Si arricchisce di un'altra puntata la saga che riguarda la vincitrice di 23 Slam: secondo il 'Times', gli arbitri vorrebbero rifiutare le assegnazioni dei suoi match fino a quando l'americana non si sarà scusata con Ramos. Nel frattempo una vignetta pubblicata in Australia fa gridare al sessismo e al razzismo
LA SFURIATA DI SERENA IN FINALE
Prosegue senza sosta la bufera che sta investendo Serena Williams, dopo la clamorosa sfuriata dell'americana nella finale persa con Naomi Osaka agli US Open. Gli arbitri, infatti, stanno seriamente prendendo in considerazione l’idea di rifiutarsi di arbitrare le partite della vincitrice di 23 Slam, secondo quanto riportato dal 'Times'. E’ infatti salito al massimo il livello di malcontento per il modo in cui è stato trattato Carlos Ramos, giudice di sedia della finale femminile degli US Open, durante e dopo il match. Il riferimento è, in particolare, al fatto che la WTA e la Federazione Tennis Statunitense (USTA) abbiano sostenuto le affermazioni di sessismo della ex numero uno del mondo dopo esser stata sanzionata con un ‘penalty game’ per il suo comportamento nell’incontro perso contro la giapponese Naomi Osaka. Un ufficiale di gara, che è voluto rimanere anonimo, ha confermato al ‘Times’ il crescente consenso sul fatto che gli arbitri "non siano stati supportati" dall'USTA in diverse occasioni e che Ramos sia "stato gettato in pasto ai lupi semplicemente per aver fatto il suo lavoro e non essere stato disposto a subire abusi per questo.
La minaccia degli arbitri: "Boicottiamo i match di Serena"
Gli arbitri stanno discutendo la possibilità di agire per difendere la loro professione. Uno dei gesti più estremi potrebbe essere quello di rifiutare qualsiasi assegnazione di match che riguarda la Williams fino a quando non si sarà scusata per aver offeso pubblicamente Ramos dandogli del "bugiardo" e del "ladro". Difficile convincere tutti gli arbitri ad accettare questo tipo di linea, però quanto accaduto nelle ultime settimane, secondo quanto riporta il quotidiano britannico, ha contribuito ad unire un gruppo al quale però manca un organismo efficace che li rappresenti. Secondo quanto appreso, Ramos, arbitro esperto che lavora nello sport da quasi trent'anni, è rimasto comunque di buon umore nonostante l'episodio e la conseguente esposizione mediatica. Probabilmente il portoghese già il prossimo week-end tornerà sulla sedia per una delle sfide di Coppa Davis.
La vignetta che divide il web e non solo
Proteste e sdegno negli Stati Uniti per una vignetta del fumettista Mark Knight e pubblicata sul quotidiano australiano 'Herald Sun'. Nella vignetta si vede Serena (palesemente caricaturata dal punto di vista fisico) alle prese con il giudice di sedia Carlos Ramos durante la finale mentre distrugge la racchetta saltandoci su con accanto il ciuccio di un neonato. Tutto questo mentre l'arbitro portoghese dice alla sua avversaria: "Ma non puoi lasciarla vincere?". Knight, conosciuto per le sue controverse vignette, è stato attaccato da tutti i fronti: membri del Congresso, National Association of Black Journalists, professori di illustri università e utenti dei social. Tra questi spicca la presa di posizione della scrittrice britannica JK Rowling: "Grazie per aver ridotto una delle più grandi sportive viventi ad un'icona del razzismo e del sessismo e per avere un'altra grande campionessa in una comparsa senza volto", ha commentato l'autrice della saga di Harry Potter. Knight si è difeso spiegando che aveva semplicemente cercato di illustrare il cattivo comportamento di Serena e di aver fatto altrettanto in passato raffigurando un episodio analogo riferito a Nick Kyrgios: "Non è una questione sessista o razzista ma semplicemente di comportamento", ha ribadito. In attesa della prossima puntata della saga Williams.