Dopo la vittoria del torneo di Sofia, Sinner punta a conquistare un posto nelle ATP Finals di Torino: facciamo chiarezza sui risultati da raggiungere e i rivali da scavalcare per raggiungere il traguardo. Giovedi scatta Indian Wells, che potete seguire live su Sky
Fresco del successo di Sofia, Jannik Sinner è a caccia di punti per le ATP Finals di Torino in programma dal 14 al 21 novembre (di cui Sky Sport è Official Broadcaster). Il 20enne sudtirolese è decimo nella Race Atp, ha superato e staccato di di 185 punti Auger-Aliassime, ora l'obiettivo è ridurre il divario di 270 punti che lo separa dal polacco Hubert Hurkacz. Con il forfait annunciato di Nadal (settimo) il nono posto lo farebbe entrare nei 'magnifici otto' che si sfideranno al Pala Alpitour del capoluogo piemontese. E giovedì inizia Indian Wells (live su Sky Sport): l'accesso alle semifinali è il traguardo minimo per sorpassare uno dei suoi rivali e prendersi un posto per le Finals. Non rappresenta l'ultima occasione per Sinner da qui a novembre, ma senz'altro quella del Masters 1000 California resta una chance cruciale. Oltre a Hurkacz e Sinner, a contendersi gli ultimi due posti disponibili ci sono dunque Ruud (ottavo) e Auger-Aliassime (undicesimo).
Classifica Atp Race (aggiornata al 4 ottobre):
- NOVAK DJOKOVIC: 8.370 punti (qualificato)
- DANIIL MEDVEDEV: 6.380 punti (qualificato)
- STEFANOS TSITSIPAS: 5.470 punti (qualificato)
- ALEXANDER ZVEREV: 4.915 punti (qualificato)
- ANDREY RUBLEV: 4.120 punti
- MATTEO BERRETTINI: 3.955 punti
- RAFAEL NADAL: 2.985 punti (ha già annunciato il ritiro per il 2021)
- CASPER RUUD: 2.925 punti
- HUBERT HURKACZ: 2.775 punti
- JANNIK SINNER: 2.505 punti
- FELIX AUGER-ALIASSIME: 2.320 punti
Tre precedenti per l'Italia
A raggiungere l'obiettivo delle Finals in 51 anni per l'Italia sono riusciti solo Adriano Panatta, Corrado Barazzutti e Matteo Berrettini, che potrebbe qualificarsi già a Indian Wells.
Il forfait
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Piatti: "Un predestinato al lavoro"
"Io spero che possa qualificarsi per Torino", ha dichiarato a Sky Sport il suo allenatore, Riccardo Piatti. Jannik "è un ragazzo sicuramente con forte attitudine. Io mi arrabbio quando dicono che è un predestinato - ha sottolineato - perché lui è sì un predestinato, ma al lavoro. In 40 anni che faccio questo mestiere lui è uno degli atleti che si allena meglio". Un esempio? "A Sofia, finito il match, lui giocava mezz'ora, 45 minuti, con Cristian Brandi, che lavora con me ed è stato giocatore di Coppa Davis, per lavorare sui servizi, sulle voleè, sui colpi che deve migliorare. Per questo sicuramente è un modello "per tutti i giovani".
