ATP Cincinnati, Osaka torna a giocare dopo la protesta per il caso Blake

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La tennista statunitense, che aveva deciso di non giocare la partita contro la belga Elise Mertens per unirsi al boicottaggio di gran parte dello sport Usa per protestare contro il ferimento dell'afromericano Jacob Blake da parte della polizia di Kenosha (Wisconsin), ha spiegato i motivi della sua retromarcia

Naomi Osaka è pronta a giocare la semifinale del torneo di Cincinnati. La tennista giapponese, che aveva annunciato di non voler disputare la semifinale dei Western & Southern Open Usa per protestare contro il ferimento dell'afroamericano Jacob Blake da parte della polizia a Kenosha (Wisconsin), ha detto di essere finalmente pronta a giocare la sua semifinale domani. "Come sapete, ieri mi sono ritirata dal torneo per sostenere la lotta contro l'ingiustizia razziale e la continua violenza della polizia. Ero (e sono) pronta a dare il match alla mia avversaria", ha scritto in una dichiarazione al Guardian e al New York Times. "Tuttavia, dopo il mio annuncio e le ampie consultazioni con il WTA Women's Circuit e l'American Tennis Federation (USTA), ho accettato di giocare domani. Hanno proposto di rinviare tutte le partite a domani e questo porta attenzione al movimento", ha aggiunto.

La presa di posizione della WTA

All'indomani del boicottaggio di questa semifinale, in programma contro la belga Elise Mertens, gli organizzatori del torneo di Cincinnati hanno deciso di interrompere i match in programma oggi e di riprogrammarli per domani, facendo slittare le finali a sabato. "Come sport, il tennis prende collettivamente posizione contro le disuguaglianze razziali e le ingiustizie sociali che sono state ancora una volta portate in primo piano negli Stati Uniti. L'USTA, i circuiti ATP e WTA hanno deciso di riconoscere questo momento interrompendo il gioco", avevano spiegato gli organizzatori nel motivare la decisione.

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