Novak Djokovic espulso dall'Australia: le reazioni del mondo del tennis
Dopo la sentenza della Corte Federale australiana che ha respinto all'unanimità l'appello di Novak Djokovic contro il ritiro del visto, arrivano le reazioni dal mondo del tennis. Pospisil si schiera dalla parte del collega, eloquente il "commento" di Kyrgios che si affida a una semplice emoji
PREMIER AUSTRALIA: "ACCOLGO CON FAVORE DECISIONE SU DJOKOVIC"
"Questa decisione di annullamento è stata presa per motivi di salute, sicurezza e buon ordine, in quanto ciò era nell'interesse pubblico. Accolgo con favore la decisione di mantenere forti i nostri confini e proteggere gli australiani". Così in una dichiarazione il primo ministro australiano Scott Morrison: "Come ho detto venerdì, gli australiani hanno fatto molti sacrifici durante questa pandemia e giustamente si aspettano che il risultato di quei sacrifici venga protetto"
MINISTRO IMMIGRAZIONE: "IL POPOLO AUSTRALIANO SI ASPETTAVA QUESTO"
Così Alex Hawke: "La decisione unanime della Corte federale conferma la mia decisione di esercitare il mio potere ai sensi del Migration Act per annullare il visto di Novak Djokovic nell'interesse pubblico. Le forti politiche di protezione delle frontiere australiane ci hanno tenuti al sicuro durante la pandemia. Gli australiani hanno fatto grandi sacrifici per arrivare a questo punto e il governo Morrison è fermamente impegnato a proteggere questa posizione"
IL PRESIDENTE SERBO: "HANNO MALTRATTATO IL MIGLIORE"
Aleksandar Vucic ha parlato con Djokovic: "Gli ho detto che non vedo l'ora che torni in Serbia, nel suo Paese, dove è sempre il benvenuto. Hanno maltrattato il miglior tennista del mondo per 11 giorni, e all'undicesimo giorno hanno preso la decisione del primo giorno". Vucic ha assicurato che gli atleti australiani saranno accolti decisamente meglio ai campionati del mondo indoor di atletica leggera che si terranno in Serbia a marzo: "Non li maltratteremo per via delle elezioni", ha detto ironico
CORNET: "NESSUNO DI NOI LO HA DIFESO"
Tra le prime a twittare dopo la sentenza, la tennista francese Alize Cornet si è schierata con Djokovic: "So troppo poco per giudicare la situazione. Quello che so è che Novak è sempre il primo a difendere i giocatori. Ma nessuno di noi lo ha difeso. Sii forte @Djoker Nole"., ha scritto su twitter, aggiungendo in un secondo tweet "per favore non chiamatemi Anti-vaxx, grazie"
MOURATOGLOU: "CHI PERDE È IL TENNIS"
Patrick Mouratoglou, allenatore di Serena Williams, commenta: "Il grande perdente di questo pasticcio è il torneo. L'unica buona notizia è che si spera di iniziare a parlare di tennis".
L'EMOJI DI KYRGIOS
Eloquente il tweet dell'australiano Kyrgios, che nel corso della vicenda si è sempre schierato dalla parte di Djokovic e che ribadisce la sua posizione con una semplice emoji
POSPISIL: "NON È COLPA DI DJOKOVIC"
Il canadese Vasek Pospisil (che insieme a Djokovic ha dato vita alla PTPA, associazione nata quasi in contrapposizione all’ATP) scrive: “Novak non sarebbe mai andato in Australia se non gli fosse stata concessa un’esenzione per entrare nel Paese dal governo (che ha ricevuto, da qui la sentenza iniziale del giudice Kelly). Avrebbe saltato gli Australian Open e sarebbe stato a casa con la sua famiglia e nessuno starebbe parlando di questo pasticcio".
Ancora Pospisil, che poi ha retwettato i commenti di altri colleghi: "C’era un’agenda politica in gioco con le elezioni in arrivo che non potrebbe essere più ovvia, questa non è colpa sua. Non si è fatto strada con la forza nel Paese e non ha ‘fatto le sue regole’. Era pronto per restare a casa”
WAWRINKA PENSA AL TORNEO
Wawrinka retwitta invece le parole del coach Dani Vallverdu: “A chiunque nel tennis, giocatori, allenatori, giornalisti, commentatori tv… facciamo uno sforzo cosciente nel voltare pagina e dare la meritata attenzione ai giocatori che saranno in gara nelle prossime due settimane. Si sono allenati per mesi ed è il loro momento. Buona fortuna a tutti!”
STAKHOVSKY: "UN GIORNO TRISTE PER IL TENNIS"
L'ucraino Stakhovsky, appena ritiratosi, parla di "Un giorno molto triste nella storia del tennis. È triste quando la politica batte il buon senso... La legge è una per tutti, ma le interpretazioni sono diverse per tutti. Vergognoso prenderne di mira uno a causa delle sue convinzioni, che sono diverse dalle altre"
BROADY "SCHERZA" SU CARUSO
Il britannico Liam Broady cerca di metterla sul ridere e in riferimento all'ingresso nel tabellone dell'italiano Caruso al posto di Djokovic, ironizza: “Aspetto che qualcuno faccia con Photoshop, un’immagine dell'aula di tribunale con la testa di Salvatore Caruso su uno dei giudici e Djokovic sulla sedia della difesa".
CARUSO: "SONO IL LUCKY LOSER PIÙ FAMOSO DELLA STORIA"
A proposito del tennista italiano, intervistato in diretta a Sky Sport 24, ha spiegato di non aver seguito particolarmente la vicenda: "Sono qui per giocare a tennis, diciamo che sono diventato il lucky loser più famoso della storia... Onestamente fra tennisti non si è parlato troppo della vicenda Nole. Qui ci giochiamo uno Slam e siamo concentrati sul nostro lavoro. Per lui è una brutta botta, ma è un grandissimo campione e credo che col tempo troverà la forza per superare anche questo momento di difficoltà"