Sinner: "In Coppa Davis sarà tosta, ma in pochi hanno un gruppo come il nostro"

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Il tennista altoatesino parla dopo le Atp Finals: "Esperienza che mi ha fatto crescere, ha spazzato via le ferite per aver rinunciato alle Olimpiadi". Poi guarda al futuro e alla Coppa Davis: "Stando uniti potremo far bene, Torino ci aiuterà. Spiace per l'assenza di Berrettini"

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Alle Atp Finals ha sostituito egregiamente l'infortunato Berrettini, battendo Hurkacz e tenendo testa a Medvedev, numero 2 al mondo. Non è bastato per qualificarsi alle semifinali, ma il bilancio di quest'esperienza per Jannik Sinner è più che positiva. "Sono felice soprattutto del fatto che sono cresciuto, come giocatore e come persona, e continuerò a crescere - ha raccontato il tennista ospite alla Nuvola Lavazza, di cui è brand ambassador -. Anche prendere decisioni non facili, che a volte fanno male e che non sai se siano giuste o no, aiuta a crescere. L'obiettivo è continuare a migliorare sempre. Rinunciare alle Olimpiadi mi ha ferito, ma queste due giornate qui hanno spazzato via tutto. Il prossimo anno so che sarà molto difficile, ma io voglio continuare a divertirmi in quello che faccio e allenarmi con passione e dedizione. Le Finals? La sera che ho saputo di non essermi qualificato ho pianto. Poi sono entrato, anche se mi spiace il modo, ma Berrettini è il mio migliore amico e mi ha detto «sono contento che sei qui, divertiti». Avere un amico così vale più di una vittoria".

"Coppa Davis? Uniti faremo bene, Torino sarà la nostra arma in più"

Lo sguardo del 20enne, però, è già rivolto al futuro, alla Coppa Davis: "Sarà tosta, ma non ci sono tanti Paesi che hanno un gruppo come il nostro, una squadra incredibile in cui ognuno vuole far bene - ha spiegato -. Non c'è un numero 1, 2 o 3, ma siamo tutti numeri 1 e stando insieme e uniti potremo fare molto bene. Giocare di nuovo qui a Torino ci darà inoltre molta forza, proveremo a fare il meglio e speriamo di giocare bene. La pressione ci sarà, ma l'ho avuta anche durante l'anno e credo di averla gestita bene. Mi spiace tanto che Matteo non ci sarà, perché ha fatto una stagione incredibile e speriamo si riprenda presto. Ma capisco pienamente la sua decisione: quando ti fai male la settimana dopo non vuoi spingere perché comunque sei a rischio. Credo che il suo primo obiettivo sarà giocare bene gli Australian Open".

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