sleightholme ha finalizzato ciò che riesce meglio all'Inghilterra, fare costantemente strada con gli avanti per assorbire quanti più uomini possibile vicino alla ruck e poi allargare creando la superiorità numerica, ma gli Azzurri sono stati ulteriormente bravi ad accorciare le distanze col piede di Garbisi, andando all'intervallo sotto 21-17 e con la sensazione di potersela giocare fino alla fine. L'Italia del secondo tempo, però, è sembrata un'altra squadra: il crollo verificatosi tra il 43' e il 53' ha dell’incredibile, con l'Inghilterra che è andata a segno 3 volte con facilità e di fatto ha chiuso la partita. Il resto del secondo tempo è stato difficile da decifrare, con l’Inghilterra che si è limitata a gestire – anche perché la difesa Azzurra è riuscita poi a rimettersi in piedi – ma in attacco l'Italia è parsa confusionaria e frettolosa, il contrario rispetto alla prima frazione. L'unico guizzo è arrivato con la meta di Menoncello grazie ad uno straripante Zuliani, ma nel finale la squadra di Quesada non è riuscita a costruire un'occasione che potesse portare al bonus offensivo, concedendo invece ad Earl la meta finale del 47-24. Ora l'Inghilterra può sognare, ma deve battere il Galles e sperare in un favore da parte della Scozia contro la Francia.
Una Francia straripante. Irlanda, che crollo
Se non è un colpo di grazia al Sei Nazioni, poco ci manca: la Francia disintegra l'Irlanda a domicilio, vince 42-27 a Dublino e completa il sorpasso in classifica. La squadra di Galthié ha tenuto senza particolari problemi la prima sfuriata dell'Irlanda, che nei primi 20 minuti aveva dato l'impressione di poter fare la partita, poi si è scatenata nonostante l’infortunio di Antoine Dupont che sembrava poter complicare non di poco la partita: non solo perché la Francia si è trovata a perdere di colpo il miglior giocatore del mondo, ma anche perché si è trovata costretta ad usare subito Lucu, il suo unico trequarti in una panchina 7+1. La prima svolta è arrivata al 21', dopo il fallo inutile e scriteriato di McCarthy che ha lasciato i suoi in 14 per 10 minuti: la Francia è andata a segno con Bielle-Biarrey, e da quel momento la partita è cambiata. I Bleus hanno chiuso il primo tempo in vantaggio 8-6, e non si sono scomposti nemmeno dopo la meta di Sheehan, che ha finalizzato una bella maul avanzante degli Irlandesi. La squadra di Galthié ne aveva di più e ne era consapevole: il resto lo hanno fatto i suoi talenti e la bomb squad entrata nella ripresa. Sono arrivate le mete di Boudehent e ancora Bielle-Biarrey in rapida successione, e quando Jegou ha firmato al 58' la meta del bonus offensivo la partita era già finita. Mai vista un'Irlanda così in difficoltà, con Prendergast che ha fallito la prova di maturità nel match più importante della sua giovane carriera: la meta di Penaud dopo l'intercetto di Ramos è lo specchio di una squadra che – come non accadeva da tempo – è crollata con la testa, oltre che col fisico. Le mete finali di Healy e Conan sono servite solo a rendere il punteggio meno amaro e ad evitare l'imbarcata, ma il 42-27 finale fa comunque malissimo, soprattutto perché vale il sorpasso della Francia, che sarà padrona del proprio destino: se batterà la Scozia vincerà il Sei Nazioni.
Scozia a due facce, Galles col cuore
I primi 50 minuti avevano fatto pensare a una partita senza storia: troppo forte la Scozia, troppo in ritardo il Galles che oltre alla voglia di combattere è parso mancare in tutto il resto, dalla qualità del possesso alla fisicità. La squadra di Townsend era parsa in totale controllo dell'incontro, con Russell e Kinghorn scatenati, Jordan in grande spolvero, Graham inarrestabile e gli avanti dominanti a livello fisico. Al 50' il punteggio era di 35-8, poi un black out totale, non c'è altro modo per definire quanto successo nell'ultima mezz'ora di Murrayfield. Il Galles si è ancorato alle sue certezze e al cuore che ha sempre messo in campo nei momenti più difficili, la Scozia è letteralmente sparita dal campo. La squadra di Sherratt non ha mollato, nonostante fino a quel momento non avesse funzionato nulla, e il coraggio è stato premiato: Ben Thomas e Teddy Williams hanno accorciato le distanze e aperto uno spiraglio per il punto di bonus, che sembrava poter arrivare con la meta di Faletau, poi annullata per un fallo di Murray. Tantissima confusione nel finale: la Scozia ha provato a rimettere a posto le cose, senza però avere la brillantezza del primo tempo, il Galles ha resistito e a tempo scaduto ha trovato la quarta meta con Llewellyn. Per fortuna della Scozia il tempo era ormai scaduto, perché quando la luce si spegne è difficile riaccenderla. Il 35-29 finale consente comunque alla squadra di Townsend di conquistare 5 punti, mentre il Galles porta a casa 2 bonus e pur restando ultima sale a quota 3 in classifica generale.
Sei Nazioni, i risultati della quarta giornata
Irlanda-Francia 27-42 (0-5)
Scozia-Galles 35-29 (5-2)
Inghilterra-Italia 47-24 (5-0)
La classifica
Francia 16 (+106 differenza punti)
Inghilterra 15 (+20)
Irlanda 14 (+13)
Scozia 11 (+3)
Italia 4 (-77)
Galles 3 (-65)
A cura di OnRugby.it (https://www.onrugby.it/)