La prima semifinale del Masters che chiude la stagione del tennis va al Next Gen tedesco, praticamente perfetto contro Federer: lo svizzero deve rinviare ancora una volta il trionfo numero 100 in carriera
L'immagine di Hugh Grant con le mani nei capelli dopo una facile volèe sbagliata da Roger Federer nel decisivo tie-break del secondo set è quella che resterà impressa nella mente dei tifosi dello svizzero, che perde 7-5, 7-6 dopo un'ora e 35' con Sascha Zverev e rimanda al 2019 l'obiettivo di vincere il 100° torneo da professionista, il settimo alle ATP Finals. Il Maestro, alla 15esima semifinale all'ultimo Masters su 16 partecipazioni, cede dunque all'allievo, di 16 anni più giovane, al debutto a questi livelli. La differenza l'ha fatta soprattutto la precisione al servizio del Next Gen tedesco, che ha impostato la partita sul rovescio dell'avversario, con una tattica di gara perfetta: due break, uno per set, sono stati sufficienti per portare a casa l'incontro. Federer saluta il 2018 con in bacheca quattro titoli (Australian Open, Rotterdam, Stoccarda, Basilea), un bilancio di 48 match vinti e 10 persi e il rimpianto di quella volèe che se non fosse finita sul nastro, avrebbe probabilmente cambiato le sorti del match. Per Zverev, primo tedesco in finale alle Finals dal 1996 (Becker), domenica sarà l'ennesima prova del 9 per diventare ufficialmente il degno erede dei Fab Four: la 57esima vittoria stagionale, contro il suo amico e idolo, sarà quella capace di fargli svoltare definitivamente la carriera?