Diciassettesimo successo nella storia del College Football per Alabama. Trascinata dal quarterback hawaiano Tua Tagovailoa, la squadra di coach Nick Saban è riuscita a fare una rimonta storica: dal 7-20 di metà terzo quarto sotto nel punteggio, al 26-23 finale
Meglio di così non si poteva. Se hai vinto, ovviamente. E a vincere è stata Alabama, per la 17^ volta campione del College Football, la quinta dal 2009 sotto il coach Nick Saban, che in precedenza aveva portato a casa il trofeo alla guida di Louisiana State. Meglio di così, ovvero in rimonta, dal 20-7 in Georgia di metà terzo quarto e sotto la guida di un debuttante, il quarterback hawaiano Tua Tagovailoa. Entrato nel secondo tempo al posto del titolare Jalen Hurts, Tagovailoa ha subito cambiato il volto della squadra in attacco, coronando la rimonta sul 20-20 con un coraggioso lancio per Calvin Ridley a 3’49’’ dalla fine. Fermato immediatamente l’attacco di Georgia, che era stato brillante grazie a un altro debuttante, Jake Fromm, Alabama ha guadagnato le yard sufficienti a vincere la partita, ma Andy Pappanastos ha sbagliato un calcio da tre punti di 36 yard e si è andati al tempo supplementare, solo il secondo nella storia dei playoff. Sul suo possesso di palla Georgia ha segnato un calcio di 51 yard del suo kicker idolo Rodrigo Blankenship, e secondo le regole dell’overtime Alabama avrebbe avrebbe dovuto segnare 3 punti per pareggiare e sei per vincere. Subìto un pesante placcaggio al primo tentativo, Tagovailoa al secondo ha lanciato con estrema precisione nelle mani di Davonta Smith e ‘Bama ha portato a casa una vittoria che nel primo tempo di siccità offensiva e di dominio della difesa dei bulldogs era parsa molto improbabile. Quinto titolo in nove anni, insomma cambia tutto e non cambia nulla.