Lo svizzero e lo spagnolo si sfideranno negli ottavi del BNP Paribas Open a due mesi dalla storica partita di Melbourne (Diretta su Sky Sport 2 dall'1:00). Molto bene anche Djokovic, che ha battuto Del Potro e adesso troverà un Kyrgios in forma strepitosa
L’ottavo di finale che tutto il mondo desiderava si è materializzato: Roger Federer e Rafa Nadal si sfideranno a Indian Wells, a due mesi dall’epica finale degli Australian Open che ha dato allo svizzero il diciottesimo trofeo in un torneo dello Slam. Per Federer arrivare al trentaseiesimo capitolo di questa storia infinita è stato durissimo: Steve Johnson non è entrato in campo con lo spirito della vittima designata, che troppe volte gli avversari di Federer hanno mostrato, e ha servito in maniera eccellente facendo giocare pochissimo lo svizzero nei game di risposta. Più o meno lo stesso è avvenuto dall’altra parte e così si è assistito a una partita non bella ma tesissima, dove i giocatori hanno sempre difeso il loro turno di battuta (in un solo game ci sono state palle break…) e che quindi è stata decisa dai tie-break: il 7-6 7-6 per Federer è figlio della sua classe, quella che fa girare i punti pesanti, ed in generale l’impressione che ha dato è stata buona. Molto più facile il lavoro per Nadal contro l’amico Verdasco, che a volte lo ha fatto soffrire. Questa volta tutto è andato liscio per il maiorchino, che lontano dallo zio Toni (che quest’anno sul circuito lo seguirà meno) non ha brillato e si è limitato a vincere a braccio di ferro, addormentandosi un po’ nel secondo set: 6-3 7-5 il punteggio che gli ha dato l’ottavo con il rivale di sempre, che si giocherà oggi alla una di notte (italiana). Il bilancio provvisorio, al netto delle esibizioni, dice 23 a 12 per Nadal ma l’ultimo episodio psicologicamente conta e la sensazione è che il Federer attuale, pur avendo 35 anni e mezzo, sia più centrato.
L’interesse mediatico per Federer e Nadal non ha tolto importanza alla partita più importante del sesto giorno, Djokovic-Del Potro. Il serbo numero 2 del mondo l’ha vinta 7-5 4-6 6-1, faticando ma avendo momenti assoluti da ‘vecchio’ Djokovic, quello che aveva il tennis come priorità assoluta. Anche se l’argentino ha vinto un set il risultato non è sembrato mai in discussione, la solidità di Djokovic è stata fin da subito superiore alla potenza a tratti devastante di Del Potro. Il secondo set è stato figlio più di errori del serbo che di un dominio da parte dell’avversario, che è apparso in affanno fisico ed infatti alla fine è crollato. Djokovic guadagna quindi un po’ di fiducia e soprattutto l’ottavo di finale contro Nick Kyrgios, che al primo match della sua vita contro Alexander Zverev ha voluto far capire al futuro rivale per gli Slam chi è che ha dentro di sé più tennis: 6-3 6-4 mostrando una varietà di soluzioni impressionante e anche, ma lo si era già notato, un atteggiamento migliore (almeno all’esterno) rispetto al recente passato. Anche Djokovic-Kyrgios potrebbe tranquillamente essere una finale ed il bello è che il vincitore incrocerà nei quarti il vincitore di Federer-Nadal. Un tabellone clamorosamente sbilanciato, per ‘colpa’ anche di Murray.
Nelle altre partite che hanno completato il terzo turno sorprendente vittoria di Jack Sock contro un Dimitrov di lusso: 3-6 6-3 7-6 e il bulgaro ancora rimandato, anche se questa volta con pochi demeriti. Di sicuro nel 2017 alzerà un trofeo importante, anche se questo trofeo non sarà quello di Indian Wells. Per l’americano ottavo di finale contro il tunisino Jaziri, che ha sfruttato gli alti e bassi da diciannovenne di Taylor Fritz. Molto bene Nishikori (6-2 6-2 a Muller), che agli ottavi giocherà contro Donald Young, uscito vivo, da sfavorito, contro Pouille. La sfortuna sua e di altri è che tutto scompare, di fianco a Federer-Nadal.