NFL travolta dalla "Minshew mania": alla scoperta di Gardner Minshew

Sport USA

Massimo Marianella

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Massimo Marianella racconta la storia del quarterback dei Jacksonville Jaguars appena nominato rookie del mese di settembre. Una storia unica e bizzarra, come la mania che sta spopolando nel nord della Florida. Se vi piacciono baffi e bandana, vi consigliamo di leggerla...

NFL, RISULTATI E CLASSIFICHE

Quelli che vengono etichettati come “personaggi cult” nello sport americano, spesso non sono altro che mediocri giocatori che per qualche particolare di look o personalità accendono la fantasia della tifoseria. Uno degli ultimi esempi Adam Morrison nella NBA. Ala da Gonzaga, terza scelta assoluta degli Charlotte Hornets nel draft 2006. Baffo vistoso, bianco e capello lungo che venne chiamato davanti a gente come Millsap, Kyle Lowry, Rondo, Brendon Roy, Rudy Gay e probabilmente altri 100 che avrebbero dovuto stargli davanti. Tra il biennio a Charlotte e quello ai Lakers non ha poi ovviamente mai lasciato traccia. A Los Angeles è capitato nelle stagioni dei 2 anelli, ma lui ha giocato in quei 2 anni solo 39 match in totale di cui 2 ai play off (6,5 minuti). Tagliato poi anche dalla Stella Rossa di Belgrado e dal Besiktas nell’esperienza europea ha finito la sua carriera in maniera molto anonima e adesso fa l’assistente allenatore in un’high school.

Adam Morrison posta dopo essere stato scelto al draft da Charlotte (foto Getty)

Chi è Gardner Minshew

La sua reincarnazione potenziale nel football è comparsa quest’anno a Jacksonville e si chiama Gardner Minshew. I Jaguars si sono svenati per convincere con $88 milioni di dollari Nick Foles a lasciare Philadelphia per la Florida del Nord e nel primo tempo della prima partita di regular season l’Mvp del Superbowl 53 si è fratturato la clavicola e starà fuori fino all’undicesima giornata. Al suo posto dalla panchina il rookie da Washington State. Stesso baffo di Morrison al quale ha aggiunto bandana tra i capelli, ma anche il sospetto che possa avere pure un po' di talento. A Denver sotto 3-17 ha orchestrato la rimonta fino al successo 26-24 sui Broncos. Una fiammata dopo aver già battuto i Titans e messo nella bacheca del salotto il premio di Rookie del Mese in NFL.

La "target net"

Una vetrina arrivata improvvisamente, ma non totalmente per caso. Un percorso lungo ed inatteso, ma puntellato di storie positive e tanto lavoro. Il sogno da bambino è sempre stato quello di fare il quarterback nella NFL così il regalo più bello da piccolo da parte dei genitori quella rete portatile che oggi usano tutte le franchigie con le 3 tasche per migliorare la precisione. Dovevano pure portargliela fuori da scuola tutti i giorni tanto che, ad usarla così spesso, si è consumata e la mamma ha dovuto ricucirla più volte.

A sinistra una "quarterback target net", a destra il piccolo Gardner col papà (foto Instagram)

Gli inizi

Quell'investimento che sembrava esagerato di $2500 se lo sono ripagato alla grande. Più per le soddisfazioni che per i soldi. Lavoro non solo di precisione però, ma anche di fatica. Interminabili ripetute sul campo alla high school dove, prima di lanciare, doveva evitare le 5 palle da tennis che il coach gli lanciava contro. Se una lo colpiva il lancio non valeva e bisognava ripetere. Ore ed ore pure in palestra a lavorare con i pesi per rinforzare la parte inferiore con tanta leg press e squat. Mentre i compagni poi andavano ad intrattenersi dopo le lezioni e gli allenamenti con bevande "varie" per lui rigorosamente solo un gallone (circa 4 litri) di acqua al giorno per una corretta idratazione di un fisico atletico.

La carriera al college

Gli inizi quelli veri non incoraggianti. Dopo un biennio al College di East Carolina non esattamente di successo con 3 vittorie e 14 sconfitte non s’è comunque arreso. Aveva un altro anno di eleggibilità e voleva sfruttarlo. Voleva giocare. Incredibilmente arriva la telefona del leggendario (non certo per simpatia, ma per le vittorie si) Nick Saban che lo voleva ad Alabama, il programma più vincente dell’era moderna NCAA, per fare il back up. Ancora più incredibilmente Minshew ha però accetto l’altra proposta che gli era arrivata. Coach Mike Leach di Washington State gli ha chiesto in maniera diretta se preferisse fare la panchina ad Alabama o vincere statisticamente il titolo nazionale per yards lanciate con i suoi Cougars. Una scelta per molti folle che è stata la sua fortuna. In una stagione 11 vittorie, 2 sconfitte + di 4700 yards lanciate con 38 TD pass e solo 9 intercetti.

Sesto giro come... Brady

Tanto è stato sufficiente agli scout NFL per segnarsi il suo nome ed ai Jaguars per chiamarlo al sesto giro (come Tom Brady, ma nessun paragone please). Gli stessi Jaguars che ora con lui stanno incamerando qualche vittoria, inattese dopo l’infortunio di Foles, ma che vogliono anche sfruttare l’onda emotiva della "Minshew Mania" anche economicamente. Ad ottobre giocheranno in casa 2 match, week 6 contro i Saints e nell’ottava giornata contro i Jets e per queste partite Jacksonville ha messo in vendita il "Minshew Minipack".

Minshew Minipack

Comprando un biglietto si ricevono in omaggio anche baffi finti e una bandana con l’opportunità d’indossarli per una foto a bordocampo. Da quando ha sostituito l’infortunato Foles il suo record è di 2-2 con 1279 yards lanciate, 9 TD a fronte di un solo intercetto. Numeri che non supportano troppo la teoria di alcuni secondo cui potrebbe addirittura diventare rookie dell’anno, ma sorprendere tanti lo ha già fatto. Nel frattempo, non solo i tifosi, ma anche i media si sono scatenati sul suo aspetto aumentandone la popolarità. La somiglianza con "Uncle Rico" personaggio anni 80 interpretato da Jon Gries in Napoleon Dynamite è così forte che è stata organizzata una sessione fotografica con loro due protagonisti che ha avuto un buon seguito. Ah prima dei media di quella somiglianza si erano accorti i compagni che nella cerimonia di iniziazione dei Rookies gli hanno imposto di riprodurre la danza della scena finale ovviamente di Napoleon Dynamite.

L'incontro fra Gardner Minshew e Jon Gries, lo "zio Rico" nel fil Napoleon Dynamite del 2004

Quanto durerà la Minshew mania?

A Carolina domenica non è arrivata la vittoria, ma i suoi numeri sono stati ancora buonissimi tanto che molti opinionisti a livello nazionale sono convinti che quando Foles si riprenderà completamente dall’infortunio e tornerà a disposizione…. dovrà ancora sedersi in panchina. Per il momento nulla più di una fantasia senza troppo fondamento, ma Minshew per il dinamismo e la determinazione sul campo ricorda un po’ Doug Flutie e l’augurio migliore che gli si possa fare è che possa avere la carriera dell’ex QB, tra gli altri dei Chargers e dei Bills. Dovesse continuare così un po’ tutti sarebbero portati a vedere più il lato agonistico di quello del look e della personalità estroversa ed un pochino eccentrica. Da chi l’avrà ereditata? All’anagrafe fa Gardner Flint Minshew II peccato che un Gardner Flint Minshew I nella sua famiglia non esista quindi i genitori i primi indiziati di stravaganza.

La famiglia Minshew (foto Instagram)

NFL, la prima al Tottenham Stadium

E’ stata anche la domenica dell’incontro tra 2 "vecchi" protagonisti del football in un luogo assolutamente nuovo. Con i Chicago Bears "original team" della NFC che hanno affrontato i Raiders "original team" della AFC a Londra nello stadio del Tottenham che diventa così in 100 anni della NFL lo stadio numero 187 ad aver ospitato una partita ufficiale della regular season. Non un caso. Costato £1 billion pounds con nel progetto inseriti 2 spogliatoi da quasi 70 lockers ognuno col marchio NFL frutto di un accordo dalla durata decennale con la Lega. Ha vinto Oakland dopo una bellissima partita dalle mille emozioni. Raiders avanti di 17, Bears che mettono la freccia e passano avanti, anche grazie al QB di riserva Chase Daniles al posto dell’infortunato Trubisky, con 21 punti consecutivi, ma dopo un fake punt perfettamente riuscito e un intercetto all’ultimo minuto sono stati i nero argento di Gruden a trionfare 24-21. Tottenham Stadium inaugurato con una bellissima partita (si bisbiglia che presto possa diventare il primo stadio al di fuori degli Stati Uniti ad ospitare un Superbowl) e Khalil Mack che non è riuscito a prendersi la rivincita sulla squadra che scioccamente e incredibilmente lo aveva scambiato lo scorso anno per 2 prime scelte. Una di queste però è stata usata per il running back Josh Jacobs che ha deciso la partita con 122 yards e 2 TD.