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Trevisan in semifinale al Roland Garros: "Sono in fiducia". Storia e carriera dell'azzurra

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©Getty

Martina Trevisan è diventata l'ottava tennista italiana a qualificarsi per le semifinali di uno Slam. A 28 anni, la fiorentina che ha sconfitto l'anoressia, smesso con il tennis e ripreso ripartendo dai tornei minori, sta vivendo il miglior momento della carriera dopo il primo trionfo a Rabat. E ora, da nuova n°1 italiana nel ranking, non ha intenzione di fermarsi: "Vincere aiuta a vincere, ho grande fiducia", ha detto dopo il successo contro Fernandez

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Chiamatela Cenerentola, perché quella di Martina Trevisan a Parigi assomiglia tanto a una favola. La 28enne di Firenze, attualmente numero 59 del ranking, si è qualificata per le semifinali del Roland Garros grazie al successo contro la canadese Fernandez, finalista agli ultimi Us Open. In precedenza aveva battuto nell'ordine la britannica Dart, la polacca Linette, l'australiana Saville e la bielorussa Sasnovich. Quello contro la Fernandez è il primo set perso dall'azzurra in questo torneo. 

"Sono venuta a Parigi con energia e fiducia"

"Sono venuta a Parigi con tanta energia, sono in fiducia. Nel primo match-pointo ero nervosa e tesa, non sono riuscita a chiudere - ha detto Trevisan dopo il match -. Ero a un punto dalla semifinale. Dopo quel punto perso ho accettato la situazione. Ero solo al secondo quarto in uno Slam. La vittoria di Rabat è fondamentale, è stato il mio primo titolo nel circuito e mi ha dato tanta forza. Ho scaricato le energie sul campo. Schiavone e Pennetta sono delle leggende, sono delle ispirazioni per me". 

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Trevisan in semifinale a Parigi: le statistiche

Martina è l'ottava italiana a qualificarsi per una semifinale Slam, la quinta dell'era Open. Prima di lei vi erano riuscite Maud Levi, Annalisa Bossi, Silvana Lazzarino, Francesca Schiavone, Sara Errani, Roberta Vinci e Flavia Pennetta. Quella nei quarti contro Fernandez è la 10^ vittoria consecutiva in 15 giorni per Trevisan, che aveva vinto 10 match in tutta la sua carriera prima del trionfo a Rabat, il suo primo nel circuito WTA. Da lunedì Martina sarà la nuova n°1 italiana: con i punti conquistati supererà Camila Giorgi. Al momento nel ranking virtuale è la n°26 del mondo

L'anoressia, lo stop e il rientro: la storia di Trevisan

Trevisan ha avuto una carriera da ragazzina prodigio: non aveva ancora compiuto 16 anni e giocava regolarmente gli Slam junior. Le pressioni e la vita da atleta, però, creano enormi problemi a Martina: "Il tennis era diventato un ambiente nel quale non mi sentivo più a mio agio - aveva raccontato qualche anno fa al sito della Federtennis -. Probabilmente ho sbagliato a continuare a giocare fino al punto in cui mi sono persa, smarrita sino ad ammalarmi di anoressia. Mi dovevo allontanare del tennis, altrimenti ne sarei stata travolta". L'azzurra lascia il tennis agonistico nel 2010 e comincia una nuova vita da maestra in un circolo a Pontedera. Nel 2014, risolti i problemi, vuole tornare in campo. Si rimette in gioco in tornei minori, nel gennaio 2020 l'esordio agli Australian Open, dove perde al 1° turno con la futura vincitrice Sofia Kenin. Poi l'avventura a Parigi, dove centra i quarti di finale, battuta solo dalla futura campionessa Iga Swiatek. Fino agli ultimi magnifici 15 giorni: il trionfo di Rabat e la semifinale al Roland Garros. E non è ancora finita.