Marion Bartoli in un'intervista a "L'Equipe" racconta il periodo infernale vissuto dopo il ritiro e il duro lavoro che le permetterà di tornare nuovamente in campo il prossimo 21 marzo a Miami
Dopo un calvario durato quasi quattro anni e mezzo Marion Bartoli, vincitrice a Wimbledon nel 2013, lo scorso 19 dicembre ha annunciato il suo ritorno alle competizioni ufficiali. Oggi in un'intervista a "L'Equipe" la tennista francese ha raccontato il tremendo periodo della malattia e i mesi di duro lavoro che sta affrontando per poter essere nuovamente protagonista in campo, a partire dal 21 marzo nel torneo di Miami.
Da Serena a Noah, quanto affetto
“Tra i messaggi che ho ricevuto da quando ho annunciato il ritiro mi hanno fatto molto piacere quelli di Serena Williams e di Monica Seles, mio idolo d’infanzia che mi ha consigliato di prendermi il giusto tempo per tornare e di trovare il mio peso forma. Consigli che ho già seguito”. “Sono stato molto felice anche per l’incoraggiamento di Yannick Noah, che mi ha fatto i complimenti per essermi allenata duramente per tornare in campo e che mi darà una possibilità in Fed Cup se arriveranno i risultati”
Allenamenti duri e voglia di tornare
“La mia giornata standard al Centro Federale comincia alle 9 e finisce alle 21, è una vita che mi sta piacendo molto. Penso tutti gli sportivi di alto livello dovrebbero allenarsi in questo modo”. “Non c'è il rischio che io torni magra come prima. Ora sono convinta di non mettermi in pericolo tornando alle competizioni ufficiali, se avessi questa percezione mi fermerei”
Il mio ex...e la perdita di peso
"Quando mi sono ritirata ero molto felice, poi ho perso peso prima del virus a causa del mio ex che mi ha fatto vivere una vita infernale. Si è comportato davvero male. L'ho incontrato a maggio 2014 e ogni giorno mi diceva che ero grassa".
Le nuove sfide dopo il dramma
"Ho deciso di tornare in campo in un torneo come quello di Miami perché voglio provare a me stessa che sono viva. Voglio giocare partite importanti su campi importanti". "Sono stata vicina alla morte, ma ora voglio di nuovo assaporare la gioia di combattere contro le mie avversarie per tre ore e vincere una partita in tre set"