Chi ci sarà alle Atp Finals 2022

see u next year!
Angelo Mangiante

Angelo Mangiante

Il sipario calato sulle Atp Finals e ci proietta già verso la prossima edizione. Immaginando le certezze e le sorprese che potremmo ammirare fra 12 mesi a Torino. "In punta di volée" è l'analisi del tennis attraverso i magnifici 8 di Torino. Angelo Mangiante è stato un tennista professionista: n° 708 della classifica mondiale Atp in singolo e n°732 in doppio come best ranking, maestro federale e International Coach

"See you next year Torino, grazie", ha chiuso così la sua settimana capolavoro Zverev. Tra i fuochi d'artificio e la certezza di esserci tra un anno a Torino. Sulla sua presenza non abbiamo dubbi. Immaginare invece gli altri protagonisti in campo alle Atp Finals 2022 è un esercizio intrigante e nello stesso tempo complicato. Chi avrebbe mai potuto prevedere 12 mesi fa che Ruud e Hurkacz avrebbero chiuso questa stagione nel gotha del tennis in campo a Torino? Nessuno, ma la straordinaria bellezza del tennis è anche questa imprevedibilità. Ricambi e volti nuovi, accanto a totem senza tempo. 

Certezze e new entry

Oltre a Zverev, un posto già prenotato con un anno di anticipo spetta a Djokovic e Medvedev. Il quarto posto, se i 35 anni e le mille battaglie non peseranno troppo, lo lasciamo a Nadal. Il quinto posto, come new entry, potrebbe toccare al baby fenomeno spagnolo Alcaraz. Il 18enne dal diritto devastante e una "mano di pietra" che può stendere chiunque tra i Top Ten. Non a caso negli ultimi mesi ha già battuto Tsitsipas, Berrettini e Sinner. Una rampa di lancio che si preannuncia irrefrenabile. Il sesto posto potrebbe essere una storia a tre tra Tsitsipas, Shapovalov e Thiem. Con il ritorno dell'austriaco dopo tanti guai fisici che ora hanno fermato anche Tsitsipas, tormentato dal braccio. Tra i tre, solo uno si qualificherà. Perché? Semplice. Perché i due posti finali, settimo e ottavo, lì lasciamo liberi al desiderio del cuore con un anno di anticipo. Prenotati da due ragazzi di nome Matteo Berrettini e Jannik Sinner

Il 2022 di Berrettini

Matteo ha un anno di tempo per riprendersi quello che l'infortunio gli ha negato a Torino. Le prossime settimane le dedicherà a rimettersi a posto fisicamente. Troppo rischioso convivere e proseguire con rischio recidive, a partire dai muscoli addominali. La sua forza è contare su una squadra che può assisterlo e consigliarlo sulle scelte, tecniche e fisiche, più giuste. Circondato da chi lo allena da tanti anni come Vincenzo Santopadre e con una condivisione di idee in cui è preziosa anche l'assistenza dello staff federale: dal capitano di Davis Filippo Volandri fino a Umberto Rianna. Potendo contare anche sulla vicinanza di un fuoriclasse come Ivan Ljubicic. La forza di Matteo arriva da un consolidamento già dimostrato, confermandosi tra i Top Ten e bissando la partecipazione alle Atp Finals. Ora lavorerà su ulteriori dettagli che riguardano gli aspetti tecnici e fisici. Per rimanere al vertice e continuare a essere protagonista come nella finale storica raggiunta a Wimbledon. 

Il 2022 di Sinner

Obiettivi che lo accomunano a Sinner. Il predestinato "al lavoro", come precisa sempre Riccardo Piatti. Jannik ha già vissuto l'uniciità della vetrina di Torino, catapultato da riserva nell'elite del tennis mondiale. Un'esperienza arrivata a soli vent'anni e destinata a essere un trampolino fondamentale vissuto con una stagione in anticipo. La sua asticella è già alta, tra i top ten. L'ambizione è proiettata al prossimo step: entrare tra i Top 3 del ranking mondiale. Accanto Jannik ha una guida tecnica preziosa. Uno dei migliori coach al mondo che ha già allenato campioni come Djokovic, Ljubicic o Sharapova. Oltre a questo, Riccardo Piatti sa coniugare i valori umani, alla base di tutto. Jannik e Matteo sono in buone mani. Due ragazzi maturi, forti, fortissimi. Due progetti seri intorno a loro. Due diamanti da incastonare tra le gemme preziose delle Atp Finals 2022. Ci speriamo e li aspettiamo ancora a Torino. Per sognare insieme. 

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