Djokovic, protesta di supporto del popolo serbo a Belgrado. FOTO
Centinaia di persone, per il terzo giorno consecutivo, si sono radunate davanti al parlamento serbo a Belgrado per esprimere sostegno e solidarietà a Novak Djokovic, ancora bloccato a Melbourne a causa della sua posizione, ritenuta non regolare in base alla normativa australiana sull'obbligo vaccinale e le misure di prevenzione anticovid
Il popolo serbo non si arrende. Per il terzo giorno di fila si sono riuniti davanti al Parlamento per manifestare in solidarietà a Djokovic
Il numero 1 al mondo è ancora bloccato in Australia. I legali di Djokovic hanno sostenuto che il tennista serbo aveva diritto all'esenzione dall'obbligo vaccinale per entrare in Australia in quanto positivo al Covid-19 lo scorso dicembre. "La data della registrazione del primo test Covid positivo è il 16 dicembre 2021"
"Vittoria" è scritto su uno dei cartelli usati durante la protesta a Belgrado
La premier serba Ana Brnabic ha detto oggi di aver parlato al telefono con la ministra degli esteri australiana, con la quale ha avuto un colloquio definito 'costruttivo'. "Fino alla decisione finale resta nel Park Hotel. Siamo riusciti a ottenere che gli venga fornito cibo senza glutine, che abbia a disposizione l'attrezzatura per allenarsi, gli hanno dato un laptop e una carta sim per consentirgli di essere in contatto con i suoi familiari", ha detto alla tv Pink
La madre di Djokovic da parte sua ha ringraziato di cuore tutti coloro che sono accorsi a manifestare a favore del figlio nonostante il freddo e il cattivo tempo
"So che non dormite per lui. Vi prego, con la preghiera di dargli la forza di superare quello che gli è capitato in Australia", ha detto la mamma del campione serbo
"Il governo serbo è pronto a dare ogni garanzia possibile affinchè a Djokovic venga consentito l'ingresso in Australia, e in ciò è coinvolto anche il presidente (Aleksandar Vucic)", ha detto la premier serba
"Djokovic è il tennista numero uno al mondo, un nome famoso su scala planetaria, una leggenda, e quello che sta avvenendo è vergognoso e arrogante", ha detto Dacic, presidente del parlamento serbo
"Ormai non si può più parlare di Australian Open: non è un torneo aperto ma chiuso", ha detto ai dimostranti il padre del campione, Srdjan Djokovic, presente al raduno unitamente alla moglie Dijana
"Il popolo e il mondo intero sono con lui - ha aggiunto il padre di Djokovic -. Tutti lo sostengono: ortodossi, musulmani, buddisti. Per lui ciò vale di più della vittoria in decine di Grand Slam. Avete visto l'appoggio tributatogli davanti all'hotel"
Nole, un nome d'oro. Anche così, oggi, i serbi si sono schierati a difesa del loro campione
Qui una parte della folla radunata davanti al parlamento serbo
Novak Djokovic resterà bloccato in hotel fino alla decisione sul ricorso presentato dai suoi legali, attesa per lunedì