Serena Williams, sconfitta shock: perde 6-1, 6-0 dalla Konta, peggior ko della carriera

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La statunitense, finalista a Wimbledon, ha ceduto di schianto contro la britannica: 6-0, 6-1 in appena 52' di gioco, per la peggior sconfitta in 928 partite nel circuito. "Devo andare avanti, posso giocare infinitamente meglio", ha detto Serena

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La peggiore sconfitta della sua carriera. Serena Williams è uscita di scena all'esordio del "Mubadala Silicon Valley Classic", neonato torneo Wta Premier che si disputa sui campi in cemento di San Jose, in California. La statunitense, 23 titoli dello Slam in bacheca e reduce dalla finale a Wimbledon persa contro la Kerber, ha ceduto per 6-1, 6-0 alla britannica Johanna Konta, numero 48 del ranking mondiale, in appena 52' di gioco. L'attuale numero 26 del ranking mondiale, sesta testa di serie del seeding, non aveva mai perso senza vincere almeno due game nelle 928 partite giocate da professionista (1995). Konta ha giocato la sua partita migliore in stagione per eliminare l'ex numero uno del mondo: Serena ha conquistato il primo game del match sul proprio servizio, ma poi è stato un vero incubo, con la britannica che non ha concesso nemmeno una palla-break alla sua avversaria infilando dodici game di fila. Per entrambe si trattava del rientro nel circus dopo Wimbledon, dove Serena era stata fermata solo in finale da Angie Kerber e Johanna era invece uscita di scena già al secondo turno per mano della Cibulkova. 

"Non sono scioccata da questa sconfitta"

Serena non cerca alibi per la peggior sconfitta della carriera, arrivata a 37 anni e dopo aver ritrovato la competitività a Wimbledon, dove aveva fallito solo in finale l'assalto al record di Margaret Court e i suoi 24 Slam. Williams aveva perso 6-0, 6-2 contro Simona Halep nelle Wta Finals del 2014: "Credo che Konta abbia giocato davvero bene nel secondo set - ha ammesso Serena a fine match -. Nel primo set io non ero assolutamente concentrata e lei ha preso fiducia, ne ha approfittato al meglio. Del resto credo che le cose siano andate male già dopo che ho vinto il primo gioco, che poi è stato l'unico che ho conquistato". Serena rende merito all'avversaria, ma non si demoralizza: "Credo che lei abbia disputato la sua miglior partita da 18 mesi a questa parte, ma so anche che io posso giocare infinitamente meglio: ho milioni di cose in mente e non ho il tempo di lasciarmi scioccare da una sconfitta che evidentemente è arrivata quando non ero al meglio - ha spiegato l'ex numero 1 del mondo -. Posso solo continuare ad andare avanti e combattere, che è quello che sto facendo anche fuori dal campo. Mi sono mossa molto meglio: devo prendere quel che c'è di positivo".