Trump offre hamburger e pizza ai Clemson Tigers in visita alla Casa Bianca: colpa dello shutdown

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Il presidente degli Stati Uniti ha ospitato alla Casa Bianca i Clemson Tigers, campioni della divisione universitaria di football americano, ma a causa dello 'shutdown', che ha visto tutti gli uffici pubblici chiudere nelle ultime tre settimane, Trump ha offerto agli atleti un menù arrivato direttamente dalle catene di fast food del paese

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Dopo aver superato Alabama nella lotta per il titolo di campioni della divisione di college football americano, i Tigers dell'università di Clemson, nella Carolina del Sud, sono stati invitati dal presidnete Usa Donald Trump alla Casa Bianca. Al loro arrivo a Washington, invece di trovare un banchetto preparato dai cuochi della Casa Bianca, coach Dabo Swinney, il quarterback Trevor Lawrence e gli altri 75 atleti di Clemson, hanno trovato una tavolata piena di hamburger, pizze, patatine fritte e ogni sorta di salsa provenienti dalle principali catene di fast food americane. Il motivo? Dopo aver dato il benvenuto ai ragazzi, Trump ha spiegato che l'insolita scelta è legata allo "shutdown", ovvero la chiusura parziale delle attività del governo federale che da più di tre settimane è in atto negli Stati Uniti. 

Origini e conseguenze dello shutdown

Lo shutdown ha lasciato 800mila lavoratori senza stipendio ed è il più lungo della storia americana. L'origine del blocco delle attività è nei contrasti tra il presidente Trump e il partito dei democratici, dal momento che il presidente rifiuta di firmare la legge di bilancio federale a meno che non contenga il finanziamento da 5,7 miliardi dedicati alla costruzione del famoso muro, quello che nella sua campagna elettorale aveva promesso di erigere al confine con il Messico. I democratici, essendo da poco entrati in possesso di un ramo del Congresso, non mostrano segni di cedimento. Alla luce di queste restrizioni e non potendo usufruire della cucina della Casa Bianca - anch'essa chiusa in quanto ufficio pubblico - il presidente ha spiegato ai giocatori che prima del loro arrivo lo staff ha dovuto prendere una decisione: "potevamo ricevervi tra due mesi - ha detto - ma so che molti di voi sono in partenza per vari camp di allenamento", alludendo al meticoloso processo di scouting che impegna molti atleti americani all'ultimo anno di università, "oppure potevamo accogliervi oggi che siete tutti presenti". Per spiegare l'insolito banchetto il presidente ha aggiunto: "Mi sono trovato a dover fare una scelta: dovevo lasciarvi senza cibo? Oppure darvi un'insalatina preparata dalla First e la Second lady? Ma ho pensato: voi non siete i tipi da insalata. L'unica soluzione era dunque uscire e prendere un migliaio di hamburger! Ed è proprio quello che abbiamo fatto. C'è tutto quello piace a me e a voi e mi rendo conto che tra tutto quello che potevamo prendere, nulla sarebbe stato meglio di questo".

Le critiche dei media

Nonostante le critiche mosse da alcuni giornali riguardo al "tenore" del ricevimento, visto quasi come mancanza di rispetto nei contronti degli ospiti, i Tigers non si sono fatti problemi e non hanno rifiutato il banchetto.

Gli sportivi alla Casa Bianca

Le visite di squadre sportive alla Casa Bianca sono una sorta di tradizione che risale al 1865, quando il presidente Andrew Johnson invitò i Washington Nationals e i Brooklyn Atlantics, squadre di baseball al tempo ancora amatoriali. Tuttavia sono diventate sempre più sporadiche da quando Trump si è insediato nella studio ovale. Nessuno dei quattro campionati di pallacanestro maschile e femminile ha visitato la Casa Bianca da quando Trump è al governo, nemmeno i Golden State Warriors, due volte campione NBA, che nel 2016 avevano felicemente accettato l'invito del presidente Obama. I campioni in carica della NFL, i Philadelphia Eagles, hanno rifiutato l'invito mentre i Red Sox, campioni delle World Series di Baseball, hanno accettato l'invito anche se ancora dev'essere annunciata una data ufficiale.