In Evidenza
Tutte le sezioni
Altro

Dodgers-Yankees, bambino vende all'asta palla da baseball e diventa milionario

che favola

Vanni Spinella

Si chiama Zachary, ha 10 anni e ha preso al volo la pallina che ha deciso la partita tra Dodgers e Yankees. Un cimelio che, rivenduto all'asta, ha reso milionaria la sua famiglia

Condividi:

Dopo la mattinata a scuola, mamma e papà gli avevano detto che l’avrebbero portato dal dentista. E invece, sorpresa!, hanno posteggiato fuori dallo stadio dei Dodgers e hanno estratto i biglietti per la partita di Gara 1 di World Series contro i New York Yankees, facendo felice due volte il piccolo Zachary, tifosissimo della squadra di baseball di Los Angeles e un po’ meno del dentista. Mai si sarebbero immaginati però di tornare a casa milionari, grazie a questa sorpresa. E proprio per merito del loro Zachary.

La storia è stata raccontata da The Athletic, risalito ai proprietari di quella pallina che, sparata fuori dalla mazza di Freddie Freeman al termine della sfida e acchiappata al volo da un tifoso, era stata messa all’asta e venduta alla cifra di un milione e mezzo di euro. Ecco, quel tifoso era proprio Zachary Ruderman, 10 anni, che il destino ha voluto piazzare proprio sul seggiolino verso cui è piovuta come una benedizione la pallina milionaria. E se già la gioia di prendere la pallina di un fuoricampo è qualcosa che ci si porta dentro per tutta la vita, immaginate come ve la può cambiare se si tratta della palla che regala la vittoria ai Dodgers al primo inning supplementare, al termine una rimonta epica. Dal guantone di Zachary la pallina finisce dritta a un’asta di cimeli sportivi e la vita dei Ruderman cambia in un attimo.

La traiettoria stessa della pallina ha qualcosa di “miracoloso”: sparata verso le tribune da Freeman – ovviamente idolo di Zachary – rimbalza prima su dei seggiolini vuoti poche file sopra a dove erano appostati i Ruderman e poi spiove verso il bambino, che la fa sua con ottimi riflessi e con l’aiuto del papà. "Ero in piedi sul sedile della tribuna, così potevo vedere", ha raccontato. "Un secondo o due dopo il colpo della mazza, ho capito che stava venendo direttamente verso di noi. Sinceramente è stata una reazione, un istinto". Il sorriso di Zachary – vestito con la divisa e il cappellino dei Dodgers perché è così che era andato a scuola, con l’idea di essere vicino almeno col cuore ai suoi idoli - si allarga in un attimo evidenziando l’apparecchio per i denti che quel pomeriggio avrebbe dovuto far controllare, gli occhioni azzurri si inondano di lacrime, i tifosi seduti vicino gli chiedono i selfie, anche quelli di New York. Il Los Angeles Times racconta che il giorno dopo Zachary ha accompagnato la mamma in un viaggio di lavoro in aereo. “Hai visto il fuoricampo di Freeman?”, gli avrebbe chiesto una hostess vedendolo con il cappellino dei Dodgers. “Se l’ho visto? Ho preso io la pallina!”. Poi, una volta a bordo, l'annuncio del comandante: “Signori, abbiamo con noi il ragazzino che ieri sera ha preso la palla del walk-off Grand Slam di Freeman…”. Altri applausi. E ora interviste, ospitate, come una vera star. Per il controllo dal dentista c'è sempre tempo.