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L'NFL dimentica Kaepernick, l'uomo che ha criticato l'America

Sport USA
Colin Kaepernick (Getty)

L’NFL parte ufficialmente con la nuova stagione. Tra gli oltre 120 quarterbacks impegnati mancherà però il nome di Colin Kaepernick. Solo 5 anni fa è arrivato a poche yards dal vincere il 47esimo Superbowl con i suoi 49ers, oggi a 29 anni è stato scaricato da tutti. La sua colpa? Non essere politically correct

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di Massimo Marianella

Hanno cominciato i rookies, nel fine settimana tocca ai veterani. L’NFL parte ufficialmente con la nuova stagione. In totale sommando i roster dei training camp delle 32 squadre ci saranno più di 120 quarterbacks impegnati. Da Tom Brady e i suoi 5 anelli a chi non va oltre il sogno di qualche minuto in preseason e magari un posto nella practice squad. In questa lista non c’è però il nome di Colin Kaepernick. Solo 5 anni fa è arrivato a poche yards dal vincere il 47esimo Superbowl con i suoi 49ers, oggi a 29 anni è stato scaricato da tutti. Da San Francisco, dall’NFL, da parte degli Stati Uniti per essersi macchiato di uno dei crimini peggiori da queste parti: non essere politically correct. Ha avuto il coraggio di prendere una posizione e lo ha fatto pubblicamente. Si è inginocchiato al momento dell’inno nazionale anziché alzarsi in segno di rispetto. Un modo per evidenziare il suo non sentirsi parte di una nazione dove, per lui, i neri subiscono soprusi (dalla polizia) e non sono tutelati.

“Non posso esprimere orgoglio per un paese che opprime i neri” disse dopo una partita. Molti altri atleti lo hanno seguito nella stessa modalità della protesta e non solo nell’NFL, ma per tutti è il gesto di Kaepernick ed è stato solo lui a pagare. Il calo di rendimento in campo nella passata stagione (in realtà più di tutta la squadra che suo) è stata la scusa migliore per metterlo in panchina e poi scaricarlo contrattualmente. Durante la off season si è allenato da solo, è stato proposto a varie squadre, ma nessuno ha voluto dargli una chance. Di competere, non di avere la garanzia di fare il titolare. Improvvisamente un QB da 12.271 yards e 72 TD lanciati col 59,8 % di passaggi completati e 2.300 yards corse con 13 TD personali in carriera non serve a nessuno. Questa è l’America dopo puoi fare tante cose, ma non essere politically correct ti rende troppo diverso. Pericoloso. Ci sono sicuramente Head Coaches che lo vorrebbero, ma nessun proprietario si prende il rischio di toccare la suscettibilità dei suoi tifosi o della comunità locale. Il primo infortunio di un QB titolare o di un solido back up potrebbe forzare la mano a qualche franchigia e offrire una chance a Kaepernick, ma sarà comunque tardi. La stagione non è ancora iniziata e l’NFL ha già perso la sua prima partita.