
A partire dal match di Londra tra Baltimore e Jacksonville, i giocatori della NFL si sono inginocchiati per protestare contro le parole del Presidente Donald Trump, che aveva richiesto l’allontanamento di qualunque giocatore avesse manifestato il suo dissenso durante l’inno nazionale

Alcuni dei giocatori dei Detroit Lions in protesta durante l'inno prima del match contro gli Atlanta Falcons

Molti dei giocatori dei Jaguars si sono tenuti per mano durante l’inno e circa dieci si sono inginocchiati. Tra questi i cornerback Jalen Ramsey e A.J. Bouye, i defensive end Calais Campbell e Yannick Ngakoue, il defensive tackle Malik Jackson, la safety Tashaun Gipson, e il running back Leonard Fournette

Tra i giocatori dei Ravens, che non avevano mai protestato prima, sono stati in sette a inginocchiarsi: i linebacker Terrell Suggs, C.J. Mosley e Za'Darius Smith; il wide receiver Mike Wallace; la safety Tony Jefferson, e i defensive back Anthony Levine e Lardarius Webb

Il proprietario dei Ravens Steve Bisciotti prima della partita ha dichiarato in un comunicato: “Riconosciamo l’influenza che hanno i giocatori e rispettiamo la loro dimostrazione supportandola al 100%. Tutte le voci devono essere ascoltate: questa è la democrazia nella sua forma più alta”

Anche i proprietari dei Cleveland Browns, Dee e Jimmy Haslam, hanno rilasciato un comunicato: “Vediamo la nostra organizzazione, la nostra lega e i nostri giocatori come grandi unificatori di persone. […] Non dobbiamo lasciare che i commenti sbagliati, disinformati e divisivi del Presidente o di chiunque altro ci scoraggino dai nostri tentativi di unire. […] Incoraggiamo tutti i nostri giocatori a usare rispettosamente la piattaforma che si sono guadagnati per ispirare un cambiamento positivo nella nostra nazione e nella società”

Durante un comizio politico a Huntsville in Alabama, Trump aveva detto: “Non sarebbe bello se uno di questi proprietari della NFL, quando qualcuno manca di rispetto nei confronti della nostra bandiera, dica: ‘Portate fuori dal campo quel figlio di p… Fuori. È licenziato! Licenziato!”

Queste invece le dichiarazioni ufficiali del commissioner Roger Goodell: “La NFL e i nostri giocatori sono al loro meglio quando possono aiutare a creare un senso di unità nel nostro paese e nella nostra cultura. Non c’è miglior esempio della straordinaria risposta dei nostri club e dei nostri giocatori ai terribili disastri naturali che abbiamo avuto nell’ultimo mese. Commenti divisivi come questi dimostrano la mancanza di rispetto per la NFL, per il nostro grande gioco e per tutti i nostri giocatori, e non riescono a capire l’enorme spinta verso il bene che le nostre franchigie rappresentano per le comunità”