MLB, gli Angeli finalmente volano. Stasera alle 22 LA Angels- Cleveland Guardians

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Danilo Freri

I Los Angeles Angels sono una delle squadre migliori in questo inizio di stagione. Grazie ai fenomeni Trout e Ohtani, ma anche ad una squadra completa. Questa sera alle 22 li vediamo contro i Guardians su Sky Sport Action

Se hai il miglior giocatore di baseball del pianeta e il più fenomenale giocatore bidimensionale di questo gioco, deve essere particolarmente difficile accettare la sconfitta. Un sentimento che conoscono bene gli Angels, l’altra squadra di Los Angeles, con base ad Anaheim. E anche in questa stagione i pronostici non erano favorevoli. I maggiori esperti negli USA collocavano gli Angels a metà classifica in un ranking ideale delle 30 squadre MLB. In queste prime (poche) partite, però, la squadra sta facendo molto per smentirli. Nelle ultime stagioni le ambizioni non sono mai mancate, ma si sono spente in campionati anonimi dove gli Angels non hanno mai dato l’impressione di essere dei veri contendenti. Nonostante Mike Trout. Tre volte MVP dell’American League. Nove volte All Star, dove è stato due volte l’MVP. Con la media OPS (che esprime tutta la potenzialità di un battitore, sia per la sua capacità di arrivare sulle basi che di fare battute profonde) nettamente migliore tra i giocatori in attività. Undici anni di carriera folgorante in major league per un giocatore che è apparso nel 2011 ed ha occupato uno spazio tutto suo nel mondo del baseball. Sostanzialmente inarrivabile per gli altri. Anche perché Mike Trout non è solo un grande attaccante. E’ veloce sulle basi (oltre 200 basi rubate in carriera), è veloce in difesa come esterno centro. Mike Trout è totale. Non c’è qualcosa che sa fare meno bene. E’ mancato tantissimo lo scorso anno, quando un problema al polpaccio lo ha fermato a maggio e lo ha tenuto lontano dal diamante per tutta la stagione. Il 2022 è l’anno del suo ritorno, seguito con tanta curiosità (anche per vedere se si tratta dello stesso giocatore o di una versione destinata a diventare minore, lentamente). L’inizio non lascia dubbi: è lo stesso Mike Trout. Letale in battuta, ci sono i fuoricampo ma come sempre anche medie altissime (in carriera è sopra quota 300 di media battuta, che rappresenta la statistica di eccellenza per i battitori). Ha già raggiunto un altro record, pareggiando il numero di fuoricampo in carriera (160) realizzati all’Angel Stadium che era di Tim Salmon. Lui minimizza. Niente di speciale. Semplicemente si sente bene. Fisicamente, intende. Sta bene, non ci sono acciacchi, il polpaccio non da più fastidio. Quindi va da se. Se sta bene, Mike Trout è questo. Quello che è sempre stato. 

Prima della stagione Joe Maddon, l’allenatore del titolo dei Chicago Cubs del 2016 e che ora ha il compito di riportare alla vittoria l’altra Los Angeles, aveva pensato di spostarlo da un ruolo impegnativo come quello di esterno centro per preservarlo dagli infortuni. Non aveva fatto i conti con Trout: “Non se ne parla neanche”. Quindi gioca dove vuole. Esterno centro.

Mike Trout
©Getty

L’altro fenomeno che gli Angels possono schierare è il giapponese Shohei Ohtani. Un lanciatore che ha palle veloci terrificanti da 100 miglia. Un battitore che ha potenza e che nel 2021 ha fatto 46 fuoricampo. Insomma uno che fa tutte e due le cose, spesso nella stessa partita. Unico. Un giocatore diffuso ai tempi di Babe Ruth e non insolito a livello giovanile, ma praticamente estinto a livello pro in questo secolo. Il 2021 di Ohtani è stato leggendario: MVP dell’American League (visto che non c’era Trout…), l’unico e il primo a lanciare per più di 100 inning con più di 100 strike out e contemporaneamente come battitore a fare più di 100 valide, segnando più di 100 punti, con più di 100 punti battuti a casa. Numeri a cui aggiunto il fatto di essere stato il primo a fare da lanciatore partente all’All Star Game dove ha giocato anche come battitore designato in attacco. L’inizio di 2022 di Ohtani è stato buono ma forse meno fenomenale. Sarà anche un anno difficile da ripetere. Ma continua a dare un grande contributo su due fronti ai suoi Angels, come si è visto anche nella partita della scorsa notte. Ha recentemente perso il ruolo di lead off, cioè di primo giocatore che va a battere nel line up. Le sue medie sono un po’ basse al momento. Joe Maddon lo sta proponendo al numero 2 ed è ora Taylor Ward ad aprire le partite in attacco. La prima non è andata male. Ward ha fatto due fuoricampo. La scorsa notte non è andato male. Grande Slam, cioè fuoricampo a basi piene, tre valide su quattro turni in battuta. Il battitore più caldo in questo momento. Possono essere segnali. In certe stagioni tutto quello che fai funziona. 

Ma come gli stessi Angels hanno dimostrato in tutti questi anni, non basta avere i fenomeni per vincere. Il baseball è dannatamente lo sport più di squadra che c’è. E la vera buona notizia è che in questo 2022 c’è un gruppo. Stanno andando alla grande Syndergaard (che viene da in infortunio ma sembra anche lui tornato in splendida forma), Lorenzen e soprattutto Patrick Sandoval. In attacco ci sono Brandon Marsh, Jack Mayfield e Jared Walsh. Se anche Anthony Rendon tornasse ai livelli del titolo conquistato con i Nationals nel 2019 (dove fu fondamentale), gli Angels potrebbero avere tutto quello che serve per provarci davvero fino in fondo.

Da anni chiedono continuamente a Mike Trout perché rimane in una squadra che non consente di vincere al miglior giocatore del mondo. Sta preparando la risposta giusta.

Shohei Ohtani
©Getty

MLB su Sky Sport 

Un’ottima occasione per vedere gli Angels è questa sera alle 22 su Sky Sport Action, contro i Cleveland Guardians. Sono arrivati a 4 vittorie consecutive e sono in testa alla AL West. Li troviamo nel momento migliore. I Guardians hanno disperatamente bisogno di interrompere una serie di sconfitte arrivata a sei partite. Non erano partiti male e hanno più talento di quello che stanno facendo vedere ora. Domenica 1 maggio alle 19, sempre su Sky Sport Action, vedremo Tampa Bay Rays-Minnesota Twins. I Rays se la giocano come sempre nell’American League ma i Twins sembrano davvero aver dimenticato il deludente 2021. Hanno ristrutturato la squadra e i risultati, al momento, sono molto promettenti. Sono già un rimborso totale degli investimenti fatti.

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