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Winter Is Coming: tra shock ed emozioni un punto di svolta per la All Elite Wrestling

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Salvatore Torrisi

Doveva essere la puntata dell’anno per AEW Dynamite. E’ stato questo e molto di più. “Winter Is Coming” lascia in eredità un nuovo campione affermatosi nel modo più scioccante, un debutto epico e indimenticabile, una fazione un tempo dominante che ora sembra sull’orlo dell’implosione. E molto, molto altro

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La Dynamite Diamond Battle Royale ha un format molto particolare: non viene infatti incoronato un vincitore, ma due finalisti che la settimana successiva si affrontano in una sfida uno contro uno per assicurarsi il Dynamite Diamond Ring. E ad affrontarsi per il prezioso anello di diamanti saranno Orange Cassidy e il campione uscente MJF, il quale si è risparmiato per gran parte della contesa, sfruttando come di consueto il lavoro del guardaspalle Wardlow, ed eliminando (a suo dire fortuitamente) Sammy Guevara, suo compagno nell’inner Circle che non ha mai visto di buon occhio l’ingresso di MJF nella fazione capitanata da Chris Jericho. Cassidy è rinvenuto nella fase calda del match, dopo essere stato messo fuori causa per diversi minuti da un dominante Miro (poi eliminato dal lavoro di squadra dell’Inner Circle), e si è assicurato il posto in finale eliminando Wardlow. Sarà una finale tra due delle giovani star emergenti della AEW, che nell’episodio di Dynamite che andrà in onda venerdì sera sugli schermi di Sky Sport si contenderanno un titolo di grande valore simbolico. Nel corso della contesa, il Dark Order ha continuato il suo corteggiamento nei confronti di Adam Page, affiancandolo e addirittura salvandolo, seppur solo temporaneamente, dall’eliminazione. L’Hangman accetterà di entrare nella setta guidata dall’oscuro Mr. Brodie Lee? Lo scopriremo nelle prossime settimane.

L’Inner Circle: sull’orlo del collasso?

I dissidi interni nell’Inner Circle sono proseguiti durante il match del leader Chris Jericho contro Frankie Kazarian. MJF sembrava pronto a gettare l’asciugamano per decretare la resa del “Demo God” mentre Kazarian lo aveva imprigionato in una sua beffarda versione della Walls Of Jericho. Sammy Guevara è intervenuto per fermare MJF e in mezzo al caos che ne è conseguito, Jericho è riuscito a piazzare il suo Judas Effect assicurandosi la vittoria. Questo non ha però placato gli animi: Guevara e MJF hanno continuato a litigare, finché la zuffa non si è estesa agli altri membri della fazione. Jericho ha quindi deciso di averne abbastanza, dando un ultimatum ai suoi compagni di stable: o mettono da parte i dissidi e dimostrano di saper collaborare, o l’Inner Circle si separerà per sempre. La risposta nel prossimo Dynamite.

Sting: il ritorno di una leggenda

E’ stato un momento da brividi, probabilmente il più emozionante di tutto il 2020 del wrestling. Il debutto di Sting in AEW ha lasciato i fan di tutto il mondo a bocca aperta, perché rappresenta il ritorno di un simbolo, di un’icona per la quale il tempo sembra non passare. L’alfiere storico di quella WCW che nella seconda metà degli anni ’90 ingaggiò la WWE nella mitica “Guerra del Lunedì Sera”, il giustiziere silenzioso che si erse solitario nella battaglia contro l’NWO, approda in All Elite firmando un contratto pluriennale. Potrà tornare sul ring? Farà da mentore per le star più giovani (come il campione TNT Darby Allin, nel quale può forse vedere il suo erede spirituale)? Interrogativi ai quali il leggendario Stinger potrà cominciare a rispondere nel prossimo episodio di Dynamite, durante il quale tornerà a parlare su un ring dopo anni di silenzio.

Kenny Omega: la vittoria e la fuga

Era un momento che i fan della AEW e lo stesso Omega aspettavano da tempo, forse già dagli esordi della federazione. Ed è arrivato, ma nel modo più amaro e inatteso. Kenny Omega si è laureato campione AEW al termine di un’epica sfida contro Jon Moxley: 30 minuti di battaglia all’ultimo respiro, in cui i due atleti hanno dato fondo ai rispettivi repertori. Ma proprio quando Moxley sembrava a un passo dalla vittoria, ecco che è intervenuto il commentatore e dirigente di Impact Wrestling, Don Callis, amico di vecchia data di Kenny che era ospite al tavolo di commento americano. Moxley si è distratto, non avvedendosi di come Callis avesse passato a Omega un microfono con il quale “The Cleaner” ha poi colpito in testa il campione uscente, aprendosi la strada per la combinazione di 4 V-Trigger più la One Winged Angel che gli ha regalato la vittoria. Dopodiché Omega, senza nemmeno celebrare il trionfo, è fuggito insieme a Callis il quale ha rinviato ogni spiegazione di quanto accaduto al prossimo episodio di Impact Wrestling. Si, avete capito bene: per sconfiggere Moxley, Kenny Omega ha venduto l’anima e pugnalato alla schiena tutta la All Elite Wrestling, portando la cintura di campione a una promotion rivale. I contorni di questo possibile crossover o scontro tra federazioni non sono ancora noti, ma è un tema che, al pari dell’esordio di Sting, sta facendo parlare da giorni media e appassionati di wrestling.

 

La All Elite Wrestling è in pieno fermento. Winter Is Coming è stato un momento di svolta, e il futuro promette spettacolo ed emozioni a non finire. Da vivere insieme sugli schermi di Sky Sport.