Tennis, Australian Open 2018: Chung si ritira, Federer in finale
TennisSorpresa a Melbourne, dove il coreano è costretto a dare forfait sotto 6-1, 5-2 nel secondo set. Il Maestro conquista la 30^ finale di uno Slam, la settima a Melbourne. Domenica difenderà il titolo contro Marin Cilic
AUSTRALIAN OPEN: RISULTATI E TABELLONE
Il Re è ancora ben lontano dall'abdicare. Roger Federer conquista la finale degli Australian Open battendo in semifinale Hyeon Chung, costretto al ritiro sotto 5-2 nel secondo set (dopo aver perso 6-1 il primo) a causa di un problema di vesciche al piede sinistro. Lo svizzero se la vedrà ora con Marin Cilic, sesta testa di serie del tabellone, sconfitto nell’ultima finale di uno Slam giocata da Roger lo scorso luglio a Wimbledon. Nonostante i 14 anni e 284 giorni di differenza, le 1388 partite ATP contro 100, ad avere la meglio è stato il ‘terribile vecchietto’ di Basilea, che diventa il secondo tennista over 35 nell’era Open a raggiungere per più di una volta la finale a Melbourne. In una Rod Laver Arena con il tetto chiuso per il violento temporale che si è abbattuto sul Melbourne Park, Federer comincia piuttosto cauto, con colpi centrali, quasi a saggiare la tenuta nervosa dell’avversario. Lo svizzero ha come (quasi) sempre ragione e strappa il servizio a Chung già nel primo gioco, ma deve subito salvare una palla-break nel game seguente. Il Next Gen sbaglia troppo, non indovinando mai la soluzione giusta sulla seconda (7/17 i punti conquistati) e viene breakkato anche nel quinto e nel settimo game, consentendo al Maestro di chiudere agevolmente sul 6-1 in 33’. Nel secondo parziale, Roger comincia anche ad avere un decente supporto anche dalla prima di servizio (32% nel set di apertura contro il 56% con 5 aces), accorciando così i suoi turni di battuta e non dando mai un’opportunità a Chung, che riesce a restare in partita fino al quarto game, quando subisce ancora il break. Il coreano ricorre all’aiuto del fisioterapista per un problema di vesciche al piede sinistro, ma deve abbandonare sotto 5-2 sul 30-15, tra lo stupore del pubblico della Rod Laver Arena. Ora per Roger c'è l'ostacolo Cilic: sono 9 i precedenti tra i due, con il Maestro in vantaggio 8-1. L’unico successo del croato risale alla semifinale degli US Open del 2014, anno in cui Marin vinse il suo unico titolo dello Slam. Sei i confronti sulla superficie veloce, con Federer avanti 5-1.
Federer, numeri da record
Impressionanti le statistiche di Roger Federer: 106^ partita a Melbourne (93-13 il record), settima finale nel Down Under (unica sconfitta vs Nadal nel 2009), 30^ in uno Slam, la terza negli ultimi cinque Major disputati. Domenica mattina Federer andrà a caccia dello Slam numero 20, il sesto a Melbourne, che lo avvicinerebbe ad appena 155 punti in classifica ATP alla prima piazza occupata da Rafa Nadal. Roger arriva all’atto conclusivo di un Major con una serie aperta di 16 set vinti, per la sesta volta immacolato senza concedere nulla agli avversari: l’ultima occasione simile fu a Wimbledon 2017, quando si aggiudicò il Championship battendo proprio Cilic. Congiunzioni astrali o semplici coincidenze?
"Cilic? Ci siamo allenati alle Maldive..."
Federer conquista la finale numero 30 di uno Slam, la terza negli ultimi cinque giocati. Peccato non aver portato a termine un match comunque dominato fin dal primo scambio contro Chung, numero 58 del mondo: "Ho visto che c'era qualcosa che non andava anche prima che chiamasse il timeout - ha spiegato Roger a fine incontro -. Ha un grande carattere, credo che lo rivedremo spesso a questi livelli, sicuramente sarà un Top 10. Non voglio però mettergli troppa pressione, ma penso che diventerà un grande giocatore". Domenica lo svizzero è atteso da Marin Cilic: "Lo abbiamo visto contro Nadal e contro Edmund, ha una potenza incredibile. Nell'ultima finale di Wimbledon ha avuto un problema simile a quello di Chung, ma ricordo bene che mi ha demolito nella semifinale degli US Open del 2014 (appena 11 giochi concessi, ndr). Non vedo l'ora di giocare contro di lui. L'ultima volta che ci siamo affrontati eravamo in vacanza alle Maldive. Ci siamo trovati per caso, non avevamo uno sparring e dovevamo allenarci. Così abbiamo fatto qualche set: probabilmente ci ha aiutati ad arrivare in finale!".