Peng Shuai, spunta una mail della tennista ma per la Wta non è vera
il casoLa vicenda della tennista cinese di cui non si hanno più notizie dai primi giorni di novembre vive un altro capitolo che accentua le preoccupazioni sulle sue condizioni di salute. Prima di sparire aveva denunciato uno stupro da parte dell'ex vicepresidente della Cina Zhang Gaoli risalente al 2018
Prima la denuncia pubblica sui propri canali social di una presunta violenza sessuale subita nel 2018 dall'ex vicepremier cinese Zhang Gaoli. Poi la sparizione, misteriosa, prima del messaggio e poi della stessa tennista mentre diversi utenti, grazie a numerosi screenshot, sono riusciti a far girare il messaggio. Resta il giallo sulla sorte di Peng Shuai, che sarebbe tornata però a farsi sentire.
Una mail sospetta rilanciata dai media ufficiali cinesi
La 35enne tennista cinese, che è stata anche numero uno al mondo nel doppio, lo avrebbe fatto con un messaggio via mail che è stato divulgato dalla China Global Television Network. "Buongiorno a tutti, qui è Peng Shuai. In merito a quanto pubblicato dal sito della Wta, il contenuto non è stato approvato né ha avuto il mio consenso per la pubblicazione. Le notizie contenute in quel comunicato, comprese le accuse di stupro non sono vere. Non sono scomparsa e non sono in pericolo. Sono semplicemente a casa e mi sto riposando, grazie mille per esservi preoccupati per me".
La replica della Wta: messaggio non attendibile
Non si è fatta attendere la replica della Wta, l'associazione delle giocatrici di tennis per bocca del Ceo, Steve Simon: "La dichiarazione rilasciata oggi dai media statali cinesi relativa a Peng Shuai solleva solo le mie preoccupazioni sulla sua sicurezza e sul luogo in cui si trova. Ho difficoltà a credere che Peng Shuai abbia effettivamente scritto l'e-mail che abbiamo ricevuto o che creda a ciò che le viene attribuito. Peng Shuai ha mostrato un incredibile coraggio nel descrivere un'accusa di violenza sessuale contro un ex alto funzionario del governo cinese. La Wta e il resto del mondo hanno bisogno di prove indipendenti e verificabili che sia al sicuro". Ancora più preoccupante la conclusione del messaggio di Simon che lascia grandi dubbi sulla sorte della tennista: "Ho più volte cercato di contattarla tramite numerose forme di comunicazione, senza alcun risultato"
Su Twitter prosegue la campagna #WhereIsPengShuai.
In Cina il nome di Peng è stato oscurato sui social network, le ricerche sono bloccate. Su Twitter (censurato per i cinesi) circola l’hashtag #WhereIsPengShuai, una vera e propria campagna internazionale a cui, oltre la Wta e nei giorni scorsi Martina Navratilova, si sono aggiunti ieri Naomi Osaka e anche Novak Djokovic che si è detto "scioccato" dalla vicenda e dal buio che la circonda.