La squadra universitaria di football americano ha presentato il suo nuovo spogliatoio: un progetto unico al mondo, inedito anche per club professionistici, ispirato a una cabina di prima classe su un aereo e dotato di tutti i comfort: dai letti per domire, alle poltrone con sistema Normatec per finire ai Dock per iPad
"Cammini qui e non pensi neanche di essere in uno spogliatoio. Ti senti completamente a tuo agio. Questo è davvero un punto di svolta". A pronunciare queste parole è Breiden Fehoko, uno dei giocatori dei LSU Tigers, formazione universitaria di football americano. Il difensore parla a nome di tutta la squadra, sbalordita da ciò che i loro occhi hanno appena visto: uno spogliatoio nuovo di zecca, dotato di tutti i comfort possibili e immaginabili. Qualcosa di unico al mondo, ancora mai visto neanche in una società professionistica. Progettato dalla società HNTB, è un incrocio tra una cabina di prima classe su un aereo e una stazione spaziale di un film di fantascienza. Dotata di armadietti realizzati su misura, la stanza combina un design all’avanguardia con funzionalità pratiche. Il tutto per garantire ai propri giocatori un unico spazio per la fase di preparazione, riposo e recupero. Lo spogliatoio ha una linea open space, creata di proposito per raggiungere scopi sia estetici che funzionali. Questa versione, infatti, permette di mantenere una connessione continua tra i giocatori, non più separati dagli armadietti e, allo stesso tempo, garantire loro un po' di privacy e solitudine. I vertici dirigenziali si sono concentrati molto sulla fase di riposo e recupero, avviando un programma di ricerche apposite. Mentre altri hanno costruito camere da letto per tale scopo, i LSU Tigers si sono assicurati di mettere a disposizione dei propri ragazzi uno spazio dove poter dormire e recuperare ogni volta che lo desiderano. Ispirati da un aereo di prima classe, hanno così creato un'area personale per ognuno di loro, con a disposizione una serie di comfort: dal dormire al guardare film, dal bere qualcosa a recuperare fisicamente grazie al sistema NormaTec. "Ho un letto nel mio armadietto. Chi altri può affermare una cosa del genere?" ha commentato, tra lo stupore, un altro dei giovani Tigers, Justin Jefferson.
"Ho un letto nel mio armadietto"
L'armadietto stesso è composto da due parti: quella superiore include una cassetta di sicurezza, porte usb per ricarica i propri apparecchi elettronici, caschi e targhette magnetiche personalizzate per ogni giocatore. La parte inferiore è ricca di funzionalità: c'è un sedile che si ripiega in un letto per fare un sonnellino o si distende per permettere un recupero col sistema NormaTec; un dock per iPad per guardare film o consumare contenuti non di football e un portabicchieri. Ogni parte, inoltre, si collega alla propria ventilazione. La parte superiore arieggia attraverso il tetto, mentre la parte inferiore attraverso il pavimento, mantenendo entrambi gli spazi puliti. All'interno dello spogliatoio c'è anche uno spazio dedicato agli ex Tigers che giocano ancora professionalmente, mentre all'esterno c'è un corridoio della NFL in onore delle vecchie stelle del club. Quelli attuali, invece, hanno scherzato sul fatto che avrebbero bisogno di una mappa per ricordarsi tutti i punti e non rischiare di arrivare in ritardo alle riunioni, oltre all'ironica promessa di andare a recuperare le lenzuola da casa per stabilizzarsi definitivamente nello spogliatoio. Del resto è proprio questo l'obiettivo che si è posta la società: donare loro un posto dove poter staccare la spina dal football con una serie di benefici. E a vedere la reazione dei giocatori, sembrano esserci riusciti.