Jannik Sinner School: il 'curriculum vitae' del Maestro dei Maestri
Dopo il trionfo agli Australian Open, New York e l'investitura a numero 1 del mondo, l'altoatesino - già trascinatore dell'Italia nella marcia trionfale in Coppa Davis - domina anche alle ATP Finals di Torino conquistando il suo 18° titolo (8° del 2024). La storia e il palmarès del fuoriclasse azzurro, da promessa dello sci a leggenda del nostro sport
di Alfredo Corallo
- A Sesto Pusteria c'è una stazione meteorologica, ma non un ospedale: per questo, il 16 agosto del 2001 Siglinde Sinner dà alla luce il piccolo Jannik nella vicina San Candido, ai piedi del sentiero dolomitico che s'inerpica sulle Tre Cime di Lavaredo - teatro di tappe leggendarie del Giro d'Italia - nella parte più orientale del Trentino-Alto Adige.
- Papà Hanspeter è cuoco al rifugio Talschlusshütte, in Val Fiscalina, che gestisce insieme alla moglie. A casa - come in tutta l'area, siamo pur sempre al confine con l'Austria - si parla tedesco e gli sci sono d'ordinanza: Jannik li inforca che non ha ancora compiuto 4 anni e a 10 è già una promessa dello Slalom gigante, un piccolo Gustavo Thoeni. Con un hobby: il tennis...
- L'adolescenza arriva come una tempesta di neve e gli orizzonti cambiano: le prime delusioni sugli sci spingono il 13enne Jannik a impugnare con maggiore frequenza la racchetta. “Ho giocato anche un po’ a calcio - racconta nella sua intervista esclusiva al direttore di Sky Sport, Federico Ferri - ma alla fine ho scelto il tennis e a 14 anni sono andato via di casa, dove stavo davvero bene, sulle montagne, con gli amici e con la famiglia. Mi piace troppo, è una passione che sicuramente non mi lascerà per tantissimo tempo".
- I suoi primi maestri di tennis sono Heribert Mayr e Andrea Spizzica, che lo segnalano a Massimo Sartori, storico coach della stella bolzanina Andreas Seppi. Jannik, in possesso di un rovescio fuori dal comune, supera il 'provino' e viene affidato al Tennis Centre del 'guru' Riccardo Piatti, già allenatore - tra gli altri - di Ivan Ljubicic e Richard Gasquet.
- Così, nell'estate del 2015 si trasferisce a Bordighera, seguito da Piatti, Andrea Volpini e Cristian Brandi. Ma c'è un problema: Jannik ha frequentato la scuola media tedescofona e non spiccica una parola di italiano! "In Sud Tirolo ci si sente italiani perché si è cresciuti in Italia - spiegò in un'intervista a l'Equipe - ma la prima lingua è il tedesco e all'inizio non capivo niente, pensavano che fossi irlandese... È in Liguria che ho realmente imparato l'italiano". Ma il maestro sarà lui, anche se ancora non può saperlo...
- Jannik è un ragazzo solare, ma in campo è glaciale, imperturbabile. "Credo sia una questione di famiglia - confida alla rivista francese - i miei mi hanno insegnato a cavarmela da solo. Ricordo che fino a 15-16 anni chiamavo mia madre quando perdevo un match: non piangevo, ma ero dispiaciuto e avevo bisogno di essere confortato. Ma lei era sempre molto indaffarata nella baita e mi rispondeva: 'Scusami, ma non ho tempo di parlare, devo lavorare'. Per questo motivo ho dovuto imparare a gestirmi e a tirarmi fuori da solo dalle situazioni complicate".
- La scalata è piuttosto rapida: nel 2015 il debutto nel circuito al Futures Croatia F4, nel 2017 i primi titoli di rilievo a livello juniores (il Grade 4 sul cemento del Qatar ITF Open e sulla terra rossa catalana della Sanchez-Casal Junior Cup). Il 31 gennaio del 2018, a 16 anni e 5 mesi, vince a Sharm el-Sheikh il suo primo incontro nel tabellone principale di un torneo professionistico e il 12 febbraio entra nella classifica mondiale, alla posizione 1592. Ma ci resta poco: accumula punti su punti e chiude l'anno da numero 551.
- Il primissimo, vero exploit arriva il 24 febbraio del 2019 al Challenger 80 di Bergamo: batte in finale Roberto Marcora (6-3, 6-1) e vince il suo primo titolo di categoria, il più giovane italiano di sempre a riuscirci. Nelle settimane seguenti si ripete ai Futures M25 di Trento e Santa Margherita di Pula allungando a 16 la striscia di vittorie consecutive: sequenza interrotta il 2 aprile al primo turno di Alicante, sconfitto in tre set da un 15enne, un certo Carlos Alcaraz...
- Il 24 aprile supera in tre set (6-7, 7-6, 6-3) l'altro enfant prodige azzurro Lorenzo Musetti e ottiene una wild card per il tabellone principale degli Internazionali d'Italia. Così, a 17 anni e 8 mesi vince il suo primo incontro in un Masters 1000, contro Steve Johnson, col punteggio di 1-6, 6-1, 7-5. Al secondo turno deve arrendersi in due set a Stefanos Tsitsipas, n. 7 del ranking mondiale.
- Ah, a Roma si allena con il suo mito, cui ha sempre detto di ispirarsi: Roger Federer!
- Il 12 agosto sale al numero 130 della classifica ATP, miglior under 18 al mondo. E agli US Open accede per la prima volta al main draw di un torneo del Grande Slam grazie alle vittorie nelle qualificazioni su Matteo Viola, Viktor Galovic e Mario Vilella Martinez. Al debutto a Flushing Meadows, viene sconfitto dallo svizzero Stan Wawrinka 3-6, 6(4)–7, 6-4, 3-6.
- Il 9 novembre, all'Allianz Cloud di Milano, si conferma il nuovo fenomeno del tennis mondiale conquistando il titolo delle Next Gen ATP Finals dopo una cavalcata fenomenale: vittorie con Frances Tiafoe e Mikael Ymer, ko indolore con Ugo Humbert e 1° posto nel girone, successo con Miomir Kecmanovic in semifinale e l'apoteosi nell'ultimo atto con Alex De Minaur, n. 18 del ranking, dominato da Sinner 4-1, 4-2, 4-2.
- Jannik ccnclude il suo 2019 da urlo al 78° posto del ranking ATP, diventando il più giovane tennista a entrare nella top 80 dal 2003 (l'ultimo a riuscirci il 17enne Rafa Nadal nel 2003, schizzato in 47^ posizione): premiato come "Newcomer of the year", miglior esordiente dell'anno.
- Il 2020 di Sinner si apre con la sua prima vittoria in uno Slam: il bolzanino batte Max Purcell al 1° turno degli Australian Open, diventando a 18 anni e 5 mesi il più giovane italiano di sempre a vincere un match in un Major.
- Nell'incontro successivo, deve arrendersi in tre set a Márton Fucsovics e perde la 'proverbiale' calma, sfogandosi con la sua povera racchetta...
- Dopo la sospensione causata dalla Pandemia, regala all'Italia un grande risultato a Roma: il 16 settembre batte 6-1, 6-7, 6-2 il greco Tsitsipas - n. 6 del mondo e vincitore delle Finals 2019 - centrando gli ottavi agli Internazionali per la prima volta in carriera, 'vendicandosi' della sconfitta subita da Stefanos l'anno precedente. Eliminato, poi, dal bulgaro Grigor Dimitrov in tre set.
- Nello stesso settembre, debutta a Parigi e ancora una volta stupisce: elimina David Goffin, Benjamin Bonzi, Federico Coria e agli ottavi supera in quattro set Alexander Zverev, numero 6 del torneo, diventando il più giovane italiano di sempre a raggiungere i quarti in una prova del Grande Slam. Il sogno di Jannik s'infrange sull'inossidabile Rafa Nadal, vincitore di quel Roland Garros, che s'impone 7–6(4), 6-4, 6-1.
- Il 14 novembre del 2020 resterà una data indelebile nella carriera di Sinner: nel 250 di Sofia trionfa al tie-break su Vasek Pospisil conquistando il suo primo trofeo nel circuito maggiore e diventando il più giovane (a 19 anni, due mesi e 29 giorni) dei 26 tennisti italiani ad aver conquistato un titolo ATP nell'era Open. Due giorni più tardi entra nella top 40 della classifica mondiale, in 37^ posizione.
- Il 2021 si apre come si era chiuso il 2020, con un'altra vittoria in un 250: Sinner batte 7-6, 6-4 l'ascolano Stefano Travaglia in una finale folle e tutta italiana (la settima della storia) aggiudicandosi sul cemento di Melbourne Park la prima edizione del "Great Ocean Road Open".
- Ad aprile la prima, grossa delusione per Jannik, ora n. 23 del ranking: sconfitto nella finale del 1000 di Miami da Hubert Hurkacz. A Montecarlo - dove risiede - 'sbatte' contro Novak Djokovic e a Parigi sul 'solito' Nadal. Qualche giorno dopo l'eliminazione al 1° turno di Wimbledon per mano di Marton Fucsovics, annuncia il forfait ai Giochi Olimpici di Tokyo: "Mi dispiace tanto, ma devo concentrarmi sul miglioramento del mio gioco".
- E la scelta di saltare l'Olimpiade, per quanto molto criticata in patria, premia: il 1° agosto, nel 250 di Atlanta, vince il suo primo titolo in doppio battendo Steve e Jordan Thompson in coppia con il gigante americano Reilly Opelka.
- L'8 agosto trionfa nel 500 di Washington battendo in finale il padrone di casa Mackenzie McDonald per 7–5, 4–6, 7–5, primo italiano a piantare il Tricolore nella capitale degli States.
- Testa di serie n. 13, si spinge fino agli ottavi a New York e nel mese di ottobre aggiunge altri due titoli alla sua bacheca: si conferma campione a Sofia e s'impone nel 250 di Anversa, ai danni - rispettivamente - di Gaël Monfils e Diego Schwartzman. Il più precoce in assoluto a vincere almeno cinque tornei ATP in carriera dai tempi del giovanissimo Djokovic!
- Il 1° novembre occupa la 9^ posizione del ranking, in lotta per l'ultimo posto che qualifica alle Finals di Torino: i ko subiti a Parigi da Alcaraz e a Stoccolma da Andy Murray lo escludono dalla corsa, ma partecipa ai Masters da prima riserva e subentra a Matteo Berrettini, out per infortunio nel primo match contro Zverev. Al debutto Sinner supera Hurkacz con un doppio 6-2 e nel suo secondo match - quando è già fuori dai giochi - viene battuto dalla sua 'bestia nera' Medvedev.
- Il 26 novembre debutta in Coppa Davis con un devastante 6-2, 6-0 all'americano John Isner e si ripete agli ottavi con il colombiano Daniel Elahi Galán, trascinando l'Italia di Filippo Volandri ai quarti contro la Croazia: fa il suo dovere con Marin Cilic, ma nel doppio decisivo per la semifinale viene sconfitto insieme a Fabio Fognini dalla coppia numero 1 del mondo Nikola Mektic/Mate Pavic.
- Jannik comincia il suo 2022 con un grande Australian Open (fermato ai quarti da Tsitsipas) e un cambiamento radicale: dopo 8 anni di collaborazione, annuncia con un tweet in inglese il 'divorzio' con lo storico allenatore e il suo staff. "Riccardo - scrive - mi ha insegnato tante cose che resteranno per sempre parte del mio tennis. Ricorderò sempre con affetto il tempo trascorso insieme".
- Il giorno dopo, il 17 febbraio del 2022, Sinner ufficializza il nome del suo nuovo allenatore (che da giugno sarà affiancato da Darren Cahill, ndr): "Sono felice di annunciare che lavorerò con Simone Vagnozzi, sarà lui a guidare la mia squadra. Sono entusiasta di iniziare questo mio nuovo capitolo. Forza".
- Sinner centra per la prima volta i quarti a Montecarlo, Roma e a Wimbledon: rimontato a Londra in cinque set, tre ore e 35' da Djokovic dopo una prima parte strepitosa dell'altoatesino, perfetto al servizio e in costante pressing sull'avversario. La svolta, come confermato da Nole nell'intervista post-partita, arriva con il toilet-break tra il secondo e terzo parziale. "Sono uscito - spiegherà il campione serbo - e ho parlato a me stesso davanti allo specchio per ritrovarmi. Mi ha dato fiducia e l'ha tolta a Jannik".
- Jannik si 'consola' con la standing ovation del Centrale londinese e soprattutto con il primo titolo sulla terra rossa, il 31 luglio a Umago, dove strapazza l'amico-rivale Alcaraz - sconfitto appena 3 settimane prima agli ottavi di Wimbledon - con il punteggio di 6(5)–7, 6–1, 6–1.
- Ma la 'vendetta' di Carlitos non tarda ad arrivare: l'8 settembre del 2022, a New York, il bolzanino deve arrendersi 3-6, 7-6, 7-6, 5-7, 6-3 allo spagnolo al termine di un match leggendario, durato oltre 5 ore, e non riesce a conquistare la sua prima semifinale in un Slam. Alcaraz, invece, esagera: supera Tiafoe e Ruud e si prende il primo titolo slam della sua carriera, diventando - ad appena 19 anni e 4 mesi - il numero uno più giovane nella storia del tennis.
- Dieci giorni dopo, contribuisce alla vittoria dell'Italia sull'Argentina in Coppa Davis, ma si vede costretto a rinunciare alle Finals di Coppa Davis per un infortunio alla mano destra, che gli costa anche un passo indietro in classifica: chiude il 2022 al 15° posto. "Una scelta dolorosa - ammette Jannik - speriamo che il prossimo anno vada un po' meglio".
- Il 2023 non inizia nel migliore dei modi (fuori agli ottavi degli AusOpen ancora per mano di Tsitsipas), ma a febbraio è già tutta un'altra storia: Sinner stravince - non perde un set - il 250 di Montpellier aggiungendo un'altra perla al suo palmarès, la settima, liquidando in finale 7–6(3), 6–3 Maxime Cressy e tornando n. 14 al mondo.
- La settimana successiva sfiora il bis al 500 di Rotterdam: elimina - in serie - Benjamin Bonzi, Tsitsipas (finalmente!), Wawrinka e Tallon Griekspoor, gioca e vince un primo set fenomenale contro Medvedev, ma deve arrendersi al ritorno del russo, più esperto e soprattutto più fresco di Jannik, all'ottava partita in 10 giorni. Ma la finale gli frutta punti preziosi per la sua scalata: saluta l'Olanda con la 12^ posizione nel ranking.
- A marzo, Jannik vola in California e 'surfa' su Gasquet, Mannarino, Wawrinka e Fritz, primo italiano di sempre a raggiungere la semifinale di Indian Wells. Ma che disperazione con Alcaraz: se ai quarti degli US Open aveva graziato sul match point del 6-4 il 'toro' di Murcia, qui l'altoatesino deve rammaricarsi per la chance che gli avrebbe garantito - quantomeno - il primo set. Perché da lì è un assolo di Carlos, che si avventa sull'azzurro nel tie-break e lo finisce in meno di due ore con un secondo parziale da cannibale.
- Bastano due settimane a Sinner per rimettere in parità (3-3) il conto dei precedenti (certo, se consideriamo il Challenge di Alicante lo spagnolo sarebbe in vantaggio 4-3): il 1° aprile Jannik si prende la scena all'Hard Rock Stadium, giocando un brutto scherzo a Carlitos, sconfitto 7-6, 4-6, 2-6 dopo oltre 3 ore di show. Ma in finale c'è kryptonite-Medvedev e con il russo Super Jannik non decolla, premiato - però - in classifica, tornato 9° (best ranking) a otto mesi di distanza dall'ultima volta.
- Il 10 aprile si presenta da n. 8 al mondo al 1000 di Montecarlo ed è ancora semifinale, la terza consecutiva, rimontato dall'indiavolato Holger Rune. Costretto al ritiro per un problemino fisico nel 500 di Barcellona, delude agli Internazionali d'Italia (out agli ottavi con Francisco Cerundolo), al 2° turno del Roland Garros (eliminato a sorpresa dal tedesco Daniel Altmaier, n. 79 ATP) e al debutto con Emil Ruusuvouri a 's-Hertogenbosch. Ancora un ritiro nel torneo di Halle per un fastidio muscolare alla gamba sinistra, ma quando Wimbledon chiama..
- Prima di lui, ai Championships, c'erano riusciti soltanto Nicola Pietrangeli e Matteo Berrettini. Ma per Sinner è anche la prima semifinale Slam in carriera e la pressione è tanta, troppa per un ragazzo di 21enne alle prese con il peggiore degli avversari possibili, uno che non si commuove (se non per stuzzicare il Centrale, tutto con l'azzurro): Novak Djokovic. Che il 14 luglio gioca due set praticamente perfetti e sfrutta la sua maggiore esperienza nel tie-break del terzo parziale. Eppure, Jannik ne esce più forte...
- In Canada è una cavalcata trionfale: s'impone nel suo primo derby con Berrettini (e gli chiede anche "scusa"), ha la meglio su Monfils ai quarti e Tommy Paul in semifinale, dominando nell'ultimo atto contro l'amico-rivale Alex de Minaur. Un'affermazione che gli vale anche la 6^ posizione ATP, suo best ranking (come Matteo nel 2022, secondi soltanto al 4° raggiunto da Adriano Panatta nel 1976). Saldamente al 4° posto nella Race per le Finals di Torino.
- Fuori al turno d'esordio a Cincinnati (sconfitto a sorpresa da Dusan Lajovic), si presenta agli US Open da testa di serie n. 6, ma si ferma agli ottavi di finale, superato in 5 set da Alexander Zverev. Il 7 settembre un altro forfait in Coppa Davis, alla fase a gironi, motivato dallo scarso tempo a disposizione per recuperare dopo i tornei nordamericani.
- A cavallo tra settembre e ottobre prende parte per la prima volta al 500 cinese, protagonista di un altro percorso netto. Elimina Daniel Evans, Yoshihito Nishioka, Grigor Dimitrov e in semifinale supera per la quarta volta Alcaraz con una 'lezione' di tennis al numero 2 del mondo, liquidato in due set (7-6, 6-1), passando anche in vantaggio nel conto degli scontri diretti con lo spagnolo: 4-3!
- Con l'accesso alla finale di Pechino, Sinner sale al n°4 del mondo, eguagliando il ranking di Adriano Panatta come miglior azzurro di sempre da quando è stato istituito il ranking computerizzato nel 1973, esattamente 50 anni fa.
- Nella finalissima del 4 ottobre, un fenomenale Jannik confeziona un doppio 7-6 al russo, frutto di altrettanti tie-break giocati alla perfezione, conquistando il torneo di Pechino. Primo successo per l'azzurro contro Medvedev, che l'aveva battuto nei sei precedenti, e 9° trionfo in carriera, il terzo della stagione dopo Montpellier e Toronto.
- Ma Jannik è insaziabile, anche al 500 di Vienna: s'impone - senza perdere un set - su Ben Shelton, Lorenzo Sonego, Frances Tiafoe, Andrey Rublev e in finale ritrova ancora Medvedev, sconfitto dall'altoatesino 7–6, 4–6, 6–3 al termine di un match spaziale.
- "Tra le cinque partite più belle della mia vita", ammette il campione di Sesto Pusteria dopo la trionfale campagna d'Austria. La 56^ vittoria in stagione, che gli consente di superare il record di Corrado Barazzutti (55 nel 1978) e di eguagliare un altro primato italiano di Panatta: entrambi, Jannik e Adriano, con 10 titoli ATP nel palmarès.
- Il 14 novembre del 2023 è una data da scolpire nella carriera di Jannik, idolo di casa alle ATP Finals di Torino. Trascinato da 12mila tifosi impazziti e dai suoi 'carota boys', l'azzurro piega per la prima volta il n° 1 del mondo Djokovic regalando al Pala Alpitour tre ore di tennis galattico, sublimato con un tie break da urlo: 7-5, 6-7, 7-6 al serbo nel 2° turno del girone e il merito di aver interrotto la serie di 19 vittorie consecutive inanellata da Nole, che non perdeva dalla finale di Wimbledon.
- Dopo la serata celestiale con Djokovic, Sinner piega anche Holger Rune e vola in semifinale contro Medvedev, diventato ormai la sua 'vittima' preferita: russo battuto in tre set con una prova suberba nel terzo parziale dell'azzurro (6-1) che si prepara all'ultima fatica, la più difficile, opposto ancora a Nole (che si libera agevolmente di Alcaraz). Ma stavolta deve arrendersi al serbo, tornato re: doppio 6-3 e 7° titolo nelle Finals per il 36enne di Belgrado, recordman assoluto della competizione.
- Da Torino a Malaga. Gli Azzurri di Volandri volano in Spagna per le Davis Cup Finals e il bolzanino è travolgente, singolare o doppio per lui non fa differenza. Rimedia al match di uno sfortunato Musetti rimontando l'Olanda in coppia con Sonego e ritrova ancora Djokovic in semi: gli annulla 3 match point (!) e schianta la Serbia insieme al 'compare' torinese di risate, burraco e playstation. "Una squadra con un grande sogno - 'gasa' Sinner, ormai eletto mito da una nazione intera - lottiamo insieme fino alla fine".
- In finale non c'è storia: Matteo Arnaldi supera Popyrin e Jannik si 'beve' De Minaur, portandoci sul tetto del mondo a 47 anni da Santiago '76. A 22 anni Sinner è già nell'Olimpo del nostro sport, l'Italia lo ama e lui ricambia con un Tricolore sulle spalle grosso così: "Grazie a tutti gli italiani!".
- La sua popolarità viene confermata dalla classifica annuale del motore di ricerca: Sinner è il personaggio più cercato in Italia su Google nel 2023. Sul podio anche Romelu Lukaku e Peppino Di Capri che, al Festival di Sanremo, festeggiato i 70 anni di attività ricevendo il premio alla carriera.
- Ma l'appeal di Jannik travalica i confini nazionali: il 12 dicembre l'asso di Sesto Pusteria viene premiato agli ATP Awards (gli Oscar del tennis) con il "Fans' Favourite", il riconoscimento al giocatore più amato dagli appassionati, scelto proprio dai tifosi, primo atleta italiano a esserne insignito. Succede a Nadal, in un albo d'oro dominato da Sua Maestà Fededer, vincitore per 19 volte di fila (dal 2003 al 2021). Jannik si aggiudica anche il "Most Improved Player of the Year", assegnato al tennista che è migliorato di più.
- La fama e i premi non lo distolgono dall'obiettivo: Sinner prepara la nuova stagione ad Alicante e si presenta a Melbourne per il torneo-esibizione del Kooyong Classic in forma smagliante, demolendo Ruud e Polmans. Il 14 gennaio debutta agli Australian Open con un 3-0 a van de Zandschulp, passeggiando nei match successivi su de Jong, Baez, Khacanov e Rublev ai quarti. Jannik 'feat' Sia, la cantautrice stella di casa: "I'm invincible, I win every single game...".
- Tra Sinner e l'approdo alla sua prima finale nel Grande Slam lo scoglio più duro, quel Nole imbattuto a Melbourne da 2195 giorni e mai sconfitto nelle sue predecenti 10 semifinali australiane. Ma l'azzurro è granitico, monumentale, titanico: 6-1, 6-2, 6-7, 6-3 al serbo in tre ore e mezza, primo italiano dell'era Open in grado di battere il n. 1 al mondo in un Major. Il più giovane finalista - a 22 anni e 163 giorni - in terra Aussie dallo stesso Djokovic nel 2008.
- 2021 - Monte Carlo (R32): Djokovic b. Sinner 6-4, 6-2
- 2022 - Wimbledon (quarti): Djokovic b. Sinner 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2
- 2023 - Wimbledon (semifinale): Djokovic b. Sinner 6-3, 6-4, 7-6
- 2023 - ATP Finals (round robin): Sinner b. Djokovic 7-5, 6-7, 7-6
- 2023 - ATP Finals (finale): Djokovic b. Sinner 6-3, 6-3
- 2023 - Coppa Davis (finale): Sinner b. Djokovic 6-2, 2-6, 7-5
- 2024 - Aus Open (semifinale): Sinner b. Djokovic 6-1, 6-2, 6-7, 6-3
- Jannik diventa, così, anche il primo azzurro (e più giovane) di sempre in finale a Melbourne, il quinto nell'ultimo atto di un Major dopo Pietrangeli (Roland Garros 1959-61, 1964), De Stefani (Roland Garros 1932), Panatta (Roland Garros 1976) e Berrettini (Wimbledon 2021). Il terzo giocatore nella storia capace di battere Djokovic in uno Slam, alle ATP Finals e in Coppa Davis (gli altri due sono Nadal e Federer, per dire).
- Il 28 gennaio in finale c'è Medvedev, reduce da una rimonta portentosa da 0-2 a 3-2 nella semi con Alexander Zverev. Il russo va come un treno nei primi due set, ma Jannik non muore mai e la ribalta 3-6, 3-6, 6-4, 6-4, 6-3: è il terzo italiano dopo Pietrangeli e Panatta a vincere un titolo Slam nel singolare maschile, che mancava dal 1976. Il primo in assoluto a Melbourne: per Sinner è l'11° titolo della carriera, il gioiello che mancava alla sua collezione.
- Jannik è al settimo cielo, ma le sue prime parole sono per l'avversario: "Hai giocato in maniera eccezionale, ogni incontro mi rendi un giocatore più forte. È fantastico giocare qui - prosegue - a casa mia sta nevicando... E' stato un torneo incredibile, una vittoria speciale. I tifosi sono stati pazzeschi, mi sono sentito a casa. Auguro a tutti i bambini di vivere questo sogno e di avere la possibilità che mi hanno dato i miei genitori. È tutto, ci vediamo il prossimo anno!".
- Al ritorno dall'Australia, Jannik viene accolto come un 'patriota' in Italia, ospite d'onore a Palazzo Chigi della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in una visita blindatissima nella sede del Governo.
- Tutti lo vogliono, tutti lo cercano: Sanremo è alle porte e il direttore artistico Amadeus 'convoca' il campione sul palco dell'Ariston, ma Jannik declina l'invito, con grande serenità ed eleganza: "Farò il tifo da casa. È un evento bello, ma dopo questi giorni guardo in avanti e, quando dovrei andare al Festival, sarò già a lavorare". Insomma, più che "lasciatemi cantare", lasciatemi... lavorare. E solleva il trofeo vinto a Melbourne al Colosseo, da 'gladiatore'.
- Il 1° febbraio, insieme ai compagni della Davis, incontra al Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. "È un successo per tutti gli italiani, frutto del sacrifricio e del gioco di squadra: abbiano fatto una cosa importante per questo Paese", dichiara, emozionatissimo.
- E, da vero leader, dedica un pensiero anche al connazionale Berrettini: "A Malaga ha dato il suo contributo, speriamo di rivederlo presto al top". Lanciato già alle prossime Olimpiadi parigine: "Un appuntamento molto importante: cercheremo di dare il massimo, tutti".
- Ora, Jannik può tornare finalmente al suo amato 'lavoro', deciso a vincere l'ATP 500 di Rotterdam dopo la sconfitta del 2023 per mano di Medvedev. Elimina come 'birilli' ancora van de Zandschulp, Monfils, Raonic e in semifinale Griekspoor, assicurandosi già il 'sorpasso' proprio al russo e issandosi virtualmente alla terza posizione del ranking, secondo italiano di sempre a farlo dopo Pietrangeli, numero 3 a fine 1959 e fine 1960. Ma già che c'è...
- In finale ritrova il 'vecchio' amico Alex De Minaur, battuto 6 volte nei 6 precedenti con il velocissimo australiano. E il settimo match non fa eccezione: il 25enne di Sydney lotta, ma deve arrendersi 7-5, 6-4 in poco più di due ore di gioco. Il 15° successo consecutivo e il 12° titolo in carriera per Sinner, adesso - ufficialmente - numero 3 del mondo. Rotterdam è più oranje che mai.
- "Sono orgoglioso di come ho giocato questa settimana - le parole di Jannik al termine del match - abbiamo avuto momenti difficili, ma siamo nella giusta direzione. Affrontare Alex è sempre difficile, mi piace giocare il doppio con lui, è un giocatore gentile e tanti successi lo attendono. Il pubblico è stato meraviglioso, corretto anche quando ho giocato contro gli olandesi. Amo giocare questo torneo, appuntamento al prossimo anno"
- Il 2024 si conferma speciale anche negli Stati Uniti. Dopo la semifinale a Indian Wells (sconfitto in rimonta da Alcaraz), Jannik conquista il Masters 1000 di Miami: un torneo in crescendo per l'azzurro che nella semi concede appena 3 game a Medvedev e in finale schianta 6-3, 6-1 il bulgaro Dimitrov.
- La vittoria in Florida ha un doppio valore per Sinner che con il trionfo a Miami conquista il nuovo best ranking da n. 2 al mondo, scavalcando Alcaraz. Mai nessun italiano si era spinto così in alto in classifica.
- Il 'circus' del tennis si sposta in Europa, sulla terra rossa di Monte Carlo, a 'casa' di Sinner. Ma il Masters 1000 monegasco è amarissimo per Jannik: a un passo dalla finale, frenato da problema alla gamba sinistra nel match con Tsitsipas e soprattutto dal clamoroso abbaglio del giudice di sedia (mancato doppio fallo) che gli nega il break del 5-2 nel terzo e decisivo set.
- A Madrid - per la prima volta da testa di serie n. 1 in un Masters 1000 - raggiunge i quarti, che non disputa a causa di un fastidio all'anca destra. Un problema che lo costringe a rinunciare agli Internazionali d'Italia. "Sono molto triste di non aver recuperato - spiega in conferenza stampa, accolto da tanti fan al Foro Italico - perché Roma è un torneo speciale, ma giocherò qui per i prossimi 10 anni. Parigi? Ci andrò solo se sarò al 100 per cento".
- L'altoatesino si presenta a Parigi con una vittoria (battuto lo statunitense Christopher Eubanks) e un 'annuncio'. Sulle tribune dello stadio Suzanne Lenglen c'era anche la tennista Anna Kalinskaya - 'paparazzata' in compagnia di Sinner in un ristorante della capitale francese - e Jannik non si è sottratto all'inevitabile domanda della stampa sulle voci di una love story con la collega russa: "Sto con Anna, è vero, però teniamo tutto molto riservato, mi conoscete...".
- Il 4 giugno del 2024 è una data che resterà scolpita per sempre nella storia dello sport italiano. La scalata all'Olimpo è compiuta: con il ritiro di Djokovic dal Roland Garros, Sinner - già in semifinale a Parigi grazie al netto 3-0 su Dimitrov - diventa il primo azzurro di sempre a salire in cima alla classifica mondiale, è il nuovo numero uno! A nemmeno 23 anni, Jannik è già una leggenda del nostro tennis.
- "È il sogno di tutti essere il n°1 del mondo", le prime parole a caldo dell'azzurro, informato appunto della super notizia al termine del match con Dimitrov. "Mi spiace per il ritiro di Novak, spero si riprenda presto. È un momento speciale, sono felice di condividerlo con voi (rivolto ai tifosi, ndr) qui allo Chatrier e con tutti gli italiani".
- Ma a Parigi si ferma in semifinale il cammino di Jannik, battuto 2-6, 6-3, 3-6, 6-4, 6-3 da Alcaraz dopo un'altra sfida fantasmagorica, durata più di quattro ore, in cui - alla lunga - ha prevalso soprattutto la resistenza fisica dello spagnolo, più lucido nel quinto set. E ora in vantaggio anche negli scontri diretti: 5-4!
- *Il primo precedente in assoluto tra i due si disputò nel 2019 in un Challenger, ad Alicante, con il successo di Carlitos al primo turno (6-2, 3-6, 6-3).
- Lunedì 11 giugno Sinner è ufficialmente il numero 1 e tutti i più grandi del tennis si congratulano via social con l'azzurro, a partire da Federer: "Devi esserne orgoglioso. È incredibile, non potrei essere più felice per te. E sono sicuro che l'Italia ti ami: sei una bella persona e un grande giocatore, ti auguro solo il meglio per il futuro. Ci vediamo presto".
- Da Parigi, Jannik vola a casa, nel suo paese natale, per la firma nell'albo d'oro del Comune davanti a centinaia di concittadini e tifosi, tra cui nonna Emma. Incontra anche i giovani allievi del Tennis Halle, dove ha mosso i primi passi nello sport di cui oggi è il migliore. "Sono contento di vedere tantissimi ragazzi qui - le sue parole - e di condividere questo giorno con voi".
- Dalle montagne dell'Alto Adige, la 'festa' si sposta in Germania: il 23 giugno Sinner supera Hurkacz con un doppio 7-6 e vince pure l'ATP 500 di Halle, il primo titolo da numero 1 del mondo e anche il primissimo della sua carriera sull'erba, 14^ del suo palmarès. "Lo dedico ad Anna (la sua fidanzata, sconfitta nello stesso giorno da Jessica Pegula nella finale di Berlino, ndr), mi spiace tanto per lei". Già proiettato a Wimbledon: "Non vedo l'ora, anche se non mi piace dire che sono il favorito, ma tra i favoriti".
- Al secondo turno, sui prati dell'All England Club è uno show tutto azzurro: davanti ad un Centre Court gremito come per una finale, Sinner gioca con autorevolezza i primi due set, soffre e subisce il ritorno del romano nella terza frazione, prima di imporsi in tarda serata 7-6, 7-6, 2-6, 7-6 dopo quasi quattro ore di gioco, tra gli applausi scroscianti del 'teatro' londinese.
- Ma la corsa di Jannik ai Championships termina ai quarti con Medvedev: 7-6, 4-6, 6-7, 6-2, 3-6 in un match drammatico. Dopo l'iniziale set di vantaggio, l'altoatesino si fa rimontare e accusa anche un malore che lo costringe quasi al ritiro; eppure resta in partita, la ribalta con coraggio e volontà, ma deve arrendersi al quinto a un avversario sempre battuto negli ultimi cinque precedenti.
- La notizia era nell'aria, ma diventa una triste verità nel pomeriggio del 24 luglio: "Sono amareggiato di informarvi che purtroppo non potrò partecipare ai Giochi di Parigi", annuncia Sinner con una foto in bianco e nero su Instagram, ufficializzando la decisione di non partecipare alle Olimpiadi per una tonsillite. "Non vedevo l’ora di avere l’onore di rappresentare il mio Paese in questo evento importantissimo, era uno dei miei obiettivi principali in questa stagione e non esserci è una grandissima delusione".
- Jannik torna in campo nel Masters 1000 di Montreal e grazie alla vittoria contro Tabilo negli ottavi stacca con tre mesi di anticipo il pass per le Finals di Torino, che si disputeranno al Pala Alpitour dal 10 al 17 novembre. Ma ai quarti (costretto al 'doppio turno' a causa della pioggia) accusa la stanchezza delle due partite giocate nel giro di poche ore e, complice uno stato di forma ancora non ottimale e un super Rublev, deve deporre lo scettro di campione uscente in Canada.
- Da Montreal, vola a Cincinnati e il 16 agosto festeggia in Ohio il suo 23° compleanno: il primo da numero 1 del mondo!
- Scongiurato un nuovo problema all'anca, Jannik torna a macinare: ai quarti serve la 'vendetta' a Rublev; vince al tie-break con Zverev una semifinale da enciclopedia del tennis e nella notte italiana tra il 19 e 20 agosto regola Tiafoe sul Centrale di Cincinnati con un chirurgico 7-6, 6-2 in poco più di un'ora e mezza di gioco.
- Per l'azzurro è il terzo Masters 1000, 5° titolo del 2024 e 15° in carriera. Un percorso fenomenale, riassunto perfettamente dalle parole di ammirazione espresse dallo 'sfidante' Tiafoe: "Davanti a un ragazzo come lui bisogna solo togliersi il cappello".
- Dopo la gioia, la grande paura per il coinvolgimento in un caso doping e infine il sollievo: Sinner è innocente. Il mondo ne è venuto a conoscenza soltanto il 20 agosto, ma gli ultimi mesi di Jannik devono essere stati tremendi, dopo che lo scorso aprile a Indian Wells l'azzurro è risultato positivo a una sostanza proibita, il Clostebol, un agente anabollizzante. Tracce minime, trovate nelle urine del giocatore, per un totale di meno di un miliardesimo di grammo: contaminazione avvenuta casualmente attraverso un massaggio del suo fisioterapista.
- L'indagine dell'ITIA (International Tennis Integrity Agency) ha scagionato il numero 1 al mondo: nessuna squalifica, dunque, per l'altoatesino, che ha accettato di vedersi decurtati i 400 punti conquistati con la semifinale del Master 1000 californiano e l'annullamento degli introiti ricavati dal montepremi del torneo. "Ho continuato a giocare perché so di non aver fatto niente di male - le parole di Sinner - sono sempre stato un giocatore pulito e chiunque mi conosca bene sa che non farei mai qualcosa contro le regole".
- Archiviata una pagina dolorosa per la carriera di Jannik e del suo team (Naldi e Ferrara, rispettivamente fisioterapista e preparatore atletico, vengono sollevati dall'incarico), il campione si getta testa e cuore sugli US Open, non certo preparati al meglio. Al debutto, perde il primo set con Mc Donald, ma l'azzurro scaccia i fantasmi lasciando appena 5 game all'americano nei successivi tre parziali. Non concede praticamente nulla a Michelsen, O'Connell, Paul, spietato anche ai quarti con Medvedev (battuto 6-1, 1-6, 6-1, 6-4).
- In semifinale, nella guerra di nervi contro l'amico Jack Draper, l'azzurro fatica più del previsto: lo dice lo score e la durata del match (7-5, 7-6, 6-3 in oltre tre ore di contesa). In finale, è un dominio: l'idolo di casa Fritz - che nell'altra semi aveva sconfitto Tiafoe - deve inchinarsi allo strapotere di Jannik, padrone assoluto dell'incontro, chiuso 6-3 6-4 7-5 in appena due ore. Dopo il trionfo di Flavia Pennetta nel 2015, Sinner diventa così il primo italiano della storia a vincere gli US Open nel singolare maschile. Oh, yes!
- Il discorso di Jannik commuove l'Arthur Ashe Stadium, schierato dalla parte di Fritz per tutta la partita, ma mai 'contro' l'altoatesino, applauditissimo a fine match. "Ringrazio tutti per essere stati così corretti - dice - questo titolo per me vuol dire tantissimo, l'ultimo periodo non è stato facile. Amo il tennis, ma oltre il campo c'è una vita e voglio dedicare questa gioia a mia zia, perché non sta bene e non so per quanto ancora rimarrà con noi. È una persona importantissima per me ed è bellissimo condividere con lei questo momento".
- Prima di ricevere il trofeo dalle mani di Andre Agassi, Sinner sale in tribuna ad abbracciare il suo staff, Vagnozzi e Cahill in primis. Poi, un bacio tenerissimo alla fidanzata Anna Kalinskaja, che applaude il suo campione, dominatore assoluto di questo 2024: la vittoria a Flushing Meadows arriva dopo Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle e Cincinnati, con un bilancio di 55 successi totali (tra cui 23 negli Slam) e 5 sconfitte. E il vuoto alle sue spalle in classifica: Zverev - nuovo 2 del mondo - è lontano oltre 4mila punti...
- Sinner è uno dei sei giocatori nella storia a superare 11mila punti in classifica (prima di lui c'erano riusciti soltanto Djokovic, Federer, Nadal, Murray e Sampras). L’ottavo numero uno a vincere l'Us Open e il più giovane a piazzare la doppietta Melbourne-New York in una singola stagione, imbattuto negli Slam sul cemento. Il terzo nell’era Open - dopo Jimmy Connors nel 1974 e Guillermo Vilas nel 1977 - a conquistare il suo primo e il suo secondo Major in un solo anno.
- A celebrare il 16° titolo di Jannik c'è anche Taylor Swift (accompagnata dal fidanzato Travis Kelce, stella dei Kansas City Chiefs). E proprio uno dei pezzi più iconici della cantante americana, "Shake it off", un inno a farsi scivolare le cose di dosso, ignorando le critiche e concentrandosi su se stessi, sembra calzare alla perfezione per il nostro Jannik, investito da una tempesta mediatica dopo il caso doping: "Cause the players gonna play, play, play, play, play. And the haters gonna hate, hate, hate, hate, hate...".
- Dopo la trionfale campagna americana, Jannik si gode qualche giorno di riposo nella sua Val Pusteria. Fa un salto anche a Bologna per sostenere il suo amico Berrettini in Coppa Davis, 'sfila' per Gucci alla Fashion Week milanese e viene nominato anche Ambassador dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026. E, prima di partire per la lunga trasferta asiatica, ufficializza i due nuovi membri del suo team: il preparatore atletico Marco Panichi e il fisioterapista Ulises Badio.
- Il 28 settembre, con il numero 1 impegnato contro Safiullin all'ATP 500 di Pechino, l'Agenzia mondiale antidoping annuncia il ricorso al TAS contro l'assoluzione di Sinner per il caso Clostebol, per il quale l'ITIA (il tribunale dell'International Tennis Integrity Agency) non aveva riscontrato colpa né negligenza: WADA chiede uno stop da uno a due anni. L'altoatesino - che in attesa della sentenza potrà regolarmente giocare - si dice "Sorpreso e deluso. Non ho nulla da nascondere, collaborerò".
- Ancora una volta, nonostante tutto, Sinner si dimostra superiore alle 'distrazioni' extra-campo: dopo Jarry e Safiullin, asfalta Lehecka e il beniamino di casa Bu, regalandosi la finale contro Alcaraz sul cemento della capitale cinese. Un altro match romanzesco, vinto dallo spagnolo in 3 ore e 21 minuti di meraviglia: 6-7, 6-4, 7-6. Fatale l'ultimo tiebreak per l'azzurro, rimontato dall'iniziale 3-0 da Carlitos, al 16° titolo in carriera.
- *Il primo precedente in assoluto tra i due si disputò nel 2019 in un Challenger, ad Alicante, con il successo di Carlitos al primo turno (6-2, 3-6, 6-3).
- Ma bastano una decina di giorni a Sinner per smaltire la delusione: sul delta del Fiume Azzurro è un altro show, chiuso in bellezza - sotto lo sguardo di Roger Federer, ospite d'onore in tribuna - contro Djokovic, superato 7-6, 6-3 in poco più di un'ora e mezza di gioco. Il bolzanino, al 7° titolo stagionale (17° in carriera), diventa a 23 anni e un mese il più giovane campione nella storia del Masters 1000 cinese e il primo capace di battere Nole in finale a Shanghai. E il serbo lo incorona: "È migliorato tremendamente, mi ricorda me..."
- Qualche giorno più tardi si 'vendica' di Alcaraz al Six Kings Slam, il torneo-esibizione di Riyadh con protagonisti anche gli altri 're' Diokovic, Nadal, Medvedev e Rune. In finale, opposto a Carlitos, rimonta 6-7, 6-3, 6-3 e ringrazia gli sceicchi arabi per l'assegno record da 6 milioni di dollari offerto al vincitore. "Io e Carlos siamo buoni amici - ribadisce - cerchiamo di spingerci al limite uno con l'altro, ci svegliamo la mattina cercando di trovare dei modi per batterci. Spero che questa rivalità duri il più possibile".
- Grazie al premio del Six Kings Slam, Sinner - già sicuro di chiudere il 2024 da numero 1 del ranking - è anche il tennista che ha guadagnato di più in questo ultimo anno: l'italiano ha incassato complessivamente 16,6 milioni di euro, seguito da Alcaraz a 7 milioni di distanza. La differenza nel prize money è nei 5,52 milioni di euro che, a conti fatti, vale più dei due Slam conquistati dall'azzurro.
- Jannik salta il Masters 1000 di Parigi Bercy per un virus, ma si presenta alle Finals di casa più forte che mai. Evita Alcaraz nel girone, 'pescando' De Minaur, Fritz e Medvedev. Il 10 novembre, al debutto, schianta l'australiano 6-3, 6-4 e il giorno dopo riceve il premio al tennista capace di chiudere in vetta il ranking a fine stagione, tra le lacrime di gioia di mamma Siglinde. "Non c'è posto più bello - le parole di Sinner - quando ero giovane non avrei mai pensato di arrivare fin qui, ma ho lavorato tanto per questo".
- È un crescendo di bellezza: nel secondo incontro del gruppo 'Nastase' l'azzurro piega Fritz con un doppio 6-4 e 48 ore più tardi asfalta in un'ora e un quarticello scarso 6-3, 6-4 Medvedev (quel Medvedev che gli sbadigliò in faccia Torino nel 2021, perché si sa: Tempus edax rerum), mandando in estasi l'Inalpi Arena. In semifinale spazza via Ruud 6-1, 6-2 e lancia il countdown di una festa ampiamente annunciata.
- Il 17 novembre la calviniana "lezione italiana" all'americano Fritz, che soccombe ancora 6-4, 6-4: Jannik Sinner è il nuovo Maestro, di gioco, di stile, di tutto. Il primo azzurro di sempre a riuscirci, il 18° titolo della carriera nel circuito, l'ottavo di un 2024 da 'cannibale'.
- "E' stata una settimana incredibile - gioisce Sinner - è fantastico aver vinto qui a Torino, davanti alla mia famiglia e a un pubblico meraviglioso". Una vittoria che scaccia i fantasmi di un periodo a tinte chiaroscure: "Ci sono stati delle notti in cui non ho dormito bene, ma quando metto il capellino non penso a cosa c'è fuori dal campo. E so di poter contare su un team eccezionale, ho avuto la fortuna di avere Simone, Darren, non mi sono mai sentito solo. Ora testa alla Davis...".
- 14 novembre 2020 - Sofia Open (250)
- 7 febbraio 2021 - Melbourne (250)
- 8 agosto 2021 - Washington Open (500)
- 3 ottobre 2021 - Sofia Open (250)
- 24 ottobre 2021 - Anversa (250)
- 31 luglio 2022 - Umago (250)
- 12 febbraio 2023 - Montpellier (250)
- 13 agosto 2023 - Toronto (Masters 1000)
- 4 ottobre 2023 - Pechino (500)
- 29 ottobre 2023 - Vienna (500)
- 28 GENNAIO 2024 - AUSTRALIAN OPEN
- 18 febbraio 2024 - Rotterdam (500)
- 31 marzo 2024 - Miami (Masters 1000)
- 23 giugno 2024 - Halle (500)
- 20 agosto 2024 - Cincinnati (Masters 1000)
- 8 SETTEMBRE 2024 - US OPEN
- 13 ottobre - Shanghai (Masters 1000)
- 17 novembre - ATP FINALS (Torino)
- Tra le altre passioni sportive di Sinner c'è anche il calcio. Tifoso del Milan, 'grazie' al suo compagno di stanza ai tempi di Bordighera. "È stato lui a trasmettermi la fede per i colori rossoneri", ha confessato.
- Sinner è stato ospite del Milan anche dopo il trionfo in Coppa Davis 2023, in occasione del match contro il Dortmund
- Lo scorso dicembre, il 'debutto' di Jannik a Maranello: "Sono stati mio padre e mio nonno a trasmettermi la passione per la Formula 1. Ho sempre guardato le gare con loro da quando ero ragazzino. La Ferrari è la storia e il suo suono è unico". Sinner è stato anche nominato "Friend of F1": nel 2024 sarà presente ad alcuni GP per supportare la promozione del Circus nel mondo del tennis e incontrare tifosi e appassionati delle quattro ruote.
- Jannik è testimonial della maison Gucci e della Lavazza.
- L'altoatesino va pazzo per la pizza: tanto che... quando ha compiuto 20 anni è stata la sua torta di compleanno!
- Nel 2022 è sbarcato in libreria con un libro a fumetti: "Piccoli grandi campioni, il manuale di Jannik Sinner", pubblicato da Panini Comics. Una guida con spunti, illustrazioni e consigli per i giovanissimi appassionati di tennis, sempre di più in Italia anche grazie alle imprese del fenomeno azzurro.